Cronaca dai quartieri di Torino - Distrutta la targa in memoria delle vittime delle Foibe

Gesto inqualificabile che appartiene alla politica meno qualificante

L'ennesimo atto vandalico spinto dall'odio politico di chi si riconosce soltanto nel proprio passato continua ad alimentare i focolai più pericolosi della politica cittadina e non soltanto.

In una città in cui chi governa si riempie la bocca di "integrazione", la cronaca deve registrare l'ennesimo gesto di chi, pur appartenendo allo stesso "stato", se ancora così si può definire, non perde occasione per provocare le parti avverse in maniera violenta e priva di responsabilità.

Questa è la vera integrazione che manca, quella stessa che rinnega i morti sacrificati sull'altare di un ideale che oggi non appartiene più alla storia contemporanea che pare averne scordato il significato lessicale.

Quest'ultima dimostrazione di intolleranza viene dalla Circoscrizione 5 ed ha destato disappunto ed irritazione in chi, legittimamente, difende il "diritto alla memoria" di tutti e non solo di chi ostenta chiare ed inconfondibili insegne partitiche.

In particolare, i Consigleri di FDI/AN Maurizio Marrone (Comune) e Fabrizio Leotta (Circoscrizione 5) hanno voluto sottolineare il fatto come 

"gesto vigliacco e vandalico di una minoranza sparuta di nostalgici del comunismo più odiosamente assassino, quello titino, perché responsabile dell'infoibamento di decine di migliaia di Italiani istriani, giuliani e dalmati".

Un gesto comunque infamante per tutta Torino:

"Incredibile poi che, secondo quanto riferito dai cittadini della zona, la targa sia stata distrutta quasi un mese fa senza alcun intervento del Comune in tutti questi giorni"

insistono i Consiglieri che sollecitano l'immediato intervento dell'Amministrazione comunale per il ripristino della targa in marmo posta nel giardino intitolato recentemente alle Vittime delle Foibe.

"Insieme al portavoce del nuovo Comitato 10 febbraio Luciano Valenta - concludono Marrone e Leotta - rivolgiamo un appello al Sindaco Fassino affinché ne predisponga l'immediato restauro esprimendo solidarietà alla comunità giuliano-dalmata torinese a nome di tutta la Città di Torino, un appello bipartisan condiviso anche dal Presidente PD della prima Commissione Altamura".

 

 

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 18/10/2015