La probabile causa dell’incidente all’Airbus 321 precipitato nel Sinai il 31 ottobre

Ripercorrere la vita dell’aeromobile può dare utili indizi alle indagini

Il Sunday Times rivela che il 16 novembre 2001 proprio l’Airbus A321 della russa Metrojet precipitato aveva subìto all’aeroporto del Cairo un  incidente in fase di atterraggio: urtò la pista con la coda in quello che peraltro è considerato un danno lieve tecnicamente indicato come tailstrike.

Questo particolare ci ricorda quanto successo al volo 611 della China Airlines precipitato il 25 maggio del 2002 causando 225 vittime.

Il rapporto finale delle indagini ha rivelato che l'incidente avvenne a causa dell'affaticamento del metallo causato da manutenzione inadeguata dopo un precedente incidente. Il rapporto spiega che il 7 febbraio 1980 l'aereo subì danni da tailstrike durante la fase di atterraggio all'aeroporto di HonKong.

Lo stesso giorno il velivolo depressurizzato e senza passeggeri ritornò a Taiwan dove, il giorno seguente, subì una riparazione provvisoria. La riparazione definitiva venne effettuata da personale di China Airlines dal 23 maggio al 26 maggio 1980 senza però rispettare le direttive del manuale di riparazione della Boeing: la zona di fusoliera danneggiata nella sezione 46 non fu rimossa e la piastra supplementare che avrebbe dovuto coprire in misura superiore del 30% la superficie danneggiata in realtà non era più grande della zona danneggiata stessa. In questo modo non venne ripristinata la resistenza strutturale complessiva: di conseguenza, dopo ripetuti cicli di depressurizzazione e di pressurizzazione durante il volo, la fusoliera indebolita a poco a poco cominciò a comprimersi e si staccò durante il volo del 25 maggio 2002, esattamente 22 anni dopo il giorno della riparazione. La decompressione esplosiva susseguente all'apertura della falla provocò la completa disintegrazione del velivolo.

Questa non fu la prima volta, però, che un aereo ebbe un incidente a causa di una riparazione susseguente ad un tailstrike. Il 12 agosto 1985 il volo Japan Airlines 123 si schiantò al suolo dopo aver perso la coda e alcuni sistemi idraulici. Anche la causa di questo incidente fu attribuita ad una riparazione mal eseguita della paratia di pressione posteriore, che era stata danneggiata e riparata nel 1978.

Tailstrike è un termine aeronautico che indica un incidente nel quale la parte posteriore di un aereo tocca la pista. Questo può accadere durante il decollo se il pilota solleva troppo il muso dell'aereo facendo toccare la pista alla parte posteriore della fusoliera, oppure durante l'atterraggio se il pilota esegue una richiamata eccessiva nel tentativo di toccare terra il più vicino possibile alla soglia della pista.

Generalmente il tailstrike non è un incidente pericoloso  che causa gravi danni all'aereo, ma può comunque comportare ispezioni e riparazioni molto costose; tuttavia, la riparazione impropria della cellula danneggiata può essere responsabile di incidenti mortali che si verificano anche a distanza di molti anni, come ad esempio l'incidente del volo China Airlines 611 e del volo Japan Airlines 123.

Ovviamente per quanto attiene all’incidente dell’aereo russo solo le complesse e accurate indagini già iniziate, potranno confermare la causa della decompressione esplosiva in volo che abbiamo proposto.

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Articolo pubblicato il 02/11/2015