ANTONIO SACCULLO: La leggenda del pianista...sulle navi da crociera

Un mio amico, vecchio lupo di mare dell’animazione, con una lunga carriera alle spalle, passata tra villaggi, resort e navi, sostiene che la differenza tra un traghetto ed una crociera sta nell’animazione.

Non sono completamente d’ accordo: sebbene le navi traghetto siano ormai quasi al livello delle navi da crociera, c’è sempre quel “quasi” a fare la differenza: un “quasi” fatto di lusso, di ospitalità, di una serie di iniziative a bordo e fuori bordo, che offrono agli ospiti le più svariate occasioni di svago e di divertimento.

L’animazione è senz’ altro una di queste e non solo sulle navi.

A partire dagli anni novanta, e chi scrive è stato testimone e protagonista degli inizi, l’animazione è diventata parte fondamentale della vacanza, con intrattenimento diurno e serale, spettacoli sempre più complessi e soprattutto la musica.

A prescindere da dove ci si trovi, main o lounge bar che sia, la presenza della musica dal vivo è fondamentale.

Chi mi conosce e mi segue da tempo sa che raramente mi esprimo enfaticamente, del resto sono un critico e a volte molto “critico”, ma stavolta il mio cappello all’artista è sentito e dovuto, per questo oggi voglio farvi conoscere Antonio Saccullo, piano man con la “pi” maiuscola.

Siciliano d.o.c., Antonio suona sulle navi da crociera, con un talento straordinario.

Grande performer, grande interprete e soprattutto grande virtuoso dello strumento, che ho avuto il piacere di ascoltare.

E’ raro che io mi incanti a guardare qualcuno suonare, a meno che non sia un batterista, ma il modo come fa volteggiare le sue dita sui tasti, ha qualcosa di magico e quello che ne esce non è più solo musica, ma vera poesia. E il risultato è tutto in una parola: soavità.


Comincerei con un po’ di storia di Antonio Saccullo.

La passione per la musica è nata fin da ragazzino. Fortunatamente ho avuto dei  genitori che sono stati molto vicini alla musica, quindi si sono prodigati per farmi studiare, sai... per loro magari era una prova, si sono accorti che c’erano delle qualità...qualità che pian piano sono uscite continuando a studiare, sia il pianoforte che il canto. Sulle navi sono arrivato un po’ in ritardo, dopo aver fatto un sacco di gavetta, tra club, locali, band eccetera; sono molto contento di lavorare in questo contesto, c’è un bell’ambiente e faccio quello che mi piace.

Quindi hai la fortuna di fare di una passione, un lavoro.

Questo senz’altro, mi ritengo molto fortunato.

Dimmi che differenze trovi, se ne trovi, tra il pubblico “a terra” e quello in crociera.

Per il pubblico “a terra” come dici tu, bisogna innanzitutto vedere il tipo di locale dove ti esibisci, il pubblico della nave è un pubblico vario, di diverse nazionalità, di diverse culture musicali. Qui devi fare mente locale, cogliere l’attimo giusto con le persone giuste, cercare di non rendere noiosa la serata, mentre quando vai in un locale per sommi capi sai già cosa ti aspetta, che musica devi proporre.

Tu hai un repertorio vastissimo, da Santana a Robbie Williams, tanto per fare due nomi. Dimmi come hai fatto a sviluppare un repertorio così vasto e se c’è un artista che è stato o è la tua fonte di ispirazione.

Nasco innanzitutto con la musica italiana. Amo la musica d’autore italiana di qualità. Mi appassiona alla grande Vinicio Capossela, Sergio Cammariere, ma l’artista che amo di più in assoluto è Michele Zarrillo.

...l’ho notato...la timbrica è quella...

...grazie...amo Michele Zarrillo e lo considero uno dei più grandi artisti del nostro Paese. Una delle voci più belle in assoluto in Italia. Per quanto riguarda il repertorio invece, ho studiato molto l’ inglese e lo spagnolo proprio per interpretarli al meglio, senza strafalcioni di pronuncia...ho studiato soprattutto la lingua, più che il pezzo. Poi sono passato allo studio dei brani, cercando di farli quanto più vicini all’ originale. Ovviamente non saranno mai pari all’ originale, ma cerco di fare del mio meglio per starci più vicino possibile.

ci riesci alla grande, devo dire!

Grazie. Molto gentile da parte tua.

Visto che sei vicino allo sbarco...cosa fa Antonio Saccullo dopo questa esperienza?

Antonio innanzitutto non lascerà mai la musica, questo sia chiaro (ride, ndr)...un po’ di riposo, meritato lasciami dire, e poi ci si imbarca su un’altra nave, su Costa Fascinosa, poi un’altra nave ancora...Antonio starà nuovamente un bel po’ in giro...a fare musica!

Buona musica allora...e chissà che...il mondo...anzi, le navi sono piccole...

Io ho sempre piacere di incontrare persone che come te sono qualificate, che capiscono di musica, che si interessano a questo “ramo” della nostra vita, perchè in tanti considerano la musica solo come un passatempo, la musica è passione e tu lo hai capito. Se la musica che fai arriva alla gente, lo capisci, e allora hai vinto.


Stay always tuned !!!

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Articolo pubblicato il 07/10/2015