A Torino, nella Real Chiesa di San Lorenzo, nel pomeriggio di sabato 5 dicembre, il gruppo storico delle tradizioni popolari “La Bela Rosin e la soa Gent” di Torino ha presentato la “Sacra Rapresentassion dla Natività”, preceduta da un corteo di Gruppi Storici che da Piazza Visitazione, ha percorso via Garibaldi, via Porta Palatina, via Palazzo di Città, l’ingresso della Real Chiesa di San Lorenzo nella Piazza Castello.

Erano presenti Gruppi appartenenti al “Comitato Personaggi Storici e Folkloristici Piemontesi”, presieduto da Leandro Falletti), e altri gruppi piemontesi, Biciulan e la bela Maijn (Vercelli), Allodieri (Cuorgnè), Gruppo Storico La Corte di Venaria Reale (Torino), Lavandè ‘d Bertola (Frazione Bertolla di Torino), Gruppo Folkloristico IRIS Danze (San Gillio), Marchesi Paleologi (Chivasso), I Musicanti di Alanwa (San Gillio), Gruppo Storico Piemonte 1798 (Borgo Po Torino), Bela Lidia e Corte Reale dei Savoia (Sciolze), La Bela Sparsera e sò Ciatarin (Santena), Marchesi di Pollone e seguito (Pollone, Biella), Conti di Orio (Orio), Conti di Bardassano (Gassino), La Regina del Fuoco (Brusasco), Conte Roberto e Perinzia (Volpiano), Conte e Contessa di Casalborgone (Casalborgone).

La “Sacra Rapresentassion dla Natività” è stato realizzato dal gruppo storico “La Bela Rosin e la soa Gent” e Soci del Circolo Beni demaniali, con il prezioso intervento della Corale Sanstefanese di Santo Stefano Roero e la collaborazione di Maria Pia Negro, Luciana Cabella e Soci Alfa Adriana Botta e Carla Dellacasa, e delle associazioni CAST, Armonia e Gioventura Piemontèisa.

Alla lettura del testo, in lingua piemontese tratto da uno scritto di Nino Costa, si sono alternati Gianemilio Galliano, presidente de “La Bela Rosin”, e Giustina Mosso, attrice di teatro.

Questa quarta edizione della “Sacra Rapresentassion dla Natività” è stata messa in scena per il quarto anno con l’intento, manifestato fin dal suo esordio nel 2012, di farla divenire una “tradizionale consuetudine” per augurare buone feste a tutta la cittadinanza. È stata dedicata allo scomparso don Franco Martinacci, già Rettore in San Lorenzo, al quale la “La Bela Rosin” aveva proposto l’evento nel 2012, ottenendo da lui il prestigioso scenario della Real Chiesa di San Lorenzo.