Mercedes Bresso, torna ingloriosamente in prima pagina

La Corte dei conti ha emesso la sentenza per il danno erariale consumato nel 2006

Nei giorni scorsi la Sezione giurisdizionale per il Piemonte della Corte dei Conti ha emesso la sentenza nella causa che vedeva imputati per danno erariale  l’ex Presidente della Giunta Regionale Mercedes Bresso, e gli assessori Sergio Deorsola, Gianluca Susta, Andrea Bairati, Nicola De Ruggiero, Angela Migliasso, Giovanni Oliva, Giovanna Pentenero (ancora in carica con l giunta Chiamparino), Bruna Sibille, Giacomino Taricco e Giovanni Caracciolo, oltre ai funzionari regionali Maria Grazia Ferreri , Carlo Savasta e Chiara Candiollo.

La vicenda contestata, svoltasi nel 2006, che causò un danno erariale di 6, 7 milioni di euro è originata dalle operazioni illegittime che caratterizzarono la progettazione e l’affidamento del bando per il grattacielo della Regione Piemonte affidato , senza alcuna gara all’architetto Massimiliano Fuksas, in palese violazione delle norme che prevedevano lo svolgimento di una gara pubblica.

Le “disattenzioni” procedurali furono molte e portate avanti con disinvoltura da funzionari che evidentemente più che essere ligi alle disposizioni di legge obbedivano a logiche politiche( Trasferimento di localizzazione  e di cubature, con l’adozione di un progetto alternativo a quello per cui si era aperta una regolare gara), con conseguente esplosione di costi riscontrati tra il 2006 e il 2009.

L’erario riesce a recuperare solamente 400 milioni di euro a carico dei tre funzionati. Mercede Bresso e gli assessori Deorsola e Susta escono indenni per prescrizione di termini e senz neppur pagare le spese di giudizio.

Andrea Bairati viene condannato a pagare la simbolica somma di 137 euro. Gli altri ex assessori avevano già volontariamente risarcito l’erario per una cifra pressoché analoga a quella di Bairati.

I giudici hanno invece condannato la responsabile del Patrimonio della Regione, Maria Grazia Ferreri al pagamento di 276.114 euro a favore dell’ente e l’ex direttore dei lavori Carlo Savasta, dimessosi nel febbraio scorso, a versare la somma di 101.247 euro. Importo decisamente inferiore quello a carico della funzionaria del settore Affari generali e Avvocatura Chiara Candiollo (17mila euro).

Non mettiamo in discussione la sentenza. I Piemontesi stanno pagando la gestione allegra e magalomane di Mercedes Bresso e negli anni Cota e Chiamparino sono stati obbligati, secondo quanto da loro stessi dichiarato, ad incidere pesantemente sull’aliquota Irpef di competenza Regionale e sul bollo auto, causa il deficit pregresso.

Per inciso, è bene rilevare che il progetto e lo stesso grattacielo, inopportuno e discutibile, continua a creare aggravi di costi e grane a non finire anche nel corso dell’attuale legislatura.

Sergio Chiamparino sta annunciando la previsione di un’ulteriore scure sulla testa dei Piemontesi e la conseguente riduzione di servizi erogati dalla Regione. Quale conclusione tra il cittadino destinatario unico ed esclusivo di aggravi fiscali e fruitore di servizi aleatori e di scarsa qualità?

Un conto è il giudizio della Magistratura, differente invece è il giudizio Politico. Qualcuno prima o poi dovrà renderne conto e l’elettorato sarà il giudice naturale e imparziale.

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Articolo pubblicato il 18/11/2015