Holodomor

Holodomor deriva dall'espressione ucraina moryty holodom, che significa "infliggere la morte attraverso la fame", una delle pagine più oscure della storia del 900 che l'occidente non ha mai voluto affrontare a causa dei delicati equilibri politici con la Russia

Nel mese di novembre in Ucraina si ricorda la tragedia dell'Holodomor, in ogni angolo del paese vengono accesi lumini e posti sui davanzali delle finestre a simboleggiare le anime degli Ucraini morti in quella tragedia.

A causa della sudditanza occidentale verso la Russia l'Holodomor è stato poco trattato in occidente e forse la maggioranza degli Europei non ne conosce proprio il significato. l'Italia è un caso a parte, se moltissimi Stati nel mondo così come l'ONU,l'OSCE e il Parlamento Europeo hanno comunque formalmente riconosciuto l’Holodomor come genocidio commesso dall’Unione Sovietica nei confronti della Repubblica di Ucraina, l'ITALIA dal canto suo non lo ha mai riconosciuto. Anche questo, segno della sudditanza del nostro paese verso Mosca. Si sono succeduti governi di diverso colore e di diverso orientamento politico ma nessuno di questi ha mai avuto il coraggio di riconoscere una verità storica come il genocidio Ucraino. E' ovvio alla luce di ciò che in Italia pochi conoscano questa triste pagina dell'umanità e che non ve ne sia traccia nei libri di storia.
Eppure una tragedia che ha visto più morti dell'olocausto Hitleriano dovrebbe essere l'esempio di come un sistema dispotico e folle possa provocare tragedie di tali entità. Forse arriverà il giorno anche in Italia dove si potrà fare pace con il passato e dove il nostro Governo potrà condannare con forza quanto accaduto in quegli anni anche se commesso da un paese e da un sistema che veniva considerato da molti come il "paradiso in cui vivere".

In attesa che Renzi e compagni trovino questo coraggio, io sono sicuro che molti di voi che stanno leggendo questo articolo ancora non hanno capito di cosa si tratti e si stiano chiedendo cosa diavolo è l'Holodomor e cosa significa questa strana parola. Per questo ho deciso di scrivere questo pezzo, nella speranza che ci sia qualche persona in più che ne conosca il significato, perchè la conoscenza del passato aiuta a costruire un futuro mondo migliore.

Holodomor deriva dall'espressione ucraina moryty holodom, che significa "infliggere la morte attraverso la fame". Dobbiamo fare un salto indietro nella storia e tornare alla seconda metà degli anni 20 quando Stalin decise che la ricchezza prodotta dall'agricoltura doveva essere interamente trasferita all'industria, industria che nella sua mente era il vero motore dell'economia pianificata. A quei tempi Il 50% della produzione agricola derivava dalle ricche terre Ucraine, specie quelle del sud-est, quelle stesse terre da dove qualche anno dopo durante l'occupazione della seconda guerra mondiale, Hitler faceva portare trasportare in Germania con i treni la cosiddetta "terra nera", terra fertilissima di cui l'Ucraina ne possiede il 30% si tutto il mondo.

Sulla popolazione contadina ucraina si concentrò così l'azione coercitiva dello stato sovietico, che  ricorse alla violenza per attuare il suo piano di trasformazione della società. Tra il 1929 ed il 1932 furono messe in atto due misure passate alla storia come "collettivizzazione" e "dekulakizzazione" cioè la fine della proprietà privata della terra e l'eliminazione fisica o la deportazione di milioni di contadini Kulaki (i kulaki erano i contadini Ucraini). Scriveva Stalin "Per eliminare i kulaki come classe non è sufficiente la politica di limitazione e di eliminazione di singoli gruppi di kulaki [...] è necessario spezzare con una lotta aperta la resistenza di questa classe e privarla delle fonti economiche della sua esistenza e del suo sviluppo". Quasi due milioni di Kulaki furono deportati ed alla fine degli anni quaranta praticamente non esistevano più.

I Kulaki si erano opposti a questo piano a volte resistendo anche con le armi, ma la macchina comunista era troppo forte per loro ed in breve ebbero la peggio. Il Partito Comunista decise che tutte le derrate agricole dovevano essere confiscate, anche quelle necessarie per la sopravvivenza del contadino. Venne inviato in Ucraina Molotov quale plenipotenziario del partito comunista a dirigere la requisizione non solo del grano ma anche di patate ed ortaggi, praticamente venne requisito qualsiasi prodotto alimentare. Vennero costituite delle apposite brigate che avevano il compito di muoversi con dei carri trainati da cavalli e spostarsi in tutti i villaggi per razziare qualsiasi forma di cibo. Il loro semplice avvicinarsi era presagio di morte per i contadini.

Chi tentava di scappare da quelle regioni veniva o ucciso o imprigionato nei campi di lavoro, i bambini venivano mandati in orfanotrofi della lontana Siberia dove poco dopo morivano per malnutrizione. In quel periodo testimoni oculari raccontano che ci furono anche episodi di cannibalismo e che alcuni bambini morti venivano mangiati dai contadini per sopravvivere, da qui si dice derivi il detto che "i comunisti mangiano i bambini"
Alla fine del biennio 1932-33 si contarono in Ucraina almeno 5 milioni di morti per fame, alcuni si spingono a dire sino ad 8 rimane la certezza di una cifra spaventosa di morti studiata a tavolino da Stalin per piegare la ritrosia degli agricoltori Ucraini verso la collettivizzazione.

Leggendo i recenti avvenimenti in Ucraina avendo anche questo strumento culturale, risulta più semplice comprendere come nel dna Ucraino vi sia da sempre un anticorpo per tutto ciò che rappresenta il mondo russo ed il comunismo, e di quanto vi sia di più falso quando si tenta di rappresentare Ucraini e Russi come due parti di uno stesso popolo. In realtà l'Ucraina è stata per quasi 90 anni lo stato vassallo, se non addirittura schiavo, della Russia. Il comunismo è visto come il sistema che ha fatto morire milioni di persone e considerato alla stessa stregua del nazismo. Solo dopo un lungo travaglio culturale durato venti anni, il popolo Ucraino ha ripreso coscienza di se e della sua cultura ed il messaggio di Maidan è stato chiarissimo, NON SI TORNA PIU' INDIETRO. 

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Articolo pubblicato il 08/11/2015