Rivelata l' interpretazione più verosimile di alcune opere di Gian Lorenzo Bernini

Non sculture di argomento religioso, ma mitologiche : una ninfa ed un satiro

Sono due tra le più importanti opere dello scultore italiano, pittore e architetto del Seicento

Gian Lorenzo Bernini (Napoli, 7 dicembre 1598 – Roma, 28 novembre 1680) è stato uno scultore, architetto e pittore italiano, ed in assoluto uno dei più grandi artisti di tutti i tempi.

Tra le sue opere si ricordano i quattro gruppi borghesiani:  Enea e Anchise, il Ratto di Proserpina (1621-1622), David (1623-1624) e Apollo e Dafne (1624-1625); tre soggetti mitologici e uno biblico che dimostrano l'interesse antiquario del suo mecenate: il cardinale Scipione Borghese. Furono queste le opere che gli diedero una fama immediata ed imperitura.


Fino ad ora si pensava che le due teste marmoree scolpite da Gian Lorenzo Bernini in gioventù rappresentassero la personificazione dell'anima cristiana nel godere dei piaceri del paradiso o tormentata dalla condanna all'inferno. Tuttavia, secondo uno studio condotto da David Garcia Cueto, ricercatore e professore di storia dell'arte presso l'Università di Granada, sono in realtà una ninfa e un satiro.

Il ricercatore ha proposto che le 'anime' sono in realtà immagini di temi mitologici studiando alcuni documenti inediti dell'epoca trovati nell'Archivio Storico Capitolino a Roma. Come il ricercatore spiega ad Informazione Scientifica News Service (SINC) proprio "questa rivelazione viene ad aprire un nuovo modo di interpretazione finora assente nella vasta storiografia Berniniana".

Le prime conclusioni di questa ricerca sono già state presentate lo scorso febbraio in una conferenza al  Museo del Prado con la mostra Bernini, Roma e la monarchia.  Ora il lavoro è stato pubblicato nel Journal Sculpture presso l'Università di Liverpool (Regno Unito).

L'artista ha avuto la possibilità di creare in modo molto drammatico scene narrative con sculture accrescendo la sua fama, ed ancora oggi lascia stupiti i contemporanei per la perfezione stilistica, non solo degli insiemi ma anche dei particolari

Egli era in grado di catturare in modo molto  realistico stati come la rabbia, la compassione, l' amore. Ma a volte, come spiega questa recente ricerca, il vero significato di alcune sue opere non era  stato  ancora chiarito.

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Articolo pubblicato il 06/12/2015