Allarme terrorismo, anche in Italia s’intensificano i controlli

I lagunari in azione sul Tevere

L’Italia arranca quasi sempre nell’applicare le disposizioni di sicurezza e, purtroppo, almeno a livello di timori ed allarmi, sta già generandosi la psicosi di non sentirci tutelati e difesi.

A Torino, forse a causa del ruolo esercitato dalle due assessore del Comune e della Regione che vanno a gara nel coccolarsi rom e clandestini d’ogni tipo, non curandosi dei risvolti negativi a carico della popolazione più vulnerabile, si continua ad essere insicuri, in balia della criminalità e di sbandati di ogni tipo.

Altrove le cose stanno prendendo il verso giusto.

La stazione ferroviaria di Milano Centrale è super presidiata da agenti di polizia e militari anche in borghese. Sono stati istituiti i varchi d’ingresso e non si accede ai binari se non in possesso di biglietti ferroviari e documenti.

Su alcuni treni, per evitare le aggressioni al personale di servizio e furti e violenze che in molte occasioni colpiscono i viaggiatori, è altresì presente una scorta armata.

La misura, tra quelle segnalate che desta maggiore attenzione, riguarda la città di Roma, ove tra dieci giorni, Papa Francesco aprirà il Giubileo.

Infatti, nei giorni scorsi, i  lagunari  uno dei fiori all’occhiello del nostro esercito, hanno lasciato le acque di Venezia, Chioggia, Marano e Grado, per difendere Roma.

Il reggimento “Serenissima” è impegnato a pattugliare il fiume Tevere su gommoni che scivolano dalla foce a ponte Milvio. Lo Stato Maggiore Difesa ha comunicato:  “gli assetti specialistici, forniti dal Reggimento Lagunari “Serenissima” e dal Gruppo cinofilo di Grosseto, posti alle dipendenze del reggimento Lancieri di Montebello, concorrono così a migliorare il livello di controllo delle aree nelle quali, per la conformità del terreno (come il corso del Tevere), risulta normalmente più difficoltoso riuscire nella prevenzione di fenomeni di criminalità. ??

Il nuovo dispositivo, passato ad inizio settimana a oltre 2000 unità, ha già contribuito a mantenere elevato il controllo presso i principali siti sensibili della Capitale, come stazioni delle metropolitane, nodi di scambio, aeroporti, ambasciate, residenze, istituti e Basiliche “Giubilari”. 

Gli uomini e le donne dell’Esercito, affluiti a Roma e impiegati nell’Operazione, provengono da reparti dislocati su tutto il territorio nazionale . Forse si è scelta la strada giusta. Ma non c’è solo Roma. Speriamo, almeno.

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Articolo pubblicato il 28/11/2015