L'arte di saper modellare i sogni e trasformarli in realtà all'ombra della Mole
Michele Guaschino e una sua "creatura"

Intervista a cuore aperto a Michele Guaschino, uno dei più autorevoli esperti di effetti speciali in Italia

Ci sono persone che sanno mettere i sogni su carta, chi su una tavolozza con colori e pennello e chi riesce a trasformali in realtà. Tra queste persone vi è senza dubbio Michele Guaschino, scultore e uno tra i più rinomati ed apprezzati esperti di effetti speciali in Italia.

Nel suo laboratorio di Via Casalis a Torino modella e da vita a quei sogni, andando ad impreziosire il mondo del cinema, del teatro e della televisione grazie al suo talento e alla sua esperienza.

Un'esperienza pluriventennale che è cominciata come una passione comune per poi diventare un mestiere vero e proprio.

Il suo interesse molto vivo fin dalla tenera età per i film e la letteratura fantasy lo introduce in un mondo che catturerà il suo interesse per tutti gli anni a venire.

Essendo molto incline al disegno si iscrive al Liceo Artistico dove si diploma nel 1985 e in seguito cerca di capire come sviluppare questa sua passione e in che ambito.

L'idea arriva con il progetto dell'apertura di un laboratorio nel quale poter dare vita a quelle maschere che tanto lo avevano affascinato da piccolo. Inizia quindi un processo di ricerca e di studio che lo porta a scoprire il mondo degli effetti speciali e del trucco.

Mentre si specializza nell'utilizzo del lattice in tutta la sua versatilità per creare maschere, lavora come truccatore "classico" dove ha l'occasione di mostrare i suoi lavori che in breve tempo vengono apprezzati per l'innovazione che all'epoca ancora mancava.

Grazie alla sua meticolosa ricerca dei dettagli e allo studio dei materiali arriva alla realizzazione di lavori sempre più realistici e curati, arrivando a stringere collaborazioni che confermano il suo talento con artisti del calibro di Arturo Brachetti, Maurizio Crozza e Maurizio Cattelan.

E tra tante collaborazioni illustri anche un progetto ambizioso, ovvero quello di poter vedere realizzato un museo delle cere tutto italiano con ubicazione qui a Torino. E' un progetto che parte da lontano, con un periodo di decantazione lungo diciasette anni.

Dopo l'interesse di qualche mese fa da parte dei consiglieri della commissione Cultura del Comune il progetto sembra prendere forma.

Dopo l'approvazione della mozione in Comune due settimane fa si è arrivati alla maggioranza dei voti nel consiglio comunale.

Ora si è ad un buon punto ed è partita la ricerca dei fondi con i quali poter portare a termine questo progetto che potrebbe accrescere il flusso dei turisti, la creazione di posti di lavoro e la potenzialità museale di Torino.




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Articolo pubblicato il 20/10/2015