Cosa si sta facendo per ridurre gli effetti nocivi dei cambiamenti climatici?

Appare chiaro che l' investimento privato è sempre più importante per risolvere il problema del clima che cambia

Uragani distruttivi, città costiere sommerse, polvere incandescente sulle città: queste sono il tipo di immagini apocalittiche spesso utilizzate per illustrare le conseguenze devastanti del cambiamento climatico. La conferenza sul clima di Parigi si è conclusa il 12 dicembre  con un accordo tra i 195 Paesi presenti, il quale prevede di limitare il rialzo della temperatura terrestre all' 1,5%, 100 miliardi di dollari per i Paesi sottosviluppati e revisione ogni 5 anni sui tagli delle emissioni nocive, che dovrebbe portare all' eliminazione completa dei gas nocivi entro la seconda parte di questo secolo.

 

Ma, per milioni di agricolori in America latina e nei Caraibi, una catastrofe che procede lentamente è già in atto. 

Un fungo conosciuto come Rust (ruggine ), o Roya in spagnolo, sta attaccando piantagioni di caffè dal Messico al Perù. Gli scienziati hanno rilevato la rapida diffusione della malattia - che soffoca gli alberi rivestendo le loro foglie – dovuta al cambiamento climatico. “Rust”  prospera quando piove spesso e le temperature sono insolitamente calde, cioè le condizioni che si verificano più di frequente in queste regioni di coltivazione di caffè.

 

La maggior parte della discussione sul cambiamento climatico nella Conferenza delle Nazioni Unite a Parigi si è concentrata su ciò che accadrà dopo il 2020, quando un accordo entrerebbe in vigore per limitarne gli effetti. Ma la ruggine del caffè sta già distruggendo i mezzi di sussistenza per le popolazioni coinvolte, anche se i negoziatori parlano di risolvere i danni dal 2020 in poi. Questa data lascia sconcertati: è come se, per risolvere un problema di ordine pubblico, la polizia ed i carabinieri venissero schierati con 5-6 anni di ritardo rispetto ai crimini in atto ora.

 

D' altronde è anche vero che, nel contesto globale, bisogna considerare  che i Paesi in via di sviluppo devono affrontare spese straordinarie nel cercare di soddisfare le speranze del loro popolo per avere standard di vita più elevati,  e vi siano pure i loro impegni internazionali per defossilizzare - soprattutto il carbone- le loro economie.

 

In America centrale, le emissioni pro capite di gas serra sono tra un quinto e un decimo di quelli dei paesi industrializzati. I governi della regione stanno impegnandosi a ridurre le emissioni nocive fino al 25% entro il 2030, e ad attuare altre misure di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici; nel complesso, questi sforzi richiedono almeno 4 miliardi di dollari ed anni ed anni per realizzare gli investimenti. In confronto a questa cifra, la sostituzione di piante di caffè degradate con varietà resistenti alla ruggine costerebbe un 1 miliardo di dollari.

 

Al fine di aiutare gli agricoltori dell'America Centrale ad affrontare questa sfida, la Banca Interamericana di Sviluppo (BID) ha stretto una partnership con due aziende globali di caffè : Starbucks ed ECOM . Un programma di 100 milioni di euro è stato progettato dal WEF per combattere gli effetti del cambiamento climatico, con lo scopo di aiutare chi ne ha più bisogno.

 

Il programma BID offre prestiti a lungo termine per la sostituzione di piante di caffè di piccoli agricoltori che hanno tradizionalmente poco o nessun accesso ai finanziamenti di qualsiasi tipo. Altrettanto importante, il programma fornisce agli agricoltori  la formazione necessaria ad affrontare sempre più frequenti casi di malattie delle colture. Gli agricoltori che coltivano bene i loro nuovi alberi possono triplicare la loro produzione di caffè in tre anni. E se questi prestiti dimostrano di essere un buon investimento, le banche potrebbero essere incentivate a finanziare progetti agricoli legati al clima.

 

Promuovere l'efficienza energetica può essere uno dei modi più efficaci per ridurre le emissioni di gas serra; ma in America Latina, miglioramenti in questo settore comporterebbe persuadere decine di milioni di piccole imprese a passare ad elettrodomestici più efficienti, agli utensili elettrici, a camion ecologici per le consegne.

 

In America del Sud soluzioni creative sono state trovate. Infatti, è stato implementato recentemente un progetto dal Green Climate Fund delle Nazioni Unite insieme alla Cina per strutturare un impianto con 450.000.000 di dollari noto come "legame verde". Questo permetterà ai fondi pensione ed alle compagnie di assicurazione di finanziare indirettamente le attrezzature e la modernizzazione necessarie nell' economia ecologica da Tijuana in Messico alla Terra del Fuoco.

 

Altri aspetti del problema dell' inquinamento responsabile dell' effetto serra sono legati alle città intasate dal traffico, le quali hanno bisogno di mezzi di trasporto pubblico migliore. Anche qui bisogna finanziare l'espansione dei sistemi Bus Rapid Transit (BRT) a basso inquinamento, che è un modo sicuro per ridurre la congestione, le emissioni ed costi di pendolarismo. Gli impianti fissi, come le turbine in molti impianti idroelettrici in America Latina, stanno arrivando alla fine della loro vita utile. Con il loro ammodernamento con nuove turbine (come viene fatto ad Haiti e Venezuela), i Paesi possono continuare a utilizzare questa fonte di energia rinnovabile per ulteriori 20 o 30 anni.

 

In ultima analisi, passano anni per convincere il settore privato che destinare finanziamenti per il clima può essere un buon affare, ma questa sarà la chiave di volta per sbloccare il capitale privato su scala più massiccia, in modo da defossilizzare le nostre economie e renderle più resistenti alle condizioni atmosferiche più dure.

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Articolo pubblicato il 18/12/2015