L’Italia paese garantista, molto garantista

Abdelmajid Touil, 22 anni, marocchino, presunto jihadista del Bardo esce dal Cie "se espulso, rischierebbe vita"

Questo è quanto deciso dal giudice di pace di Torino, il procuratore Spataro, che ha annullato il decreto di espulsione notificato al giovane marocchino dal ministero degli Interni. La magistratura di Tunisi lo accusava di avere partecipato alla strage del Bardo dove furono sterminati parecchi turisti inclusi molti italiani.

La richiesta di estradizione avanzata dalle autorità tunisine  era stata respinta dalla Corte d’appello di Milano in quanto la Costituzione italiana vieta la consegna di imputati a paesi come la Tunisia dove rischiano la pena capitale.

Subito dopo la decisione della Corte, Touil era stato fermato all’uscita del carcere di Opera e portato al centro di prima accoglienza di Torino, in quanto colpito da un decreto di espulsione.

Il provvedimento del Viminale era formalmente inevitabile in quanto Touil era in Italia senza permesso di soggiorno ed aveva già ricevuto un ordine di allontanamento. Ma in seguito al provvedimento, ovvero la consegna al suo paese di origine, il Marocco, Touil sarebbe stato presumibilmente nuovamente soggetto alla richiesta di estradizione tunisina ragion per cui il magistrato torinese ha deciso la sua liberazione.

Adesso il giovane marocchino è libero di circolare senza alcuna restrizione nel nostro paese, peccato che, gli investigatori italiani, a suo tempo, appurarono che gli scafisti che aveva contattato per rientrare nel nostro paese erano anche dei terroristi.

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Articolo pubblicato il 31/10/2015