Torino - Ospedale Molinette: trapianto rene fratello sorella nello stesso giorno

I due organi sono arrivati dallo stesso donatore

Si sono guardati teneramente mentre le loro mani si stringevano, lui dal suo letto, lei accanto a lui, seduta su una sedia. Si sono guardati negli occhi e in quello sguardo, immortalato dai fotografi,  c’era tutto l’amore che li lega, un legame fraterno che nemmeno la malattia ha scalfito, perché Maria e Leone Braia, fratello e sorella di origine venezuelana, hanno vinto una battaglia, una nefropatia policistica ereditaria, una insufficienza renale avanzata che, per sua crudeltà, può colpire diversi membri all'interno di una stessa famiglia.

 

Lei 50 anni, di Bruino e dipendente comunale, lui 48 anni, di Asti, in cerca di lavoro, solo due città li separano, ma all’ospedale Molinette, erano uniti per affrontare, in contemporanea, un trapianto di rene. I due organi sono arrivati dallo stesso donatore. Un caso unico al mondo, reso possibile grazie alla potente combinazione che è la compatibilità immunitaria, molto simile tra i due fratelli ed alla donatrice, che ha permesso non solo di ridurre i rischi di rigetto ma anche di risolvere, in un doppio trapianto, il problema di una intera famiglia. Il rene sinistro è stato trapianto a Leone, già in dialisi, il destro, invece, alla sorella Maria, non ancora in dialisi.

 

Una storia unica al mondo che ruota attorno ad una malattia ereditaria renale

 

La storia di Maria e Leone, che oggi sono ricoverati nella terapia intensiva del reparto di Nefrologia e dialisi e sono seguiti dall'équipe nefrologica diretta dal professor Luigi Biancone, ha qualcosa di speciale, tanto che lei, ancora un po’ affaticata ma forte nel corpo, seppur minuto, ai giornalisti ha detto sorridendo «Ci sarebbe da scrivere un libro!».

 

Già, perché la malattia, che li ha accompagnati fino al giorno prima del doppio trapianto, ha colpito entrambi. «Al di là della circostanza particolare di vedere trapiantati nello stesso giorno un fratello e una sorella, questo evento deve riportare l'attenzione su questa malattia renale ereditaria, il rene policistico, che per la sua trasmissione autosomica dominante può colpire diversi membri all'interno di una stessa famiglia – spiega oggi il professor Biancone -. Il rene policistico è una causa importante di insufficienza renale avanzata, circa l'8% dei pazienti in dialisi è affetto da questa patologia. Il doppio trapianto dello scorso venrdì ha risolto il problema di una intera famiglia. Alla Città della Salute siamo attivi su tutti gli aspetti, dalla ricerca alla gestione nefrologica clinica, dialitica e trapiantologica, anche in collaborazione con il Centro trapianti di fegato in caso di trapianto combinato fegato-rene».

 

La speranza di una vita normale per i due fratelli

 

Leone era in attesa di trapianto e stava affrontando la dialisi con quella forza che viene richiesta in questi casi, perché ti porta lontano dalla vita normale. Maria invece ha potuto beneficiare del trapianto ancora prima della dialisi, grazie al programma preemptive della Regione Piemonte, che dal 2014 è attivo anche per trapianti da donatore cadavere.

 

Ora i due fratelli sperano una vita normale. «La paura esiste di fronte ad interventi simili» ha detto Leone «ma ci siamo dati coraggio insieme» ha aggiunto Maria. «Stiamo finalmente bene. Il trapianto è un sogno che si è avverato grazie al personale sanitario di questo ospedale. La speranza è di tornare ad una vita normale».

 

Ad eseguire il doppio trapianto sono stati i chirurghi vascolari Aldo Verri e Monica Hafner dell’équipe del dottor Maurizio Merlo, e dagli urologi Giovanni Pasquale ed Alessandro Greco dell’équipe del professor Bruno Frea. I due trapianti sono tecnicamente riusciti.

 

Lo scorso agosto, il centro trapianti renali delle Molinette ha raggiunto lo storico traguardo dei 3mila trapianti, confermandosi così il primo in Italia, anche per sopravvivenza. 

 

                                                                                         Liliana Carbone

 

 

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Articolo pubblicato il 17/10/2015