Agenda dël Piemont 2016

Per il sesto anno, l’Associazione Culturale Luigi Olivero di Villastellone (Torino) presenta la sua “Agenda dël Piemont”, curata da Massimiliano Pampaloni

Per il sesto anno, l’Associazione Culturale “Luigi Olivero” (“Assolivero”) di Villastellone (Torino) presenta la sua “Agenda dël Piemont”, curata da Massimiliano Pampaloni.

La “Agenda dël Piemont” del 2016 è presentata con il slogan “Nen mach n’agenda!” (Non solo una agenda!) per il suo corposo contenuto che si può vedere nella “Tàula” (indice) riportata qui nel testo.

Questa agenda giornaliera di 320 pagine, infatti, tutti i giorni presenta uno spunto per conoscere la storia del Piemonte ed usare la lingua piemontese ma è scritta anche in italiano per rendersi ben comprensibile a tutti.

Si parla della nitroglicerina, un'invenzione piemontese, e della Peota, il Bucintoro sabaudo. Si ricordano piemontesi illustri come Marcel Bich, Umberto Tozzi e si spiega l’origine della “maglia azzurra” della Nazionale, ecc...

Tutti sanno fare il lesso. Ma il grande bollito misto piemontese?

L’Agenda ne fornisce la ricetta, ricorda i consigli della nonna e riporta curiosità storiche su questo piatto che proprio in Piemonte diventa una specialità culinaria con i tanti bagnetti della tradizione.

E poi troviamo ancora tutti i Santi piemontesi, giorno per giorno, le “paròle ancròsià” (cruciverba) in lingua, vignette, il dizionario figurato e alcuni racconti e poesie premiate nei migliori concorsi letterari piemontesi.

La “Agenda dël Piemont” del 2016 è stata presentata a Carmagnola, presso la sala Solavaggione della Biblioteca civica, domenica 25 ottobre, in un incontro, condotto da Massimiliano Pampaloni.

Hanno preso la parola Milo Julini, ricercatore di storia piemontese, e Luigi Griva, ricercatore storia navale, entrambi autori di contributi dell’Agenda per illustrare gli argomenti da loro considerati.

Il professore emerito Sergio Maria Gilardino ha svolto la sua relazione “Perché proporre oggi lo studio della lingua piemontese quando alle porte bussano altre lingue come il cinese e l’inglese?”.

Sergio Maria Gilardino, nato nella campagna vercellese e fin da giovanissimo appassionato agli studi linguistici, dopo aver ottenuto il diploma di media superiore a San Francisco (California), si è laureato in lingue germaniche alla Bocconi di Milano ed ha conseguito il dottorato di ricerca in lingue romanze ad Harvard (Massachusetts). Per trent’anni è stato docente di lingue e letterature straniere presso l’università McGill di Montreal.

Ha lavorato come consulente per i governi del Québec e del Canada per la conservazione delle lingue ancestrali. In Italia, ha diretto i lavori per la compilazione del dizionario enciclopedico della lingua dei Walser.

L’illustre docente ha esposto una serie di basilari nozioni sull’importanza della conservazione delle lingue ancestrali, nozioni fondate anche sulle sue esperienze in Canada.

Gilardino ha ricordato l’importanza del bilinguismo, o trilinguismo, per favorire l’apprendimento nei bambini ed ha stigmatizzato l’infelice decisione del passato di non parlare in piemontese ai bambini, nella convinzione che imparassero meglio l’italiano. Ha sottolineato la ricchezza di termini astratti di queste lingue ancestrali che permette di esprimere anche concetti elevati e complessi e non di parlare soltanto di argomenti casalinghi e banali.

Gilardino ha anche ricordato come il recupero delle lingue ancestrali abbia rappresentato per i nativi canadesi anche una fonte di distensione, con calo dei fenomeni di disagio sociale, come alcolismo e violenza familiare.

La conferma delle affermazioni del professor Gilardino, è emersa anche dalle due poesie di Luigi Olivero (Villastellone, 1909 - Roma, 1996) che Domenico Appendino, di Poirino, ha recitato a memoria e con passione, illustrandone i contenuti e chiarendo eventuali termini piemontesi arcaici o desueti che potevano risultare di difficile comprensione. Il poeta Olivero ha infatti impiegato nelle sue composizioni la lingua minoritaria del Piemonte per esprimere concetti elevati, complessi e appassionati.

In chiusura, ha portato il suo saluto Gianna Gancia, esponente politico leghista, già Presidente della Provincia di Cuneo, dal 2009 al 2014.

(Foto di Roberto Chiaramonte).

 

Agenda dël Piemont 2016

320 pagine, copertina cartonata e cordino segnalibro

ISBN 9788894121001 - prezzo 13 euro

Consegna gratuita nel territorio della repubblica. Per averla manda una mail a assolivero@libero.it oppure un messaggio privato alla pagina FB “Agenda dël Piemont”

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Articolo pubblicato il 31/10/2015