Le 7 nuove probabili circoscrizioni di Torino

Con molta probabilità sarà approvato in aula il testo del provvedimento che riduce da 10 a 7 le circoscrizioni della Città di Torino

Le circoscrizioni di Torino passeranno da 10 a 7, secondo il compromesso raggiunto tra Fassino e Moderati. Il testo del provvedimento sarà presentato in aula il 5 ottobre 2015, e dopo un mese il probabile via libera definitivo


E' stato così raggiunto il compromesso che prevede il passaggio da dieci a sette circoscrizioni e non a sei, come previsto, invece, dal testo partorito nella speciale commissione consiliare presieduta da Laura Onofri. Alcuni avevano anche proposto il passaggio a 5 circoscrizioni .

È una delle condizioni poste dai presidenti e soprattutto è il punto di sintesi trovato da Piero Fassino con i Moderati di Mimmo Portas (che iniziò la propria carriera politica proprio come presidente di una circoscrizione, la III ), i meno entusiasti di una delibera che riduce di un terzo i raccoglitori di preferenze porta a porta nelle prossime elezioni amministrative.

Secondo quanto riportato dalla mappa cui stanno lavorando i tecnici di via Milano, la Circoscrizione X verrà inglobata dalla II in un unico soggetto. Fusione in vista anche tra la VII (che però perderà il quartiere Aurora) e la I (che a sua volta dovrà rinunciare alla Crocetta), e per la VIII e la IX. La III mantiene i suoi confini e anzi si estendo su gran parte della Crocetta, lasciando alla VIII il quadrante più vicino a Porta Nuova, che si unirebbe così a San Salvario. Il quartiere Aurora verrà smembrato tra le circoscrizioni IV e VI (e questa è una delle principali perplessità di alcuni consiglieri comunali) che insieme alla VI sono quelle che subiranno minori modifiche, mantenendo sostanzialmente invariati i propri confini.

Una riforma molto cauta, che poco ha a che fare con la rivoluzione annunciata all’inizio, tanto che alcuni consiglieri di maggioranza come Silvio Viale continuano a sostenere che per incidere davvero su conti ed efficienza la delibera dovrebbe varare una riduzione da dieci a cinque circoscrizioni.

In aula la discussione si annuncia animata tra i sostenitori dello status quo e i fautori di una riforma più decisa, ma appare difficile che ci si discosti significativamente dal punto di equilibrio appena raggiunto e sul quale non a caso gli uffici hanno già iniziato a lavorare da qualche settimana.

Tra le richieste effettuate dai presidenti anche la cosiddetta “valenza esterna della giunta”, che permetterà di velocizzare una serie di procedimenti e l’abolizione dello speaker dell’assemblea circoscrizionale, lasciando al presidente l’incarico di guidare anche il Consiglio.

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 03/10/2015