Liceo Bodoni di Saluzzo (CN). Una scuola che funziona

Civico20 pubblica la lettera – testimonianza di una studentessa

Martedì mattina, dinanzi alla sede del Consiglio regionale del Piemonte, un gruppo di Liceali manifestava contro le strutture anguste ed insicure di un Liceo di Torino. Sui giornali e tra le famiglie circolano notizie allarmanti sui risvolti negativi degli ultimi provvedimenti governativi sulla scuola. Cattedre non coperte da docenti di ruolo che preferiscono vivere altrove, supplenti irreperibili o discontinui e programmi scolastici neppure iniziati. Il tutto a danno della mancata o incompleta formazione dello studente.

Pubblichiamo con piacere l lettera di una studentessa di Saluzzo. Oltre l’indubbio impegno e valore personale, questa ragazza è inserita in una scuola che funziona. Altrove le cose purtroppo vanno diversamente. E’ solo colpa della burocrazia? Nutriamo qualche dubbio.


Ciao lettore,

mi chiamo Ludovica Rossi e sono una studentessa saluzzese di terza liceo classico (quinta superiore), che tra pochi mesi concluderà la sua “carriera” liceale.

Un'esperienza che credo rimarrà sempre custodita nel mio bagaglio di ricordi e che mi piacerebbe raccontarti è quella che ho svolto (e svolgo tuttora) nell'ambito dell'attività di orientamento ai ragazzi delle medie, della quale mi occupo da due anni, collaborando con altri miei compagni e con alcuni docenti (proff: Selvatico, Fenoglio, Caizzo, Quagliotti, Lorenzati, Girodengo...).

"Orientare" significa guidare, indirizzare, ispirare. Aiutare gli altri nel prendere decisioni che potrebbero rivelarsi determinanti per il loro percorso di crescita e formazione.

Porre a disposizione del prossimo la propria esperienza personale, facendola fruttare e trasformandola in un esempio utile e proficuo. Cercare di cogliere gli aspetti predominanti nella personalità di una persona, i suoi interessi, passioni, punti di forza e, parimenti, di debolezza, nel tentativo di comprendere quale strada risulti per lei più appropriata e rappresenti l'ambito in cui possa meglio esprimersi, in sintonia e coerenza con i propri ideali.

Tale è l'obiettivo e l'ambito di competenza del "team" dell'orientamento del liceo Bodoni: un gruppo di studenti ed insegnanti che, portavoci e rappresentanti del proprio istituto, si rendono disponibili all'accoglienza e all'accompagnamento dei ragazzi che frequentano l'ultimo anno di scuola media e si recano in visita alla sede scolastica liceale.

Ogni anno vengono dedicate quattro giornate alla "scuola aperta" (generalmente tre nel mese di dicembre e la restante nelle prime settimane del nuovo anno), in modo da permettere agli studenti di sviluppare un'idea più concreta e veritiera riguardo l'ambiente, l'organizzazione di orari e lezioni, le modalità di insegnamento caratteristiche dei vari istituti.

Spesso il confronto con persone che vivono situazioni più simili alle proprie risulta più efficace ed equilibrato: per questo fondamentale si rivela la partecipazione, in questa attività, dei ragazzi stessi, i quali, ancora in veste di alunni, si dimostrano più abili nell'instaurare un dialogo "tra pari" con i più giovani compagni delle scuole medie, più idonei a comprendere e ad immedesimarsi nelle loro situazioni e stati d'animo, più incisivi nel placare eventuali dubbi e incertezze e rispondere a possibili domande.

Dopo una breve presentazione generale circa le principali materie e distinzioni che connotano i vari indirizzi (Liceo scientifico comune, Liceo scientifico sezione scienze applicate, Liceo classico) i ragazzi, con gli eventuali accompagnatori, vengono guidati attraverso i siti principali e maggiormente rappresentativi del liceo in entrambe le sedi (in Via Donaudi 24 quella scientifica e in Via Della Chiesa 13 quella classica), quali i laboratori di fisica e di chimica, la biblioteca, l'aula multimediale, l'aula magna, il laboratorio di robotica...

Ampia è l'adesione anche di ex-allievi, i quali pur avendo terminato i propri percorsi di scuola secondaria, ma affettivamente ancora legati all'ambiente liceale, sono lieti di poter arrecare, ciascuno portando l'esempio del percorso universitario o lavorativo intrapreso, un sostegno alla propria vecchia scuola.

Occuparsi dell'orientamento di persone più giovani, per un ragazzo liceale, si rivela una bella occasione per ripercorrere le tappe del proprio percorso, per analizzare con occhi più maturi e consapevoli le scelte compiute, trarre un bilancio di quanto queste si siano dimostrate opportune, domandarsi se veramente, quella intrapresa, sia una strada adatta a noi e che ci rende soddisfatti e, in base alla risposta a cui perveniamo, fare tesoro dell'esperienza già sperimentata per orientarci in decisioni future.

Così è stato per me: mi sono sentita fiera e “onorata” di poter rappresentare la mia scuola, ho cercato di svolgere il mio ruolo con serietà e impegno, cercando di trasmettere ai visitatori la passione che mi muove e fa sì che ogni giorno io entri in queste aule sorridente e felice e che, nell'abbraccio di queste mura e di questi corridoi, io mi senta protetta e a casa.


Ludovica Rossi

III liceo classico G. B. Bodoni

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Articolo pubblicato il 23/12/2015