Mario Borghezio, Deputato della Lega Nord al Parlamento europeo, commenta amaramente, e con acutezza, quella che definisce “l’ennesima balla di Renzi".

In sede di programma, in effetti, il Premier aveva annunciato la rottamazione degli enti inutili mentre finora risulta che ne non abbia chiuso nemmeno uno.

Per cui nell'interrogazione presentata, Borghezio osserva che nella parte integrante della Riforma della PA da collegarsi al piano di spending review, ci doveva essere la necessaria cancellazione di enti pubblici (Codacons ne stima quasi 500) ormai inutili o certificati come tali dal susseguirsi delle riforme dello Stato.

Il parlamentare europeo chiede perciò alla Commissione se non ritenga opportuno dover sollecitare il Governo italiano ad agire convintamente sul tema della soppressione degli enti pubblici non più funzionali o, ancor peggio, non più funzionanti piuttosto che attuare pericolosi interventi diretti su quelle realtà pubbliche che rappresentano ancora importante funzione di presidio e servizio nei confronti dei cittadini.

A questo proposito ci viene da commentare in maniera assai critica il "modus operandi" di un Governo che non ha ben chiare quali siano le priorità da adottare per ridurre sprechi e quant'altro e di come  agisca in maniera preoccupante sull'equilibrio economico della nazione.

A nostro parere, prima di usare in maniera caustica le "cesoie" amministrative laddove la ripercussione sulla vita del popolo subisce pesantemente un incremento insostenibile, si vada finalmente ad eliminare le "emorragie" dovute a clientelismi di bandiera e di "poltrona".

Solo questo è il metodo per riconquistare la fiducia di un elettorato che diserta sempre più le urne facendo, ahimè, il proprio danno e quello di tutti coloro che, disgustati dalla cronaca politica quotidiana, partecipano allo sfascio della democrazia che vuole la partecipazione massiva del popolo all'appuntamento più importante e decisivo per le sue sorti.