1975 – 2015 La guerra del Vietnam terminava 40 anni fa

Una immane tragedia di orrori che ha segnato l’umanità e che le nuove generazioni devono conoscere

Il famoso film di Michael Cimino con Robert De Niro “Il cacciatore” e gli altri innumerevoli filmati sulla guerra del Vietnam, riportano scene di orrori e crudeltà su militari e civili e devastazioni senza  fine assolutamente veritiere.

Dopo quattro decenni la memoria di questi eventi comincia a vacillare e pochi giovani di oggi sono a conoscenza di questo drammatico evento nel sud - est asiatico che durò 15 anni.

Questo evento bellico trova le sue origini storiche nel dominio francese sul Vietnam iniziato nel 1858. Dopo la seconda guerra mondiale, il leader comunista Ho Chi Minh che, da solo,  con il suo esercito aveva contrastato l’occupazione giapponese, proclamò l’indipendenza del Paese annullando il trattato di protettorato siglato con la Francia nel lontano 1883.

La Francia, per ristabilire il suo dominio coloniale decise di militarizzare il suo controllo sul Paese. Malgrado le notevoli forze messe in campo, nel giro di pochi anni si arrivò alla definitiva sconfitta dei francesi da parte dell’esercito Vietnamita nella famosa battaglia di Dien Bien Phu.

Il 12 luglio del 1954 si concludeva così la guerra di Indocina con la Conferenza di Ginevra che suddivise il Paese in due: Vietnam del Nord (capitale Hanoi) a regime comunista appoggiato dall’Unione Sovietica e dalla Cina e Vietnam del Sud ( capitale Saigon)  filo americano.

Nel 1961 cominciano le infiltrazioni di guerriglieri nordisti (Viet Cong) volte a destabilizzare il regime del sud e ovviamente inizia l’intervento americano che porterà nel corso degli anni a impegnare cinquecentomila soldati anche in risposta all’entrata in azione dell’esercito nord – vietnamita.

Quella che si combatte è da subito una guerra “sporca”: bombardamenti a tappeto americani che spesso provocano gravissime perdite tra la popolazione civile, quasi sempre composta da poveri contadini, si alternano alle imboscate dei Viet Cong e alle atrocità nei loro campi di concentramento. Napalm, defoglianti, armi chimiche vengono largamente usate da entrambe le parti e continue violazioni della Convenzione di Ginevra sul trattamento dei prigionieri di guerra sono segnalate nei campi di concentramento situati nel nord del Paese.

Incredibilmente, tutta la potenza americana dovette soccombere su un terreno così particolare come quello vietnamita, contro una guerriglia giocata in casa propria e con una forte innovazione e inventiva sull’arte della guerra.

Dopo la morte di quasi sessantamila americani e più di quattrocentomila sud vietnamiti, il 30 aprile 1975 i Viet Cong entrarono a Saigon, mentre gli ultimi elicotteri americani sfollavano, in un caos inverosimile, i diplomatici rimasti e i vietnamiti  collusi con l’occidente.

Oggi il Vietnam è una meta turistica interessante e intrattiene normali rapporti con l’Occidente, USA compresi, ma quei quindici anni di follia e di scene strazianti sono ancora vivi in coloro che li hanno vissuti.

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Articolo pubblicato il 19/10/2015