Torino - Agopuntura: effetti benefici per le donne in gravidanza

Il Sant'Anna ha dedicato una giornata all'agopuntura

Per la prima volta un ospedale, il Sant’Anna di Torino, ha dedicato una giornata all'agopuntura, sabato 14 novembre, un’arte terapeutica millenaria della medicina cinese, usata per 25 secoli per curare senza ricorrere ai farmaci. Lo dimostrano gli studi scientifici: l’agopuntura permette, ad esempio, di ottenere il corretto posizionamento del bambino in presentazione podalica evitando così di ricorrere al taglio cesareo, semplicemente pungendo e scaldando un solo punto di agopuntura sul piede, e di controllare i disturbi della lattazione.

E’ stata proprio l’agopuntura la protagonista sabato, nell’aula Delle Piane del Sant'Anna della Città della salute, in occasione della prima giornata nazionale dedicata.

Un recente studio sulla popolazione femminile europea, e non cinese, primo al mondo, condotto dal Dipartimento universitario di discipline ginecologiche e ostetriche del Sant’Anna insieme ai ricercatori della clinica ostetrica di Modena ha evidenziato che su 164 donne, quelle sottoposte ad agopuntura e moxibustione (tecnica che stimola i punti di agopuntura con il calore anziché con gli aghi) nel 54% dei casi (82 donne) è avvenuto il rivolgimento del feto, le altre non sottoposte ai due metodi, nel 36,4% la capriola è avvenuta spontaneamente. «Questo spiega come si possono “risparmiare” 20 cesarei su un campione di 100 donne sottoposte ad agopuntura e moxibustione» puntualizza l’agopuntore Giovanni Battista Allais, coordinatore del servizio di agopuntura in Ginecologia e Ostetricia dell’ospedale Sant’Anna. 

L’agopuntura ha dato il suo contributo anche per l’allattamento al seno. «Ha aumentano le possibilità di allattamento per quelle donne che facevano fatica, a soli tre mesi dalla procedura di agopuntura a cui si erano sottoposte» ha ammesso il dottor Allais.

 

3500 sedute presso la Città della salute di Torino

 

Il servizio di agopuntura in Ginecologia e Ostetricia (centro di riferimento regionale per l’agopuntura) ed il Centro cefalee della donna dell’ospedale Sant’Anna della Città della salute, ogni anno effettuano 3.500 sedute di agopuntura e moxibustione, e vede crescere le richieste.

Il centro di riferimento regionale segue pazienti che soffrono di disturbi altrimenti ben poco trattabili come nausea e vomito gravidici, cefalee in gravidanza, e vengono eseguiti ogni anno decine di trattamenti per il rivolgimento fetale.

In campo ginecologico, l’agopuntura viene applicata anche in condizioni che paiono molto invalidanti, una su tutte il dolore pelvico cronico, in caso di endometriosi recidivante anche dopo diversi interventi.

In Piemonte sono aperti 27 ambulatori pubblici di agopuntura che la praticano dietro presentazione dell’impegnativa e con pagamento di un ticket sanitario.

 

Agopuntura e moxibustione, patrimonio culturale dell’umanità

 

Alcuni anni fa l’Unesco ha deliberato di iscrivere l’agopuntura e la meno nota moxibustione nella Lista rappresentativa del patrimonio culturale dell’umanità.

Nella Regione Piemonte l’agopuntura è inserita regolarmente nei livelli essenziali di assistenza (Lea) da molti anni e può essere effettuata presso strutture pubbliche dietro presentazione di regolare impegnativa con il pagamento di un ticket sanitario.

La giornata nazionale dell’agopuntura è stata organizzata su tutto il territorio italiano dalla Federazione italiana delle società di agopuntura (Fisa), con il patrocinio della Federazione nazionale degli ordini dei medici, allo scopo di far conoscere queste tecniche alla popolazione e di permettere a chi lo desideri di avvicinarsi a questa medicina, avendo un consiglio sulla opportunità di utilizzarla per risolvere un proprio eventuale problema di salute.

 

                                                                                                     Liliana Carbone

 

 

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Articolo pubblicato il 18/11/2015