E se la bomba fosse stata messa dai servizi Russi ?

E’ un semplice gioco di fantapolitica o ci può essere una logica dietro questa inquietante possibilità che a piazzare in stiva una bomba siano stati i servizi segreti russi ?

La domanda è sorta spontanea guardando la rotta che avrebbe dovuto fare il volo della compagnia russa Metrojet, decollato da Sharm el Sheik e diretto a San Pietroburgo. Lasciati i cieli dell’Egitto avrebbe attraversato la Turchia e poi interamente l’Ucraina prima di entrare nello spazio aereo russo.

Di primo acchito potrebbe sembrare come la teoria di un paranoico russofobo ma se si analizzano le carte in tavola ecco che anche questa può essere considerata un’opzione, forse anche più seria rispetto la pista ISIS.

Si deve partire come sempre dalla domanda fondamentale in questi casi, QUID Prodest ?

A Putin un aereo abbattuto sul Sinai non porta alcun vantaggio, anzi crea qualche problema interno. Ciò può essere anche testimoniato dal silenzio delle prima 48 ore del Presidente prima di apparire in TV con volto tirato e aria stranamente smarrita.

La pista ISIS sembra alquanto traballante, per un’azione di questo tipo necessita tempo e logistica e l’ISIS non ha finora dimostrato molta capacità di infiltrazione. Anche il video di rivendicazione sembra piuttosto il tentativo raffazzonato di prendersi dei meriti che non si hanno. Inoltre l’ISIS non è stato praticamente toccato dai bombardamenti russi, anzi ne ha tratto giovamento perché l’azione russa di indebolire l’FSA gli ha permesso di conquistare nuovi territori.

L’FSA (il libero esercito Siriano che combatte contro l’ISIS e contro Assad) non ha alcun mezzo per ppoter organizzare un attentato di questo tipo.

Le prime dichiarazioni del Ministero degli esteri Russo, poche ore dopo l’abbattimento, escludevano in maniera categorica la pista terroristica (non si sa sulla base di quali elementi) e puntava il dito su cedimenti strutturali. Era anche circolata la voce (falsa) che i piloti avevano richiesto di effettuare un atterraggio di emergenza. Un primo goffo tentativo di depistaggio ?

In questi giorni viene fatta circolare sui giornali e su alcune TV la tesi che l’attentato sarebbe stato orchestrato dal MI6 inglese per danneggiare la Russia.

A distanza di una settimana comunque la Russia sembra ancor non aver preso una decisione su quali linea adottare, se avvalorare la tesi dell’attentato o continuare a perseverare sulla tesi del cedimento strutturale, una cosa inusuale in quanto a decisionismo Putin non è secondo a nessuno ma in questo caso sembra sia stato colto in contropiede da un avvenimento non previsto che gli ha cambiato le carte in tavola in maniera radicale.

Proviamo invece a pensare se la bomba fosse scoppiata un’ora più tardi…

Il volo è decollato alle 05:51 e la bomba è esplosa 24 minuti dopo. Sarebbe interessante capire se è partito in orario perchè se fosse partito con del ritardo è ovvio che la bomba sarebbe esplosa non nei cieli egiziani ma oltre e cambierebbero molto le cose.

Se la bomba fosse scoppiata un’ora dopo sarebbe scoppiata sui cieli dell’Ucraina, e sarebbe scoppiata non sulla minuscola parte di territorio occupata dai russi nel Donbass ma nella parte centrale del paese sotto rigido controllo del Governo di Kiev. Le reazioni sarebbero state (probabilmente) volte ad accusare il “governo golpista di Kiev” (come viene definito dal Cremlino) di essersi voluto vendicare per l’annessione della Crimea, oppure avrebbero potuto dire che elementi del Pravi Sektor avevano abbattuto l’aereo con le stesse modalità con cui gli “omini verdi” della DNR un anno fa abbatterono il volo Malesyan Airline MH17. Quindi un Governo centrale che non riesce più a controllare bande di terroristi armati che scorrazzano per il paese sarebbe stato da eliminare proprio come è da eliminare l’ISIS perché avrebbe rappresentato un pericolo per la stabilità e la convivenza civile di tutta l’Europa.

Qualsiasi versione avrebbe quasi certamente portato ad un intervento militare diretto russo in Ucraina…. PRATICAMENTE IL CASUS BELLI PERFETTO tanto cercato in questi ultimi anni.

La propaganda russa avrebbe lavorato a pieno regime e prendendo ad esempio il volo MH17 dove sono state esposte le teorie più astruse (dal meteorite al mig Ucraino) non avrebbe avuto gioco difficile a convincere l’opinione pubblica Europea che la guerra all’Ucraina sarebbe stata la cosa giusta da fare.

Come si sarebbe comportata l’Europa ?

Prendendo ad esempio come si è comportata con il volo MH17 (che tra l’altro vedeva la maggior parte dei passeggeri morti di nazionalità olandese) l’Europa avrebbe lasciato certamente l’Ucraina al suo destino, ovvero tra le fauci di Putin che avrebbe potuto portare a termine il lavoro iniziato due anni prima, questa volta senza doversi giustificare con omini verdi, trattoristi, volontari etc. etc. ma applicando il modello di guerra a lui più congeniale (vedi Cecenia e Syria) cioè il tabula rasa.

Dunque in questo marasma di teorie dove dopo una settimana c’è ancora chi sostiene che sia stato un guasto meccanico a far precipitare l’aereo della Metrojet, questa possibilità di “auto attentato” mirato a far deflagrare il conflitto in Ucraina non sembra poi solo il risultato di un brutto sogno o i vaneggiamenti di un pazzo. Come spesso accade in questi casi conosceremo la risposta solo tra molti anni, per ora dobbiamo accontentarci delle versioni ufficiali.

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Articolo pubblicato il 09/11/2015