Quando la Politica era Politica

“Civico20” ospita un contributo dell’Avv. Andrea Pantaleo

In questi ultimi mesi, molti lettori ci hanno espresso il disagio che incontrano ogni giorno a causa della riduzione di servizi pubblici essenziali, o la pessima qualità di quelli erogati dallo Stato e dalla Regione Piemonte.

Il loro disagio si trasforma sovente in disgusto e in collera nel constatare l’attenzione rivolta dal Parlamento e dal Consiglio Regionale del Piemonte in modo pressoché costate, su temi lontanissimi dalle vicende ed esigenze che riguardano la vita della stragrande maggioranza dei cittadini.

Civico20 nel continuare a seguire da vicino le incongruità denunciate, con particolare riferimento a Sanità, Scuole e Trasporti, ospita e condivide un articolo scritto dall’avvocato Andrea Pantaleo.

“Quando la Politica era Politica?

Francamente non è passato molto tempo cari Lettori e Concittadini dalla transizione dalla prima alla seconda Repubblica, anche se si tratta quasi di un quarto di secolo, un passaggio contrassegnato da crisi dei partiti, inchieste giudiziarie, cambi di rotta non solo in politica ma anche nel mondo del lavoro e nell’economia, la caduta del muro di Berlino avvenuta nel novembre del 1989, che pone fine alla guerra fredda ed alla politica di Yalta che ha condizionato la Politica endogena delle Nazioni e del mondo, ma la Politica ha fatto progressi o regressi?

Credo sia un interrogativo importante e d’importanza fondamentale che va affrontato con una giusta responsabilità e consapevolezza, tenendo conto di quanto è accaduto e continua ad avvenire.

Quando la Politica era Politica avevamo insigni uomini di Stato di maggioranza e di opposizione avversari certo, in ossequio alla politica democratica, ma ciononostante mai nemici: quando si dovevano affrontare le problematiche della Nazione erano tutti pronti a collaborare per il progresso del paese, delle Istituzioni, dei Cittadini componenti la Società Civile.

Quando la Politica era Politica essa si espletava nelle piazze sempre gremite, segno che i cittadini avevano voglia non solo di ascoltare ma anche di collaborare e proporre questioni dell’arte del Governo, al fine di sentirsi partecipi e protagonisti e di dare un apporto fondamentale alla scienza del governo stessa.

Non vi erano sbarramenti al 4% o altre realtà chiaramente incostituzionali in quanto in contrasto con il principio della Democrazia rappresentativa che in Parlamento deve esistere.

Vi era il sistema proporzionale puro con l’obbligo di alleanze in ossequio al rispetto del binomio maggioranza opposizione uno dei pilastri della politica democratica e della Democrazia e non il premio di maggioranza alla lista che ottiene il maggior numero di preferenze anche se molto esigue.

Quando la Politica era Politica vi era una legge elettorale con le preferenze in ossequio al diritto Costituzionale e non le liste bloccate senza dare la possibilità ai cittadini elettori, cui è demandata Loro la Sovranità, di scegliere il proprio candidato da votare. i leader di partito erano tra la gente, ed in ogni altro luogo, al fine di creare il razionale binomio elettori eletti, al fine di avere un giusto collegamento fra elettorato passivo ed attivo.

Quando la Politica era Politica quest’ultima era presente sul territorio ed operava per il progresso della nostra Nazione, della nostra Regione, dell’intero pluralismo sociale.

Quando la Politica era Politica l’Abruzzo è stato competitivo con il nord sino agli inizi degli anni novanta. Quando la Politica era Politica alcuni insigni Statisti non si son fregiati dell’immunità parlamentare e si son fatti processare in ossequio al principio della divisione dei poteri costituzionalmente prevista.

Quando la Politica era Politica non vi erano famiglie con le utenze di luce e gas staccate nelle proprie abitazioni. Non si parlava nella nostra valle di progetto Snam, ma si argomentava di altri programmi e ben altre iniziative.

Si erano meravigliosamente arrestati i tristi viaggi della speranza; la dolorosa emigrazione, che tanta sofferenza ha causato, era splendidamente stroncata. Avevamo la consapevolezza di avere uomini che rappresentavano l’Italia nel mondo con eminente cultura e responsabilità.

Quando la Politica, era Politica, era Politica”.

Andrea Pantaleo

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Articolo pubblicato il 01/10/2015