A Torino, spazi e modi dedicati alla cultura non hanno mai fine, e così entro la fine di quest’anno dovrebbero aprire al pubblico nuovi spazi per libri, una ludoteca, un mini teatro e naturalmente luoghi per pranzare presso gli ex Quartieri Militari juvarriani della zona di Corso Valdocco.

Sono anni che chiunque passi da quelle parti sia rimasto un po’ indifferente a quei palazzi vecchi, con continue impalcature, laddove di culturale e interessante si riscontrava solamente il Museo della Resistenza.

Ancora qualche mese e poi i Torinesi potranno usufruire dei nuovi spazi in quella che diventerà la Cittadella della Storia, in cui sarà possibile accedere a più di trecentomila volumi riguardanti il ‘900, nell’ambizione di riunire i variegati istituti del cosiddetto Contemporaneo tra i quali l’Istoreto, il Centro Primo Levi, l’Unione culturale Franco Antonicelli, le fondazioni Donat Cattin e la Rete Italiana di Cultura Popolare.

Il Polo metterà a disposizione anche una sala per il coworking, una sala audiovisivi e uno spazio per mostre, il tutto anche grazie all’apporto della Compagnia San Paolo con i suoi sette milioni di euro investiti nel progetto.

Questo Polo rappresenta un’ottima opportunità dal momento che garantisce una salvezza in termini economici agli istituti più in crisi, dal momento che si fonderanno tutti in un’unica fondazione.

Per accedere agli spazi e ai servizi messi a disposizione dal nuovo Polo culturale occorrerà una tessera il cui costo è previsto essere più che contenuto in modo che la struttura possa autofinanziarsi al venti percento.

Nasce così nel capoluogo piemontese un nuovo punto di interesse per mettere a fattor comune saperi, documentazione, opportunità di studio, di lavoro, di collaborazione, dal momento che anche il coworking è una realtà nuova affacciatasi sul panorama italiano da non molti anni e che trova in questa sede di Torino una possibilità di concretizzarsi.