Il Comitato Pietro Micca ha protestato in Consiglio comunale a Torino contro il parcheggio interrato in corso Galileo Ferraris

Esposti dalla tribuna manifesti che richiamavano alla sensibilità verso la storia di Torino - Il presidente sospende la seduta, fa sequestrare i manifesti e allontanare i rappresentanti del Comitato Pietro Micca

Fonte: Gioventura Piemontèisa

Prosegue la benemerita attività del Comitato Pietro Micca contro la realizzazione del parcheggio interrato in corso Galileo Ferraris: l’ultima iniziativa è stata la protesta in Consiglio comunale contro l’ipotesi ventilata di “nascondere” i preziosi reperti con l’alibi dell’allestimento di un percorso archeologico che li renderebbe in pratica inaccessibili (m.j.) 

 

[Turin 30.11.2015] Protesta stamattina in Consiglio comunale a Torino da parte del Comitato Pietro Micca contro la realizzazione del parcheggio interrato in corso Galileo Ferraris - che ha distrutto la secentesca Galleria Magistrale della Cittadella sotterranea di Torino - e il nuovo progetto, che non prevedrebbe l’accessibilità e il percorso di visita ai resti rinvenuti durante gli scavi.


Dopo le dichiarazioni rilasciate ai giornali dall’assessore Lubatti in merito a un fantomatico "parco" che salvaguarderebbe le storiche gallerie ritrovate, il consigliere Fabrizio Ricca ha presentato un’interpellanza per conoscere il punto della situazione del nuovo progetto modificato.


Purtroppo il Comune, secondo quanto riferito dall’assessore, non intende andare al di là di un minimale accesso al Pastiss, con un percorso di visita formato da cartelli indicatori e con l’inglobamento dei preziosi reperti nel parcheggio stesso (sic!): un po’ come si è fatto a Porta Palazzo con le antiche Ghiacciaie e in piazza San Carlo con il Ponte di Vittorio Amedeo I. Il solito "parco giochi" alla Comune di Torino: quattro cartelli dei quali uno viene scarabocchiato, l’altro investito da una macchina, fino a quando il Comune ne approfitta per toglierli mentre nessuno ci pensa più.


I reperti, che in un primo momento il Comune intendeva distruggere, dopo il consapevole intervento dei Torinesi sensibili alla storia della città sono ora considerati "da salvaguardare". Una repentina marcia indietro che si commenta da sola.


Il Comitato Pietro Micca, invece, insiste nel chiedere la chiusura definitiva del cantiere, la ricostruzione con i mattoni originali della Galleria Magistrale proditoriamente demolita nonché il ripristino dei collegamenti con la fortezza cinquecentesca del Pastiss; quindi la realizzazione di un parco archeologico inserito in un polo museale che, raccordando il Museo Pietro Micca, il Museo dell’Artiglieria e lo stesso Pastiss, costituirebbe un monumento unico al mondo e un doveroso omaggio alla storia di Torino.

 

La protesta è consistita nella civile e silenziosa esposizione di manifesti che richiamavano alla sensibilità verso la storia di Torino. Il presidente ha immediatamente sospeso la seduta e invitato la forza pubblica a sequestrare i manifesti e ad allontanare dalla tribuna il nutrito gruppo di cittadini presenti in rappresentanza del Comitato Pietro Micca e della cittadinanza.


Il progetto modificato passerà prossimamente dalla Commissione e dal Consiglio, dove verrà valutato da tutti i Consiglieri che - in forma trasversale - hanno preso a cuore la difesa della storia e dell’identità torinese. I cittadini rappresentati dal Comitato Pietro Micca, anche se mai coinvolti, saranno presenti.

 

Comitato Pietro Micca – 338 4334539 – 339 2100604 – comitatopietromicca@libero.it


Gruppo Salviamo il patrimonio archeologico della città di Torino. La Cittadella

 

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Articolo pubblicato il 01/12/2015