Una nuova affascinante ipotesi sull' origine della nostra specie
Ricostruzione della probabile fine dei dinosauri

Una scienziata espone le sue tesi in un libro scientifico

Da dove veniamo? Ci sono molte risposte a questa domanda, e quello che risulta spesso dipende da coloro ai quali  si rivolge la questione: scienziati, filosofi, teologi, etc.

Ad esempio, un astrofisico potrebbe dire che i componenti chimici del nostro corpo sono stati forgiati nel fuoco nucleare delle stelle.

D'altra parte, un biologo evoluzionista potrebbe guardare le somiglianze tra il nostro DNA e quello di altri primati, e concludere che ci siamo evoluti dalle scimmie.

Lisa Randall, un fisico teorico dell'Università di Harvard, ha una risposta diversa che descrive nel suo ultimo libro, " La materia oscura ed i dinosauri."

Randall ha scritto altri libri di divulgazione scientifica, tra cui il bestseller del New York Times "Warped Passages” : svelare i misteri della dimensione nascosta dell'universo. I suoi studi a Harvard vertono sull' esplorazione antropologica anche attraverso la fisica delle particelle e della cosmologia teorica.

Nel suo ultimo libro postula che l'estinzione dei dinosauri - necessari per la nascita di esseri umani - è legata alla materia oscura. La materia oscura è la misteriosa materia, invisibile, che gli astronomi stimano costituisca l'85% di tutta la materia nel nostro universo ( ved. nostro articolo sulla materia oscura su Civico20news del 14 novembre 2015).

I paleontologi concordano ampiamente che circa 66 milioni di anni fa un gigante lungo circa 9 miglia  - probabilmente una cometa - ha colpito la Terra. L'impatto ha spazzato via il 75% delle specie in tutto il pianeta, compresa la maggior parte dei dinosauri.

Tra i sopravvissuti v'erano piccoli primati. Nel corso dei successivi 66 milioni di anni questi primati si sono diversificati, cresciuti più grandi, imparato a camminare su due gambe, e sviluppato grandi cervelli.

Nel suo libro Randall descrive uno oggetto scuro a forma di frittella, fatto di materia oscura, che si addensa all'interno della nostra galassia e che potrebbe essere responsabile della nascita della nostra specie.

La materia oscura non è mai stata rilevata direttamente. Tuttavia, vi sono prove sufficienti della sua immensa influenza gravitazionale sulla nostro universo. La stragrande maggioranza della comunità scientifica concorda sul fatto che la materia oscura è una forma di materia misteriosa che non possiamo né vedere o toccare, ma che comunque deve permeare il cosmo.

In generale, la materia oscura tende a concentrarsi in grandi aloni intorno alle galassie come bolle giganti. Ma Randall pensa che ci potrebbe essere anche un cosiddetto disco scuro in mezzo alle stelle, con anche pianeti e nubi di gas nella nostra galassia.

Se non vi è materia oscura nell' ipotetico disco di Randall è ovvio che il disco ha una potente influenza gravitazionale sugli oggetti che lo circondano - tra cui il nostro sistema solare.

Ma il nostro sistema solare non è sempre vicino al disco, che è il nocciolo della teoria di Randall.

Poiché il sistema solare ruota intorno al centro della Via Lattea – allo stesso modo in cui la Terra gira intorno al sole - si muove su e giù, o oscilla, attraverso il piano della nostra galassia. E il tasso di questa oscillazione è molto intrigante.

Sotto : un' immagine dell' oscillazione del nostro sistema solare

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Un gruppo di astronomi ha fatto una stima approssimativa di questo tasso di oscillazione vicino alla fine di questo secolo, calcolando che il nostro sistema solare passa attraverso il piano della Via Lattea circa una volta ogni 32 milioni di anni, il che significa che se c'è un disco scuro, lo attraversiamo alla stessa velocità.

È interessante notare che ci sono prove che suggeriscono che le estinzioni di massa in passato della Terra sono accadute in questo lasso di tempo, o circa una volta ogni 25 a 35 milioni di anni.

E 'questa somiglianza tra il tasso di massa di estinzione e il tasso di oscillazione del nostro sistema solare attraverso la galassia che ha fatto a Randall ed al suo collega di Harvard Matthew Reece suggerire il collegamento in un articolo scientifico pubblicato lo scorso anno sulla rivista Physical Review Letters, e che Randall esplicita nel suo libro.

Randall ipotizza che quando stiamo passando attraverso il disco scuro, la gravità della materia oscura all'interno influenza la regione esterna del nostro sistema solare, chiamata nube di Oort.

Sotto : la nube di Oort

Se qualcosa di 12 miglia di larghezza colpisse la Terra oggi, significherebbe la fine della vita come noi la conosciamo. E Randall pensa che è esattamente quello che è successo ai dinosauri 66 milioni di anni fa, fatto che ha aperto la porta per la diffusa evoluzione dei primati.

Sotto : la materia oscura tra le stelle e galassie come una nebbia che le circonda

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Articolo pubblicato il 20/12/2015