“Armonia” - Associazione Culturale Musicale

Il Presidente dell’associazione, Bruno Lanteri Lianò, ne descrive gli obiettivi e la filosofia operativa

“Armonia” è un’associazione culturale musicale “no profit”, fondata da un gruppo di appassionati di musica, nell’intento di svilupparne la conoscenza, nei suoi vari aspetti e di costituire un punto di riferimento e aggregazione per tutti quelli che amano questa nobile arte.

Ne parliamo con il Presidente, Bruno Lanteri Lianò, il quale chiarisce che

«l’ambizioso obiettivo finale avrebbe dovuto essere l’allestimento di un “Museo della musica e del disco” dedicato all’ascolto, alla raccolta e alla catalogazione di dischi (78 giri-vinile), cassette, CD, strumenti musicali, spartiti, libri, riviste etc. Quanto descritto, per l’endemica mancanza di finanziamenti e la mancanza di una sede adeguata, si trova al momento, in una fase di stallo».

Parlando degli obiettivi intermedi, Lanteri spiega che uno dei punti considerati prioritari è quello di ricercare e proporre all’ascolto alcune “voci”, in maggioranza di dilettanti, trovate “on the road”, nell’intento di promuoverne le esibizioni, concepite per “il piacere” di poter trasmettere e condividere con gli ascoltatori “passioni ed emozioni “, senza esclusivi fini di lucro.

In conseguenza un notevole impegno è dedicato alla valorizzazione delle espressioni musicali regionali e delle minoranze, comprese le vecchie e nuove immigrazioni, che spesso non trovano spazi per farsi ascoltare, nel solco della cultura musicale popolare, allo scopo, tra l’altro, di favorire attraverso la musica e la danza, la costruzione di un ponte di pace e comprensione tra le varie comunità.

«A questo fine - prosegue Lanteri - vengono elaborate iniziative ad hoc, anche all’estero, per far conoscere il vasto patrimonio musicale di cui l’Italia è ricca in modo da migliorare la reciproca conoscenza e incrementare gli scambi culturali. A tale proposito, in seguito ad alcune positive trasferte, abbiamo avuto il piacere di ricevere la visita di alcune delegazioni italiane e straniere, tra cui recentemente quella di Briançon, capitanata dall’assessora alla cultura e dal sindaco di Val dés Prés con i quali abbiamo trascorso un’intera piacevole giornata alla scoperta del Parco e della Reggia di Venaria, con il coinvolgimento delle istituzioni locali, della pro loco e del Formont».

Altre attività similari per il 2016 sono in via di definizione.

Tra le attività all’estero, si evidenziano la partecipazione in Romania nel 2008 al festival “Cetati Transilvane” a Sibiu e il 2-6 luglio 2009 al “International Festival of Folkore Arcanul” di Radauti cui ha fatto seguito la visita in Italia di un paio di sindaci romeni; ai numerosi inviti ricevuti non è stato più possibile dar corso per mancanza di un minimo di risorse.

Lanteri così illustra la filosofia operativa dell’associazione “Armonia”: «L’associazione è molto attiva nel proporre in proprio concerti, esibizioni, esposizioni… Collabora inoltre, in sinergia con altri soggetti, a numerosi eventi in cui sia previsto un momento musicale, attivando una vasta “rete” di contatti, che vede coinvolti i propri associati integrati da altri gruppi che ne condividano lo spirito. Citiamo il caso della “Notte della Corenda” evento annuale, frutto di un lavoro comune con il noto gruppo “Li Barmenk”, la pro loco di Usseglio e altri gruppi dilettantistici che nell’ambito dei festeggiamenti di San Giovanni, grazie alla collaborazione col comune di Torino, ha convogliato in Piazza Castello diverse centinaia di amanti dei balli tradizionali dimostrando, se ce ne fosse bisogno, la vitalità di questo settore spesso considerato a torto “retrò”.

Facciamo notare che l’iniziativa si è svolta a titolo gratuito… come gratuite sono, quando possibile, quelle rivolte a centri anziani, case di riposo e/o eventi aventi finalità sociali».

Ispirandosi a questi principi guida, “Armonia” si è fatta promotrice e/o partecipe di numerose manifestazioni. Dalla ormai mitica “Musica nei cortili storici di Torino”, a seguire, per citare solo le più rilevanti, le presenze “spontanee” alle Olimpiadi Invernali (riprese dalla NBC) e alle successive Universiadi. Seguono alcuni concerti a Parigi, su invito di associazioni italo-francesi, la partecipazione al “Festi’Val dés Prés”, alla “Fête de la Durance” organizzata dalla regione PACA, alla “Fête du Traou” a Tende e alle celebrazioni del “Bicentenario della nascita di Garibaldi” a Nizza e Torino, e ancora numerose presenze a La Brigue in occasione di manifestazioni varie, senza dimenticare la manifestazione multietnica “Spiazzamondo” in Piazza Castello a Torino, la Festa multietnica della Donna, ecc…

Anche in campo classico, grazie alla creatività del direttore artistico, maestro Giuseppe Dellavalle, si sono raggiunti alcuni risultati di riguardo, vedi in primis la collaborazione con l’orchestra Klassica di Sanpietroburgo che si è esibita in un paio di concerti a Torino e Castelnuovo Don Bosco, cui ha fatto seguito l’invito al maestro per la direzione dell’anno verdiano nella città baltica, a seguire, diversi concerti di rilievo al conservatorio, la partecipazione ai festeggiamenti in onore di San Giovanni Bosco a Castelnuovo Don Bosco e il recente grandioso “Requiem” di Mozart tenutosi presso la chiesa di San Giovannino a Torino, dedicato alle vittime dell’immigrazione.

L’elenco completo sarebbe piuttosto lungo e Lanteri invita a visitare il sito armonia21.com.

Prosegue Lanteri: «Alcune recensioni sui giornali e brevi apparizioni su tv nazionali ed estere e soprattutto le gratificanti esperienze realizzate con la creazione di numerosi rapporti di reciproca stima, con il conseguimento di diversi attestati, disegnano un quadro di attività da ritenersi molto positivo, specie se rapportato ai modestissimi contributi ricevuti, che non sempre sono sufficienti a coprire le spese sostenute.

Questo è un grosso problema per le piccole associazioni di volontariato come la nostra, le quali non facendo parte dei grandi circuiti mediatico-commerciali che tendono a fagocitare le poche risorse disponibili, destinandole solo ai cosiddetti “grandi eventi”, rischiano di essere condannate all’estinzione, nonostante il grande impegno in campo sociale.

Ne consegue la chiusura di numerosi punti di aggregazione e nel nome di un fantomatico “modernismo”, la perdita di un vasto patrimonio di tradizioni facenti parte della nostra storia.

“Sacco vuoto non sta in piedi” diceva un detto assai attuale nonostante l’impegno personale, a volte anche economico, degli ultimi “mohicani” che dei contributi cosiddetti “a pioggia” hanno ben poco usufruito, e nei confronti dei quali, spesso modesti pensionati, la siccità si fa pesantemente sentire.

Eppure gli israeliani con l’irrigazione goccia a goccia hanno fatto fiorire il deserto, mentre da noi la scelta dominante pare quella di alimentare pochi giganteschi baobab, spesso dislocati nei luoghi aulici, a scapito delle periferie intese in senso ampio».

Questa è l’amara conclusione di Lanteri che si domanda perché, ad esempio, un suonatore di ghironda delle nostre valli non debba essere valorizzato come meriterebbe mentre ad altri sono riservati, come si usa dire, ricchi premi e cotillons: «Per carità la “professionalità” deve essere pagata ma… non siamo in periodo di crisi?».

Anche il concetto di battezzare “folcloristico”, usato in termini al limite del dispregiativo, tutto ciò che non rientra nei canoni imposti dai mass media, relegando queste nostre “potenzialità” alla sagra della salciccia o alla festa di via, sembra assurdo a Lanteri, come se le tradizioni popolari fossero un fardello da cui liberarsi in fretta. Eppure per la sua modesta esperienza in terra straniera, in vari saloni dedicati a turismo-gastronomia-ambiente ha potuto constatare l’assidua presenza nei rispettivi stand nazionali di gruppi folk di varia estrazione, tra cui più volte, gli immancabili bavaresi con pantaloncini di cuoio che sgambettavano davanti a folle estasiate…

«Per carità, non pretendiamo di esportare le “canson d’la piola” - afferma Lanteri - però abbiamo in loco delle realtà che nulla hanno da invidiare agli altri paesi, basti pensare che la partecipazione a Parigi, alla festa europea della musica, di un gruppo di musica e danza piemontese da noi supportato, ha riscosso un notevole successo, come d’altra parte questo avviene in tutte le nostre trasferte, che ahimè hanno un sia pur modesto costo, che nessuno vuole sostenere, anche se il più delle volte basterebbe assai poco per valorizzare le risorse di cui disponiamo. Ci pare evidente che attivando un circuito di scambi alla fine si conseguirebbe un risultato economico positivo».

Lanteri cita come esempio, il caso degli amici francesi i quali si sono pagati il viaggio, hanno pranzato in loco e acquistato i vari biglietti di ingresso, rientrando alla base con le borse piene di prodotti piemontesi!

Questo l’appello conclusivo del Presidente Lanteri: «Per continuare dignitosamente le attività dell’associazione mantenendo nello stesso tempo la libertà da ogni condizionamento, invitiamo interessati e simpatizzanti, a mettersi in contatto con noi, visitando il sito armonia21.com e soprattutto diventando soci poiché la tessera è il mezzo concreto per testimoniare l’adesione alle idee che, con un pizzico di folle caparbietà cerchiamo, sia pur faticosamente, di portare avanti.

Ad maiora».

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Articolo pubblicato il 23/12/2015