Conclusa con grande successo la 21° edizione di “Filo lungo filo, un nodo si farà”, a Leumann (Torino)

Espositori e visitatori dichiarano che questa edizione ha superato le precedenti per qualità dei prodotti esposti e per la quantità di mostre di alto livello

A Collegno (Torino), da venerdì 25 a domenica 27 settembre, gli “Amici della Scuola Leumann” hanno presentato la 21° edizione di “Filo lungo filo, un nodo si farà”, presso il Villaggio Operaio Leumann, luogo decisamente idoneo ad ospitare questa  iniziativa che richiama la partecipazione di artigiani tessitori, ma anche di tutti coloro che intrecciano il filo e producono Arte Tessile.

La manifestazione si è conclusa con un grande successo: Rosalbina Miglietti, si è fatta portavoce dell’associazione “Amici della Scuola Leumann” per riportare la grande soddisfazione espressa da parte degli espositori e dei visitatori.

Espositori e visitatori – presenti in numero superiore al passato - hanno dichiarato in modo unanime che questa edizione ha superato ancora le precedenti per qualità dei prodotti esposti e per la quantità di mostre di alto livello.

Ricordiamo che le mostre allestite erano: “Intrecci in tessicolor” di  Mirella Cherchi; “Nomadismi” di  Cristiana di Nardo; “I tessuti e i feltri della Collezione Leumann”; “Natura Ideale: da Scanno a Leumann” a cura del Coordinamento Tessitori e “Accende lumen sensibus” a cura dell’Associazione Culturale Filocalìa.

La mostra “Intrecci in tessicolor” esponeva opere di Mirella Cherchi, artista torinese che ha partecipato alla manifestazione di Leumann fin dall’inizio e che si dedica alla tessitura di arazzi a telaio, uno è stato esposto in modo particolarmente suggestivo ponendolo su un antico telaio della ditta Leumann. Altre opere di Mirella Cherchi sono invece ottenute intrecciando stoffe nastriformi, arricchite in un caso da una babbuccia, con esiti veramente affascinanti.

In “Nomadismi”, di  Cristiana di Nardo, abbiamo visto una serie di pannelli appesi alle pareti e una collezione di vasi di aspetto primitivo, tutti realizzati in feltro di lana.

Parlare della mostra “I tessuti e i feltri della Collezione Leumann” significa ripercorrere una vicenda affascinante. La Collezione Leumann è nata nel 2002 per iniziativa di Chiara Vigo, una signora dell’isola di Sant’Antioco, a sud-ovest della Sardegna, che pratica l’arte raffinata di lavorare il bisso, molto nota in passato (la Bibbia ne parla come tessuto del Re Salomone), ed ora limitata per rispettare l’equilibrio biologico marino.

Questa fibra di origine animale di particolare pregio, infatti, è prodotta da un mollusco bivalve presente nei fondali del Mediterraneo. Ha un colore ambrato e scuro che, quando viene esposto alla luce, assume una tinta dorata per effetto dei raggi del sole. Chiara Vigo, unica persona che esegue questa lavorazione - e per questo nota in tutto il mondo! - nel 2002 è stata invitata a Leumann. Ha allora donato all’Associazione una sua opera realizzato in bisso, invitando gli altri espositori a fare altrettanto. Da allora si sono così raccolti, in 13 anni, ben 138 pezzi, che quest’anno sono stati esposti  soltanto in parte, quelli cioè attinenti al tema della tessitura e del feltro.

Natura Ideale: da Scanno a Leumann”, a cura del Coordinamento Tessitori, ha messo in mostra una decina di pezzi, in un collegamento ideale tra Leumann e la manifestazione “Feltrosa”, incontro internazionale di appassionati alla lavorazione del feltro di lana cui partecipano esperte internazionali di questa lavorazione per tenere corsi pratici di altissimo livello. Quest’anno “Feltrosa” si è tenuta a Scanno, in provincia dell'Aquila, in Abruzzo, e sei anni or sono si era svolta a Leumann.

La mostra “Accende lumen sensibus” è stata allestita nella suggestiva chiesa di Santa Elisabetta, edificio religioso cattolico che l’imprenditore Napoleone Leumann, artefice del villaggio, non esitò a far costruire per i suoi dipendenti, benché lui fosse di religione calvinista. Santa Elisabetta è stata progettata dall’ingegner Pietro Fenoglio (1907) che ha unito elementi eclettici agli aspetti stilistici Liberty di cui era il più quotato esponente torinese.

Tornando alla mostra “Accende lumen sensibus”, questa esponeva paramenti sacri, realizzati dalla ditta artigianale “KiRho. Liturgia, equilibrio e stile” di Monica Pieia. Si tratta di pezzi unici, lavorati quasi interamente a mano: ogni abito, progettato in funzione del luogo e del momento della celebrazione, è personalizzato secondo le esigenze e le peculiarità richieste.

E ancora si sono tenute le Mostre: “Orto-Lana” a cura del Knit Cafè di Collegno “Donne ai Ferri corti” e, all’aperto, “Trame d’Aria” workshop e installazione del Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli - Museo d’Arte contemporanea, e “Tutti i colori del verde”, piante tintorie a cura dell’Azienda Agricola F.lli Gramaglia di Collegno.

È stata molto apprezzata la sfilata di modelli creati dagli espositori, tenuta domenica 27 settembre, mentre il premio “Magda Cavallo” per lo stand più originale è stato attribuito a “Orto-Lana”, a cura del Knit Cafè di Collegno “Donne ai Ferri corti”, che metteva in esposizione un vero e proprio banco di ortolano ma con frutta e verdura realizzata in lana.

La 21° edizione di “Filo lungo filo, un nodo si farà” presso il Villaggio Leumann si è chiusa con un bilancio decisamente positivo. Gli organizzatori sono già al lavoro per la 22° edizione. Ad maiora!

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 06/10/2015