Cronaca dai quartieri di Torino - Piazza Bernini, quando essere un pedone è un rischio!
Uno dei punti di attraversamento "incriminati"

La scarsa visibilità dei passaggi pedonali misti all'imprudenza degli automobilisti continuano ad essere problemi reali per chi attraversa sulle strisce

Attraversare Piazza Bernini negli ultimi tempi sta diventando un'impresa sempre più pericolosa. Che ci si trovi a camminare sulle proprie gambe o in sella ad una bicicletta si convive costantemente con il rischio concreto di venire travolti dalle autovetture.

Sono stati numerosi i casi di incidenti che hanno visto coinvolti pedoni investiti da automobilisti che, mossi dal logorio della vita moderna, prestano poca attenzione ai semafori lampeggianti che invitano alla prudenza e annunciano la presenza di passaggi pedonali.

Essendo Corso Francia un rettilineo lungo e piacevolmente percorribile (nelle rare volte in cui è esente da traffico) porta gli automobilisti a percorrerlo con una certa velocità.

Nonostante la prudenza che dovrebbe accompagnare sempre chi guida e il limite di velocità imposto dal codice stradale nelle aree urbane le disgrazie, purtroppo, sono sempre presenti.

Le più gravi e recenti hanno visto protagonisti due persone anziane investite nel giro di pochi mesi l'una dall'altra sempre nello stesso tratto.

La situazione attuale delle cose preoccupa non poco i residenti della zona e chi si trova a dover frequentare quotidianamente il percorso anche per motivi di lavoro.

Insieme a questa problematica non di poco conto c'è da tenere in considerazione il fatto che il traffico giunge da cinque direzioni dove transita anche il tram. In più c'è anche la delicata questione del flusso di studenti che si riversa verso gli istituti Drovetti e Berti che congestionano il traffico.

A sottolineare la gravità della faccenda ci ha pensato anche un sopraluogo del Ministero, intervenuto lo scorso Febbraio su sollecitazioni di alcuni residenti che hanno chiesto al Comune di Torino di riaccendere i semafori che erano inattivi da ben sette anni.

In seguito a questo esposto i semafori sono entrati in funzione pochissime volte, tornando ad avere la luce arancione in perenne intermittenza. Perchè le cose cambino (in meglio, si spera) bisogna attendere l'ennesima vittima della cattiva organizzazione delle autorità competenti? Restiamo quindi in attesa di ulteriori sviluppi sulla faccenda.


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Articolo pubblicato il 07/10/2015