Sanremo (IM) - Burrasca sull'Amministrazione comunale

Giuliana Tofani Rossi scrive al primo cittadino

Riceviamo e pubblichiamo le acute considerazioni della nostra affezionata lettrice cui non poteva sfuggire un commento sulla burrasca che ha colpito l'Amministrazione comunale.

 

Caro Sindaco di Sanremo Alberto Biancheri,

in passato ho  pubblicamente dichiarato di non voler pagare 80 euro di IMU  perché le tasse si pagano per avere dei servizi e, specie nella zona di Piazza Eroi Sanremesi,  a mio avviso,  regnava il degrado,  la sporcizia,  l’inosservanza di   leggi e  regolamenti. A Sanremo, oltre ad  accattoni e questuanti di ogni età,  nazione e condizioni fisiche,  vi erano  ambulanti che vendevano merci  varie, (compreso giocattoli non a norma di legge),  senza licenza  e senza pagate tasse.  

Dopo gli ultimi avvenimenti che hanno coinvolto un considerevole numero di dipendenti del Comune di Sanremo,  sono lieta di comunicare che provvederò a regolare  la mia posizione. Ho  capito che tutto i mali di Sanremo dipendevano dal vigile urbano custode del mercato annonario che,  se veniva tirato giù dal letto per far portare via una macchina parcheggiata in zona  mercato, timbrava  il  cartellino  prima di aver indossato la divisa,  cioè  in mutande………

Sono anche  certa che, come per magia, tutto funzionerà benissimo perché, assieme al vigile e ad altre  33 persone, è stato posto agli arresti domiciliari il dirigente  Roberto Tedeschi  che ho   conosciuto personalmente.

Trattasi di persona simpaticissima, ma soprattutto molto efficiente. Mi aveva stupito la rapidità con cui  Tedeschi  aveva risolto alcuni problemi del Cimitero dell’Armea dove riposano i miei genitori.  Nel mese di febbraio sono stata diverse volte all’anagrafe.

Sento il dovere di spezzare una lancia anche in favore del personale addetto agli sportelli. Ho riscontrato competenza e cortesia, non ho fatto code e, comunque, c’è’  la possibilità di sedersi.

Rispettare l’orario di lavoro non è l’unico dovere del  dipendente pubblico. Ve ne sono altri, tra cui svolgere  le mansioni per cui  viene pagato.

Come   segnalato a Lei e al Vicesindaco Dott.  Faraldi,  il Comune  non ha   provveduto ad abbattere le barriere  architettoniche che   impediscono  alle  sedie a rotelle di accedere  al marciapiede lato Torre Saracena di  Piazza Eroi.

La mamma di una disabile cinquantenne, residente in  Via Pietro Agosti,  mi ha raccontato che ha rischiato che la figlia fosse investita da  una macchina. La disabile si è spaventa e  non vuole più passare da quella piazza.  L’anziana madre è ora  costretta a spingere la pesante  carrozzella fino in Piazza San Siro e poi transitare in  Via De Benedetti.

L’Assessore Faraldi  non ha potuto far realizzare gli scivoli per  accedere al marciapiedi per  mancanza di fondi.  Va ricordato però che legge relativa ai raccordi tra marciapiedi e spazi carrabili risale al lontano 1996. I responsabili del settore Lavori Pubblici, dopo aver  timbrato i loro cartellini, avranno relazionato ai vari assessori l’obbligo  di effettuare questo intervento  in Piazza Eroi Sanremesi?

Ho fiducia nelle istituzioni e sono certa che la Commissione incaricata dal Comune di Sanremo, nel rispetto delle leggi e del buon senso, porterà a termine, nel migliore dei modi,  il delicato mandato ricevuto. Voglio inoltre  sperare che questa vasta e costosa  operazione  di  pedinamenti,  effettuati per più di due anni dalla Guardia di Finanza,  sia stata effettuata,  anche, e sottolineo anche,  per indagare se tra i dipendenti non vi sia  chi si è  macchiato di  reati molto più gravi.

Altrimenti tutto ciò assomiglierebbe molto alla famosa colonna infame di manzoniana memoria.

 

                                                                             Giuliana Tofani Rossi

 

 

 


 

 

 

 

 

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Articolo pubblicato il 07/11/2015