Torino - Poeti, musicisti, attori, si incontrano ... nel salotto di Shubert

Presso il Circolo dei Lettori venerdi 4 dicembre alle ore 21

"Nel Salotto di Schubert” non vuole essere un viaggio nel tempo, come nel film "Ritorno al futuro", oppure una riproposizione in costume per comunicare forme culturali e artistiche del passato, ma anche se il titolo evoca tutto questo, intende proporre modalità con cui oggi è possibile condividere con gli altri la bellezza che ogni forma d'arte suscita.

Oggi giovani e meno giovani desiderano avere occasioni di incontro più svariati, spesso col termine "svago" tutto ciò viene banalizzato, vaporizzato, come se fosse solo una questione di fruizione momentanea che brucia tutto in un momento. Ognuno è al massimo spettatore, consumatore di divertimento, di cultura, di ogni genere di arte e spettacolo.

Sembra si sia perso il gusto della creatività, intesa come comunicazione reciproca e condivisione della bellezza. Dal "faccia a faccia", si è passati all'essere tutti rivolti verso uno schermo o un palcoscenico. In passato tutto ciò avveniva nei teatri d'opera, tuttavia soprattutto nell' 800 la poesia, la musica e letteratura erano intrecciati con la vita sociale, civile,  politica. Il salotto nobile o borghese diventava occasione privilegiata, in cui geni artistici potevano incontrarsi, dialogare, farsi conoscere o affermarsi, però non c'erano solo questi salotti, ogni luogo di incontro, anche un' osteria, era un'occasione dove non si poteva prescindere da questo "faccia a faccia".

Oggi siamo nell'epoca di "Facebook", dei social network, perciò il nuovo salotto è online, tutto viene comunicato e "condiviso" così, il test è il numero di "mi piace" che ogni post raccoglie.Tutto diventa pubblico, il privato è pubblico e il pubblico è privato. 

Ritrovarsi in questa occasione  in un "salotto" de "Il Circolo dei lettori" di Torino per condividere un momento di arte, non sarà assistere ad un concerto o una esibizione. In questa occasione ci sarà chi attivamente leggerà o suonerà (giovani studenti, universitari, del Liceo Musicale Cavour, del Liceo S. Anna), ma a tutti verrà proposta un'esperienza che potremmo definire provocatoriamente "FACE TO FACE".

 

 TESTI

 

G. Leopardi                    Alla sua donna                

M. Luzi                           L’alta, la cupa fiamma      

 

(Lettore: Marco Villata)

 

G. Ungaretti                    Senza più peso  

G. Comi                           O meraviglia

 

(Lettore: Marco D'Antona)

 

D. Campana                     La Chimera                   

M. Luzi                             In due
   

(Lettore: Alberto Della Croce)

 

C. Pavese                          The cats will know           

C. Rebora                          O poesia  

(Lettore: Francesco Savalli)

 

Voce recitante: Giulia Graglia

 

 MUSICHE

 


A. Piazzolla
                    - Invierno Porteño (chitarre: Marco Ghi, Lorenzo Laiacona)

 

F. Carulli                         - Notturno N.1 (chitarre: Irene Bueti, Enrico Gagliano)

N. Paganini                          -Cantabile (Esther Zaglia: violino, Alessio Vercellino: chitarra)

F.Schubert                            -Improvviso (Gabriele Casciano: pianoforte)

F. Schubert                       - Danze originali (Indre Conrad: flauto, Esa Abrate: chitarra)

L.v. Beethoven                      -Trio Op.1 n.3 (Sara Setzu: violino, Lucia Mameli: violoncello, Giuliano

                                          Comoglio: pianoforte)

 

Allievi del Liceo Musicale Cavour di Torino - Classe di Musica da Camera Prof.ssa Marilena Audisio; Classe di Violino Prof. Luca De Angelis; Classe di Flauto Prof. Flavio Cappello; Classe di Chitarra Prof. Carmine La Vecchia; Classi di pianoforte Prof.ssa  Anna Deferni, Prof.ssa Teresa Mannella; Classe di Violoncello Prof.ssa Valentina Fornero

 

Testi e musiche a cura del Prof. Marcello Croce e di Carmine La Vecchia

Regia di Marco Amistadi


Marcello Croce

 

Torinese, di padre toscano (dell’alta valle del Serchio, tra Castelvecchio e Barga!) e madre piemontese, è nato sotto i bombardamenti della Seconda guerra mondiale. Le prime poesie che serba intatte dalla memoria infantile sono Orfano di Pascoli e una traduzione di Der Abend di Rilke. E molti versi dei poemi omerici.

 

Ha cominciato a scrivere “sul serio” dagli anni di Liceo (studi classici, Cavour), curando la redazione di un paio di giornali studenteschi di forte passione.
Si laurea in Filosofia estetica con Pareyson con una tesi su S. Bernardo di Chiaravalle. Segue da vicino gli insegnamenti di Guzzo e di Mazzantini. Fonda negli anni Settanta con qualche amico la rivistaPagine, di cui esce circa un’annata.

 

Si è dedicato all’insegnamento della filosofia e della storia nei licei. Dal 1976 è stato Preside in un liceo privato torinese, senza tuttavia mai lasciare l’insegnamento, compiendovi un’esperienza pedagogica trentennale con un vasto sodalizio di amici, e portando alla nascita l’Associazione Romano Guardini. Pratica per anni lo studio del violoncello. Collabora con diversi giornali e riviste e pubblica anche qualche saggio (come Il XII libro della Metafisica di Aristotele). Conduce per dieci anni, a partire dal settembre ’93, un foglio culturale – nella forma “epistolare” – dal titolo Corrispondenze.

 

Per qualche anno ha curato il periodico culturale Ethos. Ora insegna filosofia e storia in un Liceo paritario torinese, tenendo anche un corso alla Unitre di Moncalieri. Fa parte del gruppo di Poesia attiva.
Ha tre ragazzi (ormai decisamente grandi!), e un bellissimo nipote di cinque anni, Tommaso. Ama girovagare nei boschi della collina torinese in compagnia del suo Labrador nero, Haiku.
 

 

Marco Amistadi 

 

Si è diplomato in oboe e corno inglese, composizione e didattica della musica presso il conservatorio G.Verdi di Torino. Ha studiato direzione d’orchestra con Emilio Pomarico presso la scuola civica di Milano. Ha studiato recitazione presso la scuola Sergio Tofano (Torino) e ha approfondito la commedia dell’arte con Eugenio Allegri.

Ha lavorato in numerose produzioni; tra le altre: (come attore) Operaestate Festival Veneto (VI); Festival Europeo del teatro di scena e urbano (Mantova); (come direttore) "Histoire du Soldat", rassegna Zuppa d’araldo della fondazione Teatro ragazzi e giovani (Torino); come direttore e compositore "Gesualdo nostro contemporaneo", Festival dei Saraceni, Pamparato (CN).


                                           

                                                                                                 Mario Consolo

 

 

 

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Articolo pubblicato il 02/12/2015