La Legge di Stabilità 2016 : cos'è e cosa prevede

La Legge di Stabilità 2016 contiene finalmente anche misure per gli esodati. Tutte le misure adottate

Inauguriamo l' anno 2016 con le misure previste nella Legge di Stabilità 2016.

Il settore economia e finanza di Civico20news vuol fare cosa gradita ai propri lettori nell' affrontare questo argomento oggi, giorno in cui entra  in vigore la Legge, la quale interessa e coinvolge  ogni cittadino italiano nei confronti dello Stato italiano.

La Legge di Stabilità è la denominazione "rinnovata" della tradizionale Manovra Finanziaria (quella 2016 è l'ultima, dal 2017 diventa parte della Legge di Bilancio). L'iter ha inizio in autunno con la predisposizione del Disegno di legge di Stabilità e la successiva approvazione dello schema di Governo in Consiglio dei Ministri, pronto per la successiva ratifica degli interventi emendativi alla Legge, entrando  in vigore a gennaio dell'anno successivo.

La Legge di Stabilità 2016, approvata dal Governo nel CdM del 15 Ottobre (con successiva firma del Presidente della Repubblica) prevede le seguenti misure :

OLTRE 3 MLD A SPESE SU SICUREZZA E IDENTITÀ CULTURALE

Una parte della spesa in deficit va a finanziare il pacchetto di misure annunciato dopo gli attacchi di Parigi, costati la vita ad almeno 130 persone, del valore di 3,08 miliardi (2,6 in termini di saldo netto da finanziare).

L’elenco comprende interventi su ‘cybersecurity’ (150 mln), investimenti in difesa (250 mln), l’estensione alle forze dell’ordine del bonus di 80 euro (500 mln), il programma per la riqualificazione urbana delle periferie (500), la carta da 500 euro per stimolare i giovani ad andare in teatro o al cinema (290 mln) e il due per mille alle associazioni culturali (110 mln).

NIENTE AUMENTI DI IVA E ACCISE NEL 2016

Il governo disattiva per il 2016 le clausole di salvaguardia, cioè gli aumenti di Iva e accise previsti a garanzia del percorso di avvicinamento al pareggio di bilancio. Il beneficio, in termini di mancato inasprimento fiscale, è 16,8 miliardi.

DETASSATE LE PRIME CASE E GLI “IMBULLONATI”

Eliminate le tasse su tutte le prime case eccetto ville, castelli e immobili di pregio artistico o storico. L’imponibile Tasi o Imu è dimezzato nel caso di prime e seconde case date in comodato a figli e genitori.

Inoltre i macchinari fissi non saranno più conteggiati per il calcolo delle imposte immobiliari.

IL BONUS PER L’EDILIZIA

Sale dal 36% al 50% la detrazione sulle spese sostenute per le ristrutturazioni edilizie. Confermato al 65% l’ecobonus, la detrazione sulle spese per gli interventi di riqualificazione energetica degli immobili.

AMMORTAMENTI AL 140% PER MACCHINARI, TAGLIO DELL’IRES

La manovra incentiva gli investimenti in beni strumentali fatti dal 15 ottobre 2015 fino al 31 dicembre 2016 aumentando la deduzione ai fini Ires e Irpef. La maggiorazione del costo fiscalmente riconosciuto è del 40% e alza pertanto al 140% il valore della deduzione.

L’Ires, l’imposta sui redditi societari, scenderà nel 2017 dal 27,5 al 24%, quindi di 3,5 punti percentuali.

LE BANCHE

Il governo ha introdotto in manovra il decreto legge che ha permesso di salvare Banca Marche, Banca Etruria, CariChieti e CariFe.

Contestualmente la legge di Stabilità istituisce un fondo di 100 milioni per dare parziale ristoro a chi ha perso tutti i risparmi comprando le obbligazioni subordinate emesse dai quattro istituti di crediti.

Le banche incassano inoltre la piena deducibilità degli interessi passivi come contropartita alla mancata riduzione dell’aliquota Ires, resasi necessaria per evitare una svalutazione delle imposte differite attive (Dta).

IL BONUS ASSUNZIONI E IL PACCHETTO PER IL SUD

Chi assume nel 2016 potrà beneficiare di una riduzione dei contributi al 40% per 24 mesi. Al Sud il beneficio potrà essere esteso fino al 2017 se nel Fondo di rotazione resteranno risorse sufficienti.

Sempre a favore del Mezzogiorno è previsto un credito d’imposta per l’acquisto di beni strumentali dal 2016 fino al 31 dicembre 2019. L’agevolazione è differenziata in base alle dimensioni aziendali.

LA CONTRATTAZIONE DECENTRATA

La manovra prevede che sulla quota di salario di produttività o di welfare aziendale si applichi l’aliquota ridotta del 10%. Il bonus avrà un tetto di 2.000 euro (estendibile a 2.500 in caso di partecipazione agli utili d’impresa) e sarà utilizzabile per tutti i redditi fino a 50.000 euro.

GLI INCENTIVI ALLA ROTTAMAZIONE

La manovra prevede per tutto il 2016 incentivi fino a 8.000 euro con cui demolire veicoli ‘euro 0’, ‘euro 1’ o ‘euro 2’ e sostituirli con veicoli nuovi di classe non inferiore a ‘euro 5’.

IL CANONE RAI E LA SOGLIA PER IL CONTANTE

Scende dagli attuali 113,50 a 100 euro e si pagherà attraverso la bolletta elettrica.

La soglia per i pagamenti in contanti sale da 1.000 a 3.000 euro.

SALVAGUARDIA PENSIONI (ESODATI)

La manovra contiene la settima salvaguardia a favore di 26.300 soggetti in difficoltà con il lavoro e che non hanno ancora maturato i requisiti della legge Fornero per accedere alla pensione.

OPZIONE DONNA, PART TIME E NO TAX AREA

Il regime sperimentale per le donne che intendono lasciare il lavoro con 35 anni di contributi e 57-58 anni di età (e la pensione calcolata con il metodo contributivo) è esteso alle lavoratrici che maturano i requisiti entro il 2015, anche se l’accesso alla pensione avviene l’anno successivo.

Aumenta la ‘no tax area’, la soglia di reddito entro la quale i pensionati non versano l’Irpef. Per i soggetti sopra i 75 anni si passa dall’attuale soglia di 7.750 euro a 8.000 euro, sostanzialmente lo stesso livello previsto per i lavoratori dipendenti. Per i pensionati di età inferiore ai 75 anni la ‘no tax area’ sale da 7.500 euro a 7.750 euro.

Inoltre, la manovra punta ad accompagnare i lavoratori più anziani al pensionamento in maniera attiva. Si potrà chiedere il part time (riducendo l’orario di lavoro tra il 40 e il 60%) ma senza avere penalizzazioni sulla pensione perché lo Stato si farà carico dei contributi figurativi. L’impresa dovrà corrispondere in busta paga al lavoratore la quota dei contributi riferiti alle ore non prestate, che si trasformeranno quindi in salario netto.

È estesa di due anni, al 2018, la riduzione graduale dell’adeguamento all’inflazione per gli assegni a partire da circa 1.500 euro lordi.

LA VOLUNTARY DISCLOSURE

Il governo iscrive a bilancio 2 miliardi di entrate attraverso la procedura di collaborazione volontaria per l’emersione dei capitali nascosti al fisco italiano.

I GIOCHI D’AZZARDO

Il prelievo erariale unico (Preu) sulle newslot sale dal 15 al 17,5% e si riduce la percentuale minima destinata alle vincite (pay out) dal 74 al 70%.

Oltre 600 milioni dovrebbero arrivare dal rilascio di nuove concessioni, tra le quali il bingo e il gioco online.

Viene inoltre vietata la pubblicità dei giochi con vincita in denaro nelle trasmissioni radiofoniche e televisive dalle 7,00 alle 22,00 di ogni giorno.

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Considerazioni sulle coperture interne e vincoli europei

Sul fronte coperture la voce principale è l’aumento dell’indebitamento netto dall’1,4 al 2,4% del Pil, quasi 18 miliardi in valore assoluto.

La commissione europea ha finora autorizzato l’Italia ad alzare il deficit solo fino all’1,8% del Pil e si esprimerà sugli ulteriori margini di flessibilità richiesti in primavera.

Dal lato delle maggiori entrate spiccano il comparto dei giochi (oltre 1 miliardo) e la voluntary disclosure, cioè la sanatoria sui capitali nascosti al fisco italiano (2 miliardi).

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Articolo pubblicato il 01/01/2016