Perché i terroristi non fanno attentati in Italia

Non sarebbe glorioso, tanto è facile a causa del DNA italico avulso dai criteri di sicurezza personale e collettiva - Attenzione però perché potremmo pagare a caro prezzo il vivere nella speranza e nell’ignoranza

Il DNA delle popolazioni mediterranee sembra contenere una genetica che le porta ad essere più spensierate, più ottimistiche, abituate a vivere all’aperto in un ambiente che viene da sempre valutato estremamente favorevole e per natura non ostile.

Che l’ecosistema nel quale viviamo sia favorevole e non ostile è un dato falso: tutti gli ambienti del mondo presentano comunque e ovunque dei livelli di pericolosità, seppure con gradazioni assai diverse.

Questo dovrebbe portare ogni individuo a valutare in modo continuativo il mondo che lo circonda; il cosiddetto Controllo del territorio è un parametro fondamentale per la sicurezza di ognuno  di noi. Il nostro ecosistema è una realtà complessa in continuo movimento, con innumerevoli attori che all’improvviso posso trasformarsi in temibili avversari.

Sin dalla più tenera età, la nostra vita è sempre stata appesa ad un filo e per preservarla, l’unico modo è quello di attivare le due grandi aree tematiche: la sicurezza attiva e la sicurezza passiva. La prima riguarda tutti quei comportamenti individuali che possiamo e dobbiamo mettere in atto per la nostra salvaguardia; la seconda comprende tutte le modalità, aree, prodotti, sistemi riconducibili alle nostre esigenze in materia.

Le condizioni in materia di sicurezza urbana di una collettività dipendono da diversi fattori che fanno riferimento ai fatti criminali in senso stretto, alle percezioni e atteggiamenti soggettivi e alle condizioni del contesto socio-economico.

In particolare, su questo ultimo punto, è importante notare che una cosa è la sicurezza reale e altra cosa è la sicurezza percepita: quest’ultima può peggiorare sensibilmente la qualità della vita della popolazione, in particolare per la componente anziana.

Sottolineo che gli atteggiamenti personali di difesa e reazione riducono sempre lo spazio criminale ed una buona sicurezza percepita contribuisce all’aumento della prosperità e della stabilità economica. Si genera così uno spirito più coesivo a livello di massa con ricaduta importante sulla cura e sul controllo del territorio in cui viviamo.

L’amara conclusione, anzi la certezza, è che oggi siamo tutti obiettivi sensibili, dentro una guerra non dichiarata in modo formale ma sostanziale e quindi cari Italiani occhi e orecchie aperti!

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Articolo pubblicato il 14/11/2015