Immigrazione dilagante: in pericolo il trattato di Shengen?
Foto di repertorio

Luca Castellini: "Continuiamo a combattere per la sopravvivenza dell'Italia e per una Europa libera"

A seguito della notizia dell'apertura delle frontiere croate dinanzi alle migliaia di immigrati che dilagano in Europa, il coordinatore Nord Italia di Forza Nuova, Luca Castellini, annuncia l'intenzione di mettere a disposizione i propri militanti e simpatizzanti a difesa dei confini nazionali.

"E' nostra volontà preservare le frontiere di terra - dichiara - e non ci preoccuperemo minimamente, anche e soprattutto ora, di sostituirci a quello che dovrebbe essere il ruolo della politica italiana collusa con le mafie delle migrazioni, che non sceglierà mai di dife
ndere i propri confini perché già da tempo si è schierata apertamente e consapevolmente a favore del progetto mondialista della sostituzione etnica in Europa". 

Affermazioni forti che ricordano altresì come in questo ultimo mese sia stata l'Ungheria la prima nazione "fiera ed Europea nel vero senso del termine" ad alzare un vero e proprio muro contro l'invasione di finti profughi:

"Abbiamo visto come il potere mondialista, che tiene l'Europa al guinzaglio, ha reagito nei suoi confronti" 

prosegue Castellini che precisa:

"Non abbiamo mai smesso di chiedere la soppressione del trattato di Schengen, affinché si metta un blocco assoluto a questa ondata migratoria voluta da quegli stessi poteri che oggi vorrebbero costringerci ad accogliere".

"È ora di mettere al bando questa mafia dell'accoglienza, chiunque la metta in atto; dall'italiano semplice che per 30 sporchi denari accetta un allogeno fra le mura di casa, fino alla più alta carica dello Stato: per noi
sono un nemico da combattere"

conclude Castellini che aggiunge:

"L'ultima speranza per il Paese sono i forzanovisti, gli unici Italiani che hanno scelto di resistere e di non tradire la Patria ed il Popolo, che di certo non sono rappresentati da questo attuale stato fantoccio.

Continuiamo perciò a combattere per la sopravvivenza dell'Italia e per una Europa libera".

Una posizione che non possiamo condividere appieno poichè nessuno può sostituirsi alle Istituzioni, anche se l'attuale situazione generale crea più di una perplessità su come viene gestita porgendo il fianco ad ogni sorta di illazione.

Siamo unitamente consapevoli della gravità del momento storico che sta sconvolgendo la storia di molte nazioni alle prese con i propri problemi interni e che si trovano a doverne fronteggiare uno ancor più preoccupante, gestito "ad usum delphini" dalle potenze che hanno sempre dominato i mercati internazionali ed ora esercitano il loro potere per imporre più che per condividere.



 



 

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Articolo pubblicato il 21/09/2015