“Arte e ... Cibo: il Settecento godereccio”, a Lainate (Milano)

Alla manifestazione ha partecipato anche il Gruppo Storico Militare “Vittorio Amedeo II” di Venaria Reale (Torino)

L’infaticabile Roberto Cestaro, Presidente del Gruppo Storico Militare “Vittorio Amedeo II” di Venaria Reale (Torino), segnala la partecipazione alla manifestazione “Arte e ... Cibo: il Settecento godereccio”, che si è svolta a Lainate (Milano) alcuni giorni or sono (m.j.).

 

A Lainate, vicino a Milano, sorge una bellissima villa della fine del XIV secolo, che il conte Pirro I Visconti Borromeo ingrandì e, da buon cultore delle arti qual’era, ridefinì l’architettura e la decorazione del corpo residenziale, trasformandola da vecchia “depositeria” dei prodotti, in una villa di rappresentanza.


Per stupire il visitatore, il conte volle far progettare e costruire da Martino Bassi il suggestivo Ninfeo, composto da una collezione di dipinti, sculture e curiosità per animare i curiosi giochi d’acqua, chiamati anche “scherzi”, perché mettendo un piede su un determinato gradino, il visitatore all’improvviso veniva schizzato da spruzzi d’acqua.


Dopo l’intervento di Camillo Procaccini, che curò i mosaici con i ciottoli, del Morazzone, che dipinse il Mercurio nell’atrio d’ingresso, e dello scultore Francesco Brambilla, alla villa fu presto attribuito il soprannome di “Villa delle delizie”: ottima cornice dove ricevere sovrani di passaggio oppure dare accoglienza agli scrittori.


In questa bucolica cornice, nel pomeriggio di venerdì 25 settembre, con la collaborazione dell’Istituto Lagrange Brera di Milano, dell’Associazione “Feste Galanti” e del Gruppo Storico Militare “Vittorio Amedeo II”, si è svolta la manifestazione “Arte e … Cibo: il Settecento godereccio”, a chiusura del ciclo di feste e visite nella villa di questa stagione, che ogni anno è ispirato ad un tema differente.


Gli ospiti veniva accolti nella corte d’ingresso da un gruppo di rievocatori in abiti del Settecento e con le guardie ducali del Reggimento Guardie di S.A.R. il Duca, del Gruppo “Vittorio Amedeo II”.


Il Marchese Visconti Litta, impersonato da Enrico Ercole, illustrava la vita del settecento e la storia della sua casa, accompagnando gli ospiti nelle sale del piano terreno, dove potevano degustare cibi dell’epoca riproposti fedelmente dagli allievi dell’Istituto Lagrange Brera di Milano. Nobildonne riccamente vestite e accompagnate da signori abbigliati a festa, chiacchieravano allegramente, mentre le Guardie eseguivano egregiamente gli ordini del loro Comandante di custodire con attenzione la porta del palazzo.


Alla fine della serata, mentre la Corte del Marchese, scortata dalle Guardie, si ritirava per la cena, i visitatori potevano ammirare il Ninfeo e divertirsi, facendo attenzione agli “scherzi d’acqua”.


Questa serata, trascorsa all’insegna della Storia e dei fasti delle Corti italiane del Settecento, ha rappresentato una esperienza nuova per il Gruppo “Vittorio Amedeo II”: le Guardie hanno esercitato la loro funzione di custodia e di protezione alla Villa. Ligi al dovere e militarmente inappuntabili, ad ogni passare dalla porta del Marchese Litta, gli rivolgevano un ossequiente saluto. Non si scomponevano ai sorrisetti delle dame del gruppo storico “Feste Galanti”, che erano piacevolmente intrattenute dal Marchese, dal Comandante e dall’Ufficiale Alfiere che, come nobili, si godevano la serata pur senza perder di vista la situazione.


“Povere Guardie!”, direte voi, … eh, no … si sono rifatte durante la cena, con un buon pasto e del buon vino, senza perdere però contegno e dignità nei gesti e nel linguaggio.


La serata si è conclusa intorno alle 23:30, quando ognuno è ritornato nei propri panni consueti, lasciando nei giardini della Villa quel mondo di sogno e di fasto: un sogno pronto a risvegliarsi ogni anno in questo periodo, destando echi di settecenteschi e baroccheggianti ricordi dal torpore del tempo. 

 Roberto Cestaro

 

 

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Articolo pubblicato il 04/10/2015