Una intrigante mostra nel comune di Carignano a due passi da Torino, dedicata al tema del sogno.

ferrPer chi ama l'Arte, un'occasione da non perdere. L'appassionato che si recherà a Carignano, a due passi da Torino, si troverà a passeggiare in una cittadina gradevole, che mantiene intatti alcuni luoghi antichi ricchi di fascino, ancora oggi capaci di stupire per la loro intrinseca bellezza legata alla presenza di edifici e chiese settecenteschi di una eleganza incomparabile. Potrà inoltre recarsi in visita ad una mostra di quadri caratterizzata da un tema particolare, inaugurata  Venerdì 9 Ottobre, alle ore 18 presso la Sala Mostre della Biblioteca Civica del Comune di Carignano, in via Frichieri 13. Si tratta di una collettiva dal titolo “Come dentro i sogni”, organizzata dall'Assessore alla Cultura della città di Carignano, dottoressa Miranda Ferraudo, già artefice della realizzazione di eventi legati alla diffusione e condivisione di argomenti legati all'Arte che hanno riscosso notevole successo di pubblico. L'allestimento è a cura di Elio Rabbione  La mostra vede la partecipazione di valenti artisti  di cui sarà possibile ammirare le opere fino al 25 Ottobre.

Elio Rabbione è il condirettore della Rivista “Corriere dell’Arte”; si occuperà della adeguata sistemazione delle opere pervenute nella Sala Mostre del Comune di Carignano degli artisti, citati in rigoroso ordine alfabetico, Giuseppe Farétina – allievo dell’Accademia delle Belle Arti torinese, da alcuni anni abilitato all’insegnamento delle Discipline Pittoriche, già presente in varie personali e collettive, di recente a Santo Stefano Belbo, a Milano, a Londra, a Berlino, nel prossimo novembre presente a Paratissima, trasporterà lo spettatore in una dimensione  metafisica. Giuseppe Farétina presenta  paesaggi e notturni in cui, con una costruzione in bianco e nero, prevale una sorprendente luminosità.

Renata Ferrari espone nudi  che, nell’eccellente perfezione tecnica, “vanno al di là del visibile – come è stato scritto -, indagando le differenti caratteristiche dell’esistere con un’armonia insita nelle immagini stesse”. Renata Ferrari ha un curriculum ricco  di Corsi pittura e di Laboratori artistici, di personali e collettive in Piemonte e in altre varie regioni italiane, di riconoscimenti, mostrerà la dimensione onirica mostrando ritratti del corpo umano, cercando di mettere in risalto l'interiorità del soggetto.  

Giusi Maglione, interpreta le suggestioni che i boschi e le radure, gli alberi nelle differenti stagioni, offrono a chi guarda, con la capacità di saper unire con grande passione i colori che animano le sue tele. Giusi Maglione da oltre vent’anni è attiva nell’insegnamento della Pittura, al centro di personali e collettive, ed ha conseguito prestigiosi riconoscimenti. E' autrice di illustrazioni per pubblicazioni e monografie, oltre che presente in collezioni pubbliche e private in Italia e all’estero. Possiede  una vena notevole vena figurativa atta a manifestare la sua fantasia, rendendola reale e condivisibile  a chi ammira i suoi lavori.

Infine Luisella Rolle, formatasi artisticamente negli atelier di artisti torinesi, si è dedicata a progetti didattici, collaborando con la GAM elocand con la Galleria Sabauda, contribuisce alla realizzazione di “libri d’artista” o ad altre pubblicazioni edite dalla Regione Piemonte, è presente in territorio piemontese a personali come a molte collettive, nel 2008 la sua opera Start è stata selezionata per la rassegna “Spirito Olimpico Italiano“ a cura del CONI, svoltasi a Casa Italia a Pechino, durante le Olimpiadi. Luisella Rolle, tra sentimenti e ricordi personali, costruisce una fitta rete urbana, letteraria e reale, una vera e propria città della mente e della memoria, forse del sogno.

Quattro artisti che si cimentano con un tema comune che tutti ci unisce: il sogno. Ma, più di ogni altro, gli artisti coltivano sogni, li materializzano sulla tela. Li coltivano, li forgiano nel legno e nel marmo, li costruiscono, caparbiamente e, alla fine li raggiungono. Non se ne appropriano, ma nello stesso istante in cui non li fanno esclusivamente propri, rendono partecipi gli altri, lo spettatore, l’appassionato, il curioso, l’intenditore. In una parola, li trasmettono. È' il loro fine, costruire bellezza e con essa sensazioni e sentimenti, interessi e dibattiti, curiosità e ricerca.

Questo il tema della mostra; l'artista deve infatti riuscire a convogliare l'attenzione degli spettatori in un mondo che si è immaginato. L'ha sognato in precedenza, e deve essere capace di  guidare l'osservatore attraverso di esso.  Gli artisti devono padroneggiare a fondo la propria tecnica con il personalissimo modo d’avvicinarsi alle cose, conferendo  loro la giusta importanza. Che si tratti di una realtà universalmente conosciuta, osservata giornalmente, oppure che scaturisca  dalla  fantasia del pittore, l'immagine che deriva dovrà essere in grado di trasmettere le suggestioni da cui è stata originata.

L'effetto finale dovrà essere necessariamente quello di riuscire a trasmettere il proprio sogno sognato  e permettere, a chi guarda, di assaporare una sensazione vissuta,  giungendo ad un simile risultato solo grazie alla maestria dell'artista che si esprimerà attraverso un uso sapiente dell'illuminazione, del colore e dei piccoli  dettagli che completano l'opera.

Sarà compito dei  quattro artisti che si offrono al giudizio dei visitatori riuscire a dirigere l'attenzione sulla loro opera, facendo si che il loro sogno sia condiviso da chi guarda. E' il massimo risultato che un pittore può ottenere, evitando le esagerazioni capaci di creare disturbi, evitando di utilizzare tecniche che, se abusate, possono diventare fastidiose e allontanare lo spettatore, anziché attrarlo, facendolo virtualmente diventare parte del loro lavoro. Saranno i numerosi visitatori che, di certo non mancheranno, a  valutare se i quattro espositori saranno riusciti nel loro intento.

Una mostra caratterizzata dalla presenza di pittori prestigiosi, dunque. Curata con grande passione che mette in evidenza una certa tipologia di sguardo, quello del sogno, da cui tutti siamo accomunati, un tema impegnativo, una sfida intrigante per gli artisti, allestito in una sala di quell'insolito edificio che è il Comune di Carignano. 

 



Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 12/10/2015