LA SANTA COPPIA: fidatevi figliuoli...o meglio abbiate fede!!!

Strepitoso debutto e sold out per la nuova commedia di Cristian MESSINA che apre la rassegna "Villarteatro" al Teatro "Una finestra sulle Valli"

Una parola che va molto di moda in questo periodo e che si può sentire spesso sulla bocca di uomini politici, industriali, banchieri, è: “tagliare”.

Tagliare sui costi, meglio se su quelli relativi al personale, tagliare sulle spese, meglio se su quelle relative alla sanità, naturalmente alla faccia dei cittadini, della gente comune.

Poi, a ben pensarci, da circa tre anni,stiamo vivendo un periodo storico davvero particolare: due Papi, uno “benemerito”(dimissionario, mi pare cattivo) ed uno “in pectore”.

Mai successo nella storia.

Proprio questi sono gli ingredienti della nuova commedia diretta da Cristian Messina e presentata in anteprima nazionale a Villar Perosa, nell’ambito della Rassegna “VillarTeatro”.

La famigerata “spending review” che non risparmia neanche la Santa Sede, tanto che per contenere i costi, i due Papi sono costretti a vivere  sotto lo stesso tetto: ferma decisione dell’uno (Leone XV, argentino) e forzata convivenza dell’altro (Leone XIV,tedesco).

Una coabitazione che darà il via ad una serie di situazioni esilaranti e grottesche, frutto dell’esuberanza tutta latina del primo e della precisione tipicamente teutonica dell’altro.

Il tutto condito da una perpetua, Suor Pazienza, pasticciona e confusionaria e da un Segratario Particolare, Dante Antiossi dei Conti Fracassi del Divin Ristoro (detto per comodità...AntiossiDante), che faranno di tutto per complicare la propria vita e quella dei rispettivi “datori di lavoro”, a suon di equivoci e malintesi.

Aggiungete la premiata ditta dei Fratelli Babbione, che a seconda delle occorrenze si trasformano in pasticceri, antennisti, fabbri e cuochi e il quadro è completo: una commedia davvero divertente, mai volgare, men che meno blasfema, ricca di battute esplosive e situazioni semplicemente esilaranti, che inchiodano per due ore lo spettatore alla poltrona.

Una commedia originale, un mix di Zelig, Colorado e Camera Cafè, portato su un palcoscenico, condito dalle atmosfere tipiche del teatro dialettale piemontese.

Assolutamente da vedere e da applaudire.

Un ultimo consiglio: fate bene attenzione alla valigetta che contiene i segreti di Papa Leone XV, non mancheranno le sorprese...altro che Vatileaks...!!!

Ora lascio doverosamente la parola ai protagonisti, nell’ordine: Federico Messina, manager di Teatro 21, Cristian Messina, regista ed interprete di uno dei fratelli Babbione, Francesco Damiano, secondo fratello Babbione, Franco Barbero, Segretario Particolare di Papa Leone XV, Mauro Villata, coautore e interprete di Papa Leone XIV, Gianpiero Perone, Papa leone XV, e Margherita Fumero, suor Pazienza, perpetua di Papa Leone XIV.

Buon divertimento.

Federico, comincia col botto una stagione che si preannuncia molto interessante.

“Si, comincia col botto e ne siamo molto contenti. Per noi è un orgoglio poter tornare qui a Villlar Perosa, visto che proprio un anno fa e proprio qui abbiamo esordito con “Franco Cerutti sarto per brutti”. Ci ha portato fortuna e siamo di nuovo qui: sala piena, pubblico entusiasta. Non posso che esserne orgoglioso, sia per l’organizzazione che per la qualità della commedia che abbiamo presentato”.

Direi che il pubblico ha bisogno di buon teatro e voi state riuscendo a proporlo.

“Ti ringrazio. Noi ci proviamo, sempre. In particolare in questa commedia ci sono degli attori meravigliosi, che interpretano al meglio quanto scritto dagli autori: una commedia che fa ridere, ma che fa anche pensare. Per adesso siamo tutti soddisfatti,speriamo che continui così.

In bocca al lupo.

“Grazie, crepi”.

Cristian, parafrasando una vostra battuta...chi sono io per dire che non sarà un successo...?

“(Ride, ndr) Guarda, fino a questa sera, avevo molta ansia, sono sincero. Non sapevamo quale potesse essere la reazione del pubblico. Adesso posso dirti che sono sereno, felicissimo. Ho visto una reazione stupenda da parte del pubblico, che credo proprio si sia divertito”.

Infatti, te lo posso confermare. Una commedia che fa ridere, ma anche pensare. Forse avete aperto una strada.

“Grazie per il commento. L’idea è stata di Mauro (Villata, ndr) che mi parlò di questa idea che aveva, proprio nel giorno del mio compleanno. Chiaramente abbiamo dovuto costruirci una storia,  ma l’idea di base parte da una fatto reale, due Papi, per la prima volta nella storia. Una storia di attualità, che come dicevi giustamente tu, lancia anche alcuni messaggi”.

Poi, si ricompone una coppia che sul palco fa scintille: Margherita Fumero e Franco Barbero.

“Questo è stato il mio primo pensiero. Noi in Piemonte abbiamo due grandi personaggi come Margherita e Franco che sono a mio avviso gli eredi dei grandi attori del Novecento, sto parlando di Erminio Macario, col quale, tra l’altro entrambi hanno lavorato, e di Gipo Farassino. Loro sono gli eredi ed il punto di riferimento del teatro piemontese. Ho voluto fortemente ri-comporre questa coppia”.

Concludendo...chi sono io per non dirti...in bocca al lupo...?

(Risatona, ndr) Grazie...sei sempre gentile...crepi!

Francesco, questi babbioni che mi saltano fuori dappertutto...

“(Ride, ndr) Sono un turbine...una tromba d’aria che arriva, smuove tutto e va via...una nota di colore, anche per i costumi che indossiamo. Il nostro compito, all’interno della commedia è portare un po’ di battute e un po’ di follia. Non so come dire...un raggio di sole in una tempesta.

Vi divertite molto.

Si, hai ragione. Ci siamo divertiti molto. Tra di noi c’è una bella complicità. Noi siamo due clown. Due cretini che sanno benissimo di esserlo. Chiaramente questa è una prima e c’è ancora qualcosa da mettere a punto, ma sono dettagli. Questo per me è stato il mese dei debutti: il 13 Novembre col mio spettacolo da solo che si chiama “Exit”e stasera con “La Santa Coppia”...e farò pure delle repliche...sia da solo che con Teatro 21...non potrebbe andare meglio...”.

Una precisazione: le prossime risposte sono state tradotte dal dialetto piemontese, visto che il buon Franco, con me, si esprime esclusivamente in madrelingua.

Franco, si ricompone stasera una coppia storica del teatro piemontese...due monumenti...piccoli di statura, ma sempre monumenti...

(Ride, ndr)“Questa me la scrivo! Ci voglio pensare bene sopra, neh!”.

Ho notato che vi siete divertiti molto.

“Si, anche se chi deve divertirsi è il pubblico. Guarda mi piacerebbe che la gente che viene a vedermi dicesse...toh, guarda c’è Monsù Barbero...come andare a vedere un amico...e chiama degli altri...guardate, c’è Monsù Barbero...andiamo a vederlo...che passiamo una serata insieme...questa è la mia idea di teatro...neh!”.

Stasera secondo me è stato proprio così...comunque sei soddisfatto della “prima”?

“Siii. Siamo pochi ma buoni, anzi...buonissimi!”.

Mauro, come è nata l’idea de “La Santa Coppia”? 

“Guarda, ero a cena con Cristian (Messina,ndr), dopo un mio spettacolo di Cabaret. Gli parlai di questa idea che mi era venuta in mente...sulla base della strana coppia di Walter Matthau e Jack Lemmon...una cosa del genere...ti immagini, gli dissi, se questi due fossero due Papi...uno il contrario dell’altro proprio come i due protagonisti americani, uno  ordinato e preciso, l’altro disordinato ed esuberante...certo abbiamo dovuto incrociare le dita perchè uno dei due “originali” è vecchio e malandato...ma lo teniamo in vita (ride, ndr)...almeno finchè non finiscono le repliche...gli abbiamo procurato una cassa iperbarica...e comunque ci siamo messi al lavoro. Ti dirò che per come l’avevo immaginata io, forse saremmo finiti tutti in galera...invece poi con Gianpiero (Perone, ndr), Cristian e Tony Mazzara l’abbiamo trasformata fino a come l’hai vista stasera. Una roba carina, non è Shakespeare...”

...non è Shakespeare...ma fa ridere, fa pensare, senza cadere mai nel volgare e coinvolge il pubblico...bravi...

“Grazie! Sai, quando tocchi i Papi...non se te l’hanno detto, ma l’abbiamo passata ad un consulente teologico, che ci ha fatto pure i complimenti...”

Non è che prima  o poi la porterete a Roma, in Vaticano...tra l’altro Papa Francesco che è “piemunteis”...

“...capirebbe tutte le battute, dovrebbe spiegarle all’altro, ma lui le capirebbe tutte! Tra l’altro, ti dico che a Marzo, con la Nazionale Comici andremo proprio dal Papa...me ne porto una copia in dvd e gliela porto...”

Gianpiero...dal Principe Cacca al Papa...un bel salto...!

“Si, c’è un bel distacco...(sorride, ndr)...però ti do’ una notizia: io sono l’unico comico italiano che si è esibito, non come Principe Cacca, davanti a Papa Francesco. Perchè lavoro spesso in ambito Cattolico con una associazione che si occupa dei grandi eventi della Chiesa e lui stesso, ha voluto i comici in Piazza San Pietro per la Festa dei Fidanzati di due anni fa. Proprio lì ho fatto due piccoli monologhi, sul fidanzamento e sul matrimonio, e poi ho avuto l’occasione di conoscerlo personalmente. Pensa i casi della vita...Colorado è solo un aspetto del mio lavoro, dopo di che scrivo, recito, cerco di fare delle cose che spero siano interessanti per il pubblico...come questa commedia, un esperimento, ma con una verità di base, un momento storico molto particolare, con due Papi in vita. Una commedia molto, molto attuale”.

La “prima”, con tutti gli annessi e connessi, trovo sia andata alla grande. Dicevo a Mauro se per caso non la replicherete proprio in Vaticano...

“Guarda, avendo qualche contatto con la Santa Sede, non escludo proprio niente. Potremmo anche arrivarci, chi lo sa...comunque adesso dobbiamo rodare la commedia, fare delle repliche. Credo non ci sia niente al suo interno tale per cui qualche cattolico possa sentirso “offeso”...dopo di che...vedremo...!”.

Quindi, come ho già detto agli altri...chi sono io per non augurarvi il successo che meritate...?

“Mah...(sorride, ndr)...stasera nel nostro piccolo l’abbiamo già avuto...adesso lavoreremo con un po’ meno ansia...grazie comunque!”.

Margherita, a parte che sono un pochino arrabbiato con te, perchè non mi hai dato il solito scoop...(risata, ndr)...mi viene da chiederti...chi sono io per non dire che non sarà un successo...?

“Effettivamente io spero che sia un successo. Avevamo un po’ paura, visto che proponiamo una cosa diversa dal solito. Si ride, si ride tanto, ma con grande rispetto, non facciamo una caricatura dei Papi. Ripeto, abbiamo cercato di far ridere, ma con grande rispetto”.

E ci siete riusciti alla grande. E poi, come ho già detto, tu e Franco Barbero, sul palco fate scintille!.

“Grazie. Grazie di cuore. Sono tanti anni che si lavora assieme, da quando eravamo ancora ragazzi...siamo contenti di essere tornati insieme, di aver potuto ricreare quel feeling che c’è sempre stato tra di noi. E’ facile lavorare quando è così: uno sa già dove l’altro vuole andare a parare. Diventa un vero divertimento, un piacere stare sul palco”.

E poi c’è questa suora un pò pasticciona...

“E’ un personaggio che mi piace moltissimo. Questa suora l’ho pensata come una ragazzina cresciuta all’orfanotrofio, dalle suore, diventata lei stessa suora. Il suo mondo è quello: lei non sa niente di quello che avviene fuori, ma è felice. Lei canta l’Allelujaha al ritmo di “Tintarella di luna”, al ritmo di “Abbronzatisima”...per lei è sempre l’Allelujah...e questo è un po’ Margherita...perchè ho sempre difficoltà ad imparare le parole delle canzoni...(ride, ndr)”.

Vi auguro tutto il successo possibile ed immaginabile...che non finisce qui...

“Certo che no! Replichiamo la prima volta a Santena, il 9 Gennaio, e poi al Teatro Gioiello dal 14 al 17 di Gennaio...chiaramente del 2016! Vi aspettiamo!”.

Un caloroso ringraziamento a Tina Rossi Photographer per le bellissime foto.

Stay always tuned !!!

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Articolo pubblicato il 30/11/2015