Pian del Frais (TO): sabotaggio
L'impianto di Pian del Frais (foto La Stampa)

La denuncia del Consigliere Davide Betti Balducci

E' di questi giorni la notizia del sabotaggio agli skilift del Pian del Frais che hanno subito il taglio dei cavidi risalita. Ce lo ricorda, amaramente, il Consigliere Davide Betti Balducci che lancia pesanti accuse:

"Non c'è niente da fare vogliamo far morire la nostra valle a tutti i costi; quando non arriva lo Stato con i carroarmati o gli infiltrati dei no tav a danneggiare proprietà ed attività o la Regione Piemonte che devalorizza il nostro ospedale segusino, arriva la mano di un professionista bastardo sabotatore, molto probabilmente infame che vive in mezzo a noi, che danneggia il Pian del Frais tagliando le funi d'acciaio dei due skilift  Baby Narciso e Pian Mezdì e della seggiovia Sauzea facendo un danno da 150.000 a 200.000 €, guardacaso alla vigilia dell'annuale visita magnetoscopica obbligatoria cui devono  sottoporsi le funi di traino degli impianti".

Atto ignobile, aggiungiamo noi, in quanto messo in atto alla vigilia d'apertura della stagione sciistica che si preannuncia difficile per le condizioni economiche generali in cui versano anche i normali fruitori delle strutture sciistiche.  

"Si amici miei - dice ancora Betti -  ci vogliono rubare la stagione invernale, danneggiando quel posto dove abbiamo imparato a sciare, quelle discese che ci accompagnano nei nostri momenti sportivi e di relax, che dovremmo semplicemente amare e proteggere".

Un sabotaggio, questo, che si ritorce non solo ai danni del Comune di Chiomonte bensì o contro tutti i cittadini che vivono nei comuni limitrofi e colpisce in maniera grave la gestione degli impianti curata dal valsusino Luca Olivero.

"Non possiamo darla vinta a questi criminali - conclude Betti -  le piste del Frais devono partire ad ogni costo per cui dobbiamo far subito ricorso a quello spirito comunitario che abbiamo nei nostri cuori cacciando via il becero campanilismo.

Riprendiamoci il nostro inverno facendo vedere la forza del nostro popolo forte e combattente che non ha paura di nessuno".

Seguiremo gli sviluppi della situazione che induce a riflessioni le quali non devono fermarsi semplicemente al fatto, ma possono contemplare più di una considerazione sul tempo ed il modo in cui si è realizzata.

 

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Articolo pubblicato il 30/11/2015