Toro e Juve artisti per la ricerca sul cancro

Tutte le opere saranno esposte durante la manifestazione artistica dal 4 all’8 novembre a Torino Esposizioni

Juventus e Torino scendono in campo per la ricerca sul cancro all’insegna dell’arte. E’ infatti nel segno della manifestazione artistica Paratissima - “E’ una vita che ti ri-cerco” - che i giocatori bianconeri Leonardo Bonucci e Andrea Barzagli, che simpaticamente si sono messi in gioco con i loro figli, Paulo Dybala, Paul Pogba, il tecnico Giampiero Ventura, il capitano Kamil Glik e i giocatori del Toro  si sono cimentati in opere creative che hanno per tema i 30 anni della Fondazione piemontese per la rierca sul cancro, che saranno celebrati nel 2016.

Tutte le opere saranno esposte durante la manifestazione artistica che si svolge dal 4 all’8 novembre a Torino Esposizioni, grazie alla collaborazione con Etico Design, per poi successivamente essere messe all’asta, con l’obiettivo di raccogliere fondi a favore della ricerca sul cancro dell’Istituto di Candiolo – Irccs.

Con gli sportivi sono “scesi in campo” anche i designer automobilistici Giorgetto e Fabrizio Giugiaro, la showgirl Cristina Chiabotto, il regista Marco Ponti e altri personaggi dell’imprenditoria e dello spettacolo. Insieme a loro oltre 40 giovani artisti hanno voluto omaggiare con la loro creatività l’impegno nella ricerca dell’Istituto di Candiolo.

La Fondazione piemontese per la ricerca sul cancro è charity partner di Paratissima.

La Fondazione piemontese per la ricerca sul cancro Onlus, presieduta da Allegra Agnelli, è stata costituita per offrire un contributo significativo alla sconfitta del cancro attraverso la realizzazione in Piemonte di un centro oncologico (l'Istituto di Candiolo), capace di coniugare la ricerca scientifica con la pratica clinica e di mettere a disposizione dei pazienti oncologici le migliori risorse umane e tecnologiche.

L’Istituto per la ricerca e la cura del cancro di candiolo, voluto, costruito e completato dalla Fondazione piemontese per la ricerca sul cancro, è oggi una realtà viva ed operante. Unico centro realizzato attraverso donazioni di cittadini ed enti privati, vive attraverso il sostegno degli stessi soprattutto per dotarlo della miglior tecnologia esistente sul mercato per la diagnosi e la cura.

Vi lavorano circa cinquecento persone tra medici, ricercatori, infermieri e tecnici. E’ anche l’unico Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico del Piemonte (Irccs), riconosciuto dal Ministero della Salute, testimonianza delle “importanti scoperte” fatte a Candiolo e pubblicate sulle più prestigiose riviste scientifiche internazionali.

 

                                                                                                 Lliliana Carbone

 

 

 

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Articolo pubblicato il 01/11/2015