Greta e Vanessa : due personaggi in cerca d' autore

Le rivelazioni sulla loro vicenda in Siria in base alle intercettazioni dei ROS

Siamo venuti a conoscenza dei retroscena dei fatti avvenuti in Siria, riguardanti le due “ cooperanti” Greta e Vanessa, che sono state poi liberate dietro un riscatto richiesto di 20 milioni di euro, poi ridotti ad 11, da parte dello Stato italiano che ha sempre negato ( parole di Gentiloni, ministro degli esteri italiano) di avere trattato il rilascio delle due donne attraverso versamento di denaro.

 

Le intercettazioni telefoniche dei ROS non lasciano dubbi alcuni : le due false “ cooperanti” in effetti conducevano una operazione di soccorso e di supporto ai miliziani islamici anti Assad, molti dei quali islamisti estremisti che si sono macchiati di gravissime colpe, quali crimini verso l' umanità, e che gettano  ombre sinistre su tutta l' attività di intelligence svolta dal nostro Paese, e sulle giustificazioni addotte dal nostro governo in merito a tutto ciò che succede oggi in Siria.

 

A dire il vero, sia Assad che i miliziani del Free Syrian Army che lo combatte sono responsabili di eccidi che hanno fatto di una disputa tra governativi e ribelli anti Assad una guerra fratricida senza esclusione di colpi. Emerge chiaramente il fatto che noi, quali alleati degli Stati Uniti e membri della NATO, abbiamo assunto posizioni anti Assad proprio perchè più vicini alle posizioni USA che vorrebbero abbattere Assad, che viene definito criminale da Obama.  La Russia, che sostiene Assad, è quindi colpevolizzata e continuamente accusata  dagli americani di non combattere l' ISIS ma i ribelli antigovernativi, ottenendo però molti più successi sul campo degli USA: un batti e ribatti simile alla situazione mai risolta tra Israele e Palestinesi che si trascina da decenni.

 

Ma se consideriamo che buona parte del Free Syrian Army è composto da frange estremiste vicine ad al Qaeda, non è difficile sospettare che noi abbiamo fornito denaro a qualche estremista che invece noi diciamo formalmente di voler combattere. L' ipocrisia che compare in tutta questa vicenda è palese quanto condannabile, specialmente perchè il governo italiano si è macchiato indelebilmente nel sostenere e proteggere i siriani antigovernativi, che sono chiaramente estremisti islamisti in buona parte, mentre a parole noi siamo contro al Qaeda e tutte le organizzazioni estremiste, in primis l' ISIS ( senza definire nel dettaglio quali sono in quanto numerosissime).

 

La politica estera americana – e di conseguenza anche la nostra- ha quindi, anche in questo caso, evidenziato molte falle, anche perchè Obama ha subito lo smacco da parte della Russia di vedersi sfuggire la sua costruzione di un protettorato anti Assad in Siria, mentre la Russia ha messo stabilmente in quel Paese delle solide basi per rimanervi a lungo.

 

In ultimo si rileva chiaramente che bombardamenti sui ribelli anti Assad da parte della Russia, che ovviamente Obama condanna, sono parte della strategia russa che non fa distinzioni tra terroristi, che siano ISIS o di altra tipologia. In definitiva, nel caso siriano è evidente che le due superpotenze vogliono stabilire il loro predominio nella regione mediorientale, come è anche facile supporre, ma è la Russia che sta avendo i maggiori risultati in questo senso, giusto o sbagliato che sia.

 

Qui di seguito forniamo uno scritto di terza parte affidabile su quanto emerge dalle intercettazioni dei ROS, tenute riservate dal governo italiano :

 

<< Greta Ramelli, una delle due attiviste italiane rapite in Siria e rilasciate nei giorni scorsi, era intercettata dai Ros (il Raggruppamento operativo speciale dell’Arma dei Carabinieri) fin dal mese di aprile del 2014. Un’informativa rivela i suoi contatti con un militante islamista residente in Italia: Mohammed Yaser Tayeb, un siriano 47enne di Aleppo che fa il pizzaiolo ad Anzola dell’Emilia, in provincia di Bologna.

 

Dalle intercettazioni emerge  che il progetto delle ragazze (l’altra è Vanessa Marzullo) era chiaro: fornire “kit” di salvataggio ai miliziani islamici anti- Assad e offrire supporto al Free Syrian Army (Esercito Siriano Libero), il più importate raggruppamento militare che da anni combatte contro il Governo di Damasco. Una sigla composta da variegate frange di combattenti islamisti, molti vicini ad al Qaeda. Ed è proprio dal Free Syrian Army che l’ISIS negli ultimi mesi ha reclutato molti miliziani, convinti di un salto di qualità nella lotta all’esercito governativo e al presidente Assad.

 

Poco volontariato, niente cooperazione e molto supporto invece ai combattenti armati che in questi anni hanno compiuto atroci crimini soprattutto nella zona di Aleppo, città dove le due ragazze erano dirette.

Dalle intercettazioni emerge il rapporto tra Greta Ramelli e gli islamisti che combattono nel nord della Siria: Greta dice chiaramente che “ha concordato con il leader della zona di Astargi di consegnare i loro kit di primo soccorso e che a loro volta li distribuiranno ai gruppi di combattenti composti solitamente da 14 persone, facendo in modo che almeno uno degli appartenenti a questi gruppi fosse dotato del kit e avesse partecipato al corso”.

 

Degli aiuti alla popolazione civile soltanto poche briciole: lo scopo principale del loro progetto – che i media italiani hanno sbrigativamente e irresponsabilmente definito di “cooperazione” – era aiutare i combattenti islamisti o, come afferma Greta, “ svolgere un lavoro a favore della rivoluzione”.

 

Non è ancora chiaro il ruolo di Mohammed Yaser Tayeb che potrebbe aver aiutato le due ragazze in buona fede, convinto che il progetto fosse realmente destinato alla popolazione civile. In ogni caso il pizzaiolo siriano di Bologna è sotto osservazione da tempo per i suoi rapporti con Meaher Alhamdoosh, uno studente al quale si sarebbe rivolto il giornalista Amedeo Ricucci (anch’egli rapito in Siria e poi rilasciato dopo 10 giorni) per essere accompagnato nel paese che da oltre tre anni è lacerato da una guerra che ha causato oltre 200mila morti e milioni di profughi.

 

A seguito del rapimento di Ricucci, i Ros hanno incominciato a indagare su Alhamdoosh, scoprendo i suoi legami con una serie di islamici residenti in Turchia e Siria. Le loro conversazioni sono ritenute di “grande interesse” dagli investigatori italiani.

 

In una conversazione del 26 aprile, Greta Ramelli, rivolgendosi a Tayab, dice chiaramente che il loro progetto non è neutrale, che si svolge sotto la bandiera dei ribelli, molti dei quali sono estremisti islamici e che nel frattempo hanno commesso atroci crimini nei confronti della popolazione civile della zona di Aleppo, e che addirittura sono “protette dall’Esercito Libero Siriano”. Il Ros, nella sua informativa, precisa che Vanessa Marzullo avrebbe ricevuto una sorta di “lettera di raccomandazione”, un accredito presso una non meglio istituzione all’interno del territorio siriano >>.

 

 

 

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Articolo pubblicato il 10/10/2015