Gli 80 anni di Alain Delon

Il ricordo di un grande attore che è pure spiritoso e pungente

Oggi Alain Delon compie ottant’anni, ma non demorde e non si ritira. Attacca e provoca i suoi nemici di sempre: i tartufi progressisti, gli ipocriti, i buonisti, i noiosi.

Nei giorni scorsi Alain ha offerto la sua piena solidarietà a Nadine Morano, ex ministro gollista del governo Sarkozy, colpevole d’aver ricordato in una trasmissione televisiva una celebre frase di Charles De Gaulle: « La France est un pays de race blanche ». Un’ovvietà che ha scatenato polemiche furibonde  tra i cultori del multiculturalismo e un’imbarazzata scomunica da parte di Sarkò  (improvvisamente dimentico delle sue dichiarazioni sulla «Francia cristiana delle cattedrali» etc.).

Delon non ha perso tempo e ha definito, in un’intervista a TV Magazine, l’attacco alla Morano « ridicule, grotesque et qui n’a aucun sens ». 

Ma non solo. Con lievità e perfida, ha aggiunto «solo una domanda quale razza abita il Kenya? E’ un paese di quale razza? Le persone lì sono nere, dunque… ». Delon ha poi continuato con un omaggio alla giovane politica  « Nadine Morano ha le palle, non ha paura d’affermare delle cose sacrosante, Chapeau! ».

Ma non è tutto. L’attore, come un fiume in piena, ha proseguito sottolineando, una volta di più, il suo disprezzo pieno per François Hollande et Manuel Valls: due deboli, due inetti, « Ho conosciuto la Francia del Général de Gaulle e onestamente, c’était autre chose ».  Sul Front national, Alain ha affermato  « il Front national rappresenta 6 milioni di cittadini. C’est 6 millions de cons? Possiamo non amarli, ma dobbiamo rispettarli» .

Dulcis in fundo, Alain ha rivendicato la sua lunga amicizia con Jean-Marie Le Pen. « Siamo amici da cinquant’anni, mezzo secolo. Non entro nelle questioni tra Marine e suo padre, ma capisco i motivi del successo del FN. La gente è sempre più disorientata, impaurita, delusa.  Je le confirme: les gens ne savent plus où ils en sont, alors pourquoi pas le Front national… ».

Alain non ha ancora avuto la possibilità di pronunciarsi su Renzi. L’intuibile risposta, la potremo indovinare “De minimis non curat praetor”!

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Articolo pubblicato il 08/11/2015