Il Gruppo Storico Militare “Vittorio Amedeo II” ha avuto il suo “battesimo del fuoco” a Superga, domenica 6 settembre 2015

Pubblichiamo l’entusiastica lettera ricevuta da Roberto Cestaro, presidente del Gruppo Storico

Condivido volentieri con i lettori di “Civico20News” questa lettera dell’amico Roberto Cestaro, presidente del Gruppo Storico Militare “Vittorio Amedeo II”, che a Superga, domenica 6 settembre 2015, ha felicemente esordito nel mondo delle rievocazioni storiche (m.j.).

 

La mattina del 6 settembre 2015 sulla collina di Superga, si è celebrata la Festa Nazionale degli Stati di Savoia con il Rinnovo dei Voti alla Madonna delle Grazie. Questa è una rievocazione storica e una festa di tutti gli Stati di Savoia, che formavano il Ducato (piemontesi, savoiesi, nizzardi).


Non è una festa di nostalgici, né un ritrovo di monarchici.


È la festa di chi si riconosce come un solo popolo, con una tradizione millenaria alle spalle, che inizia con colui che viene riconosciuto il capostipite della Casa Savoia, il conte Umberto Biancamano, nato probabilmente intorno al 998 D.C., secondo le pochissime fonti disponibili.


Le origine storiche da cui prende vita la Rievocazione.


Siamo nel 1706. Torino da 110 giorni è sotto l’assedio delle truppe gallo–ispane, comandate dal Delfino di Francia, Duca Luigi Filippo d’Orleans, nipote del Re Sole e dal generale Louis d’Aubusson de la Feuillade.


È la mattina del 2 settembre 1706.


Il Duca Vittorio Amedeo II di Savoia con il cugino Principe Eugenio di Savoia–Carignano–Soissons, feldmaresciallo delle truppe imperiali venuto in suo soccorso, sale sulla collina di Superga, dove sorge una piccola chiesetta.


Qui assistono alla Messa e, sulle parole “Monstra esse te matrem” del canto alla Vergine Ave Maris Stella, il Duca Vittorio Amedeo II eleva una prece d’aiuto alla Vergine, facendo voto solenne che, se avessero vinto la battaglia e liberato Torino e il Ducato dai gallo–ispani, avrebbe eretto una basilica sul colle in onore della Vergine.


La battaglia di Torino s’inserisce nel quadro più grande della Guerra di Successione Spagnola, in cui dapprima il Duca Sabaudo era filofrancese e poi, per motivi politici e ambizioni espansionistiche e, primo fra tutti, il desiderio e la ferma volontà di rendere il Ducato indipendente dal dominio straniero, passa nella Grande Alleanza Imperiale (Regno di Gran Bretagna, Province Unite, Sacro Romano Impero, Ducato di Savoia, Regno di Portogallo).


Luigi XIV di Francia ordina la presa di Torino, presa che finisce il 7 settembre 1706, grazie al piano dei due cugini, studiato dalla collina di Superga, di attaccare il lato più debole del nemico.


Quello è un mattino speciale, in cui si scrive con coraggio una delle pagine più gloriose della storia di Torino, che mostra a tutta Europa che Torino sarebbe diventata una città di prestigio, fautrice della libertà e dell’indipendenza del Piemonte dal dominio straniero e che si sarebbe difesa da chiunque volesse annullare la cultura e la storia piemontese.


In quel giorno, le truppe imperiali comandate dal Principe Eugenio di Savoia-Carignano-Soissons e dal principe d’Anhalt, unite all’ esercito sabaudo del Duca Vittorio Amedeo II di Savoia, con la preziosa  man forte della  milizia cittadina, dei contadini uniti all’esercito e del popolo tutto, ricacciano i gallo-ispani.


Il nemico è in ritirata disordinata. Torino, il Piemonte, il Ducato di Savoia, la Sabaudia tutta è libera, indipendente dallo straniero!


È in questo clima storico, che l’associazione “Gioventura Piemontèisa”, ha voluto celebrare la Festa Nazionale degli Stati di Savoia e il Rinnovo dei Voti.


Ed è in questa cornice storica della nascita del Ducato di  Savoia come potenza europea, col titolo regio di Sicilia, che l’associazione culturale Gruppo Storico Militare “Vittorio Amedeo II” ha fatto, dopo due anni di preparazione, il suo esordio nel mondo delle rievocazioni storiche.


Ha creato il cerimoniale di Corte per la Celebrazione Eucaristica, nella quale il soprano Elena Modette, alla Comunione, ha cantato dal Gloria di Vivaldi il Domine Deus, e due recite rievocative.


Al mattino è stato celebrato il voto del Duca alla Vergine, su un testo scritto da Manuel Medaina che nel gruppo omonimo è il Duca Vittorio Amedeo II, insieme a Giorgio Enrico Cavallo di Historia Subalpina, che ha impersonato il principe Eugenio.


Al pomeriggio, è stato rievocato - su un testo di Roberto Cestaro, presidente del Gruppo e Comandante del Reggimento Guardie di S.A.R. il Duca - l’ onore alle armi del Duca d’ Orleans e il trionfo dei ducali e delle truppe imperiali.


Hanno poi fatto seguito le danze barocche di Historia Subalpina che ha reso omaggio al Duca, poi la festa del popolo, con le danze del gruppo storico di Borgo Talle di Alpignano e di tutti i gruppi arrivati a Superga da Nizza e Savoia, in particolare La Sornette e “Lu Barbalùcou”.


Il Gruppo Storico Militare “Vittorio Amedeo II” ha finalmente spiegato le ali, dando prova di serietà e rigore storico, nella preparazione dei suoi rievocatori e il Reggimento Guardie di S.A.R., è stato il fiore all’occhiello.


I ragazzi, tutti emozionati per la loro prima uscita, guidati dal loro Comandante hanno dato prova di rigore e disciplina militare.


Se il 7 settembre 1706 è stata la nascita come potenza europea del Ducato Sabaudo, il 6 settembre 2015 ha rappresentato l’ alba del novello gruppo storico militare che porta il nome del Duca Vittorio Amedeo II.


Nel pomeriggio, tutto il Gruppo Storico ha reso gli onori alla tomba del Duca Vittorio Amedeo II e alle Reali tombe dei Savoia presenti a Superga: il Reggimento Guardie ha presentato le armi in segno di saluto e di onore al vittorioso Duca di Savoia e futuro Re di Sardegna.


L’emozione era negli occhi di tutti i componenti, perché durante la preparazione, non solo si sono addestrati e hanno fatto prove di recitazione, ma hanno anche approfondito la loro conoscenza storica dei personaggi rappresentati secondo le migliori regole dei rievocatori.


Le spade sono state ricostruite secondo il modello dell’ epoca ad opera di Michele Amore, Manuel Medaina e Loredana Voglino, la bandiera ducale è stata allestita da Domenico Garzena e da sua moglie Silvana, gli abiti sono stati curati da Stefania De Piccoli.


Vi è stato un grande lavoro da parte di tutti e il direttivo ha svolto appieno le sue funzioni. È stato creato uno staff esterno, a disposizione del gruppo e degli organizzatori di “Gioventura Piemontèisa” per eventuali problemi logistici, che ha assolto egregiamente il suo compito.


La giornata è stata piena di emozioni, condivise da tutti i partecipanti.


Al prossimo anno, con tante novità!

Roberto Cestaro 

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Articolo pubblicato il 29/09/2015