Chiara Appendino sindaca di Torino?

Il M5S presenta ufficialmente la sua candidata per le Elezioni Amministrative del 2016.

Il clima limaccioso che contraddistingue la scelta del candidato a sindaco di Torino, da parte dei partiti politici, ha prodotto ieri un primo segnale positivo.

Il M5S, dopo la consultazione con la base degli iscritti, composta da 250 persone, ha annunciato formalmente la designazione di Chiara Appendino a sindaca della città.

“Ho 31 anni e non posso arrendermi al fatto che Torino sia avviata verso il declino economico e sociale”, così esordisce Chiara all’incontro con i giornalisti. “I rapporti che ho costruito in questi anni e che costruirò mi fanno sentire responsabile nei confronti dei Torinesi e di Torino”.

Chiara ha un laurea in Economia Aziendale con specializzazione in controllo di gestione e siede tra i banchi del M5S in Consiglio Comunale dal 2011. Si è cimentata sui temi importanti della città accreditandosi anche agli occhi dei cittadini che sempre più numerosi seguono la sua attività istituzionale dal vivo o tramite i canali online.

Si dice che il Sindaco Fassino aggrottasse le ciglia nell’ascoltare i suoi interventi in consiglio comunale, perché, nel tempio della retorica e delle frasi fatte, lei riusciva sempre a cogliere l’essenza del problema e denunciare le effettive incongruenze dei provvedimenti presentati dalla giunta all’esame dei consiglio comunale.

Da mesi al programma elettorale del M5S sta lavorando un’equipe di esperti , suddivisi per materia, che interagisce con ogni comparto della città, coinvolgendo i cittadini di ogni estrazione sociale e politica.

La candidata non si esime però dall’esprimere i concetti o meglio le linee portanti nella quali si riconosce.

“Torino in questi anni si è trasformata in un lento e inesauribile processo in una città dal doppio volto: in centro i grattacieli e cantieri abbandonati nelle periferie, grandi eventi culturali mondani e migliaia di altre realtà giovanili, creative dal basso che rimangono inascoltate, scintillanti luci d’artista e quartieri degradati.” Il suo obiettivo di Sindaca è quello di annullare questa diversità e” creare una città unita che sia in grado di dare a tutti le stesse opportunità per costruire un nuovo modello di comunità urbana e città solidale che riunisca la città”

In attesa di conoscere nei dettagli il programma elettorale, Civico20 rivolge a Chiara Appendino due domande sulla gestione culturale di Torino, dopo gli insuccessi degli ultimi vent’anni e sulle misure concrete per invertire l’azzeramento dell’industrializzazione gestito malamente e con mezzi inadeguati sino ad ora, erogando contributi a pioggia e con Uffici per l’impiego malati di miopia e burocratismo.

La giovane candidata ha le idee chiare anche in questi settori. Intende riservare al Comune un ruolo di coordinatore vigile a attento nei confronti della diverse organizzazioni e fondazioni che gestiscono Musei ed eventi culturali, riservandosi di erogare contributi al verificarsi dei risultati effettivi ed al rispetto delle corrette e trasparenti regole di gestione, evitando così i casi clamorosi che sono sotto gli occhi di tutti.

Per quanto riguarda i rimedi alla deindustrializzazione, il Comune secondo il programma del M5S dovrebbe promuovere la scelta di Torino, da parte d’investitori ed aziende di ogni dimensione, aiutando le imprese piccole e medie sul territorio, con misure concrete e non clientelari come oggi avviene.

Ciò al fine di favorire la massima occupazione in particolare quella giovanile in una città ove un giovane su due o non studia o non lavora.

Chiara Appendino non dimentica di citare ed enfatizzare le materie già oggetto degli impegni del M5S. L’ambiente, la raccolta differenziata dei rifiuti, la rete dei mezzi di trasporto e la viabilità anche a misura di pedoni e ciclisti.

Poiché il presupposto della candidatura Appendino  e la scelta dei compagni di percorso si basa su professionalità, competenza ed addio agli sprechi, viene anche enunciato il primo punto del programma: ”la riduzione del 30% dei costi dello Spoil System previsti dall’amministrazione in carica per stanziare 5 milioni di entro in 5 anni a politiche di rilancio dell’occupazione giovanile”.

Mentre l’articolo viene pubblicato, serpeggiano polemiche sul mancato coinvolgimento del web per la designazione del candidato sindaco di Torino da parte del M5S.

Polemiche che potrebbero essere alimentate all’interno del M5S o da formazioni concorrenti.  Non vogliamo dare spazio ad argomenti distorcenti, bensì concentrarci sul futuro di Torino.

Nulla di nuovo su altre designazioni. Fassino non è ancora sceso formalmente in campo, e tanto meno ha messo la parola fine alla permanenza di alcuni assessori che hanno demeritato in questi anni.

L’ultra sinistra, responsabile del degrado e della deindustrializzazione di Torino per tesi sostenute negli ultimi vent’anni intende coalizzare Sel e gruppettari vari,  in opposizione a Fassino,  ma la rissosità all’interno dei gruppi di riferimento non ha ancora partorito nulla di definitivo.

Silvio Berlusconi pare abbia designato Osvaldo Napoli a candidato del centrodestra, ma subito i consiglieri comunali in carica della Lega Nord e dei Fratelli d’Italia sono insorti preferendo le primarie e sconfessando, nei fatti, gli intenti di armonia e collaborazione scaturiti nell’assemblea di Bologna.

Alla  prossima puntata, sempre che qualcosa si muova!

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 09/11/2015