Una delle tante controfigure della Boldrini
Carlotta Sami

Carlotta Sami. Un’altra impiegata dell’ONU

 Non ci bastava la Boldrina. E’ una donna di 43 anni, piuttosto insignificante, con una grande mascella che tenta invano di nascondere portando in avanti la capigliatura, ed una larga bocca trasversale. Si chiama Carlotta Sami. Ha fatto carriera come impiegata nelle seconde fila dell’ONU, l’ente internazionale più inutile del mondo. E’ diventata in poco tempo l’oracolo dei due giornali Stampa e Repubblica, che la considerano, in mancanza di meglio, un’autorevole opinionista nel settore dell’immigrazione e la ritengono la portavoce dell’ONU.

Le tesi che sostiene sono esattamente quelle della Boldrina, di cui si dice discepola. Gli immigrati, afferma, sono utili, perché muovono l’economia. Dobbiamo aprire i nostri confini, creare corridoi umanitari e accoglierli tutti. Dobbiamo concedere il diritto di ricongiungimento famigliare e collocarli, ”poiché sono un’opportunità, in centri piccoli onde costruire imprese sociali.”

Ma la Carlotta non si è fermata a queste banalità da marciatrice a piedi scalzi. Propone anche la “sponsorizzazione” delle università e del mondo del lavoro, in modo da istituire “quote profughi” privilegiate e corsie preferenziali nell’accesso gratuito agli studi universitari ed ai posti di lavoro.

Gli altri suoi mantra sono noti da decenni e sono sostenuti dagli opinionisti di sinistra e anche dalla quota bergogliana e petulante dei prelati.

Essendo vissuta a lungo all’estero nei costosi ed inutili uffici dell’ONU, la cocca della Boldrini non ha potuto mettere a fuoco la attuale condizione del nostro paese. Sostiene, ed è vero, che gli italiani fanno pochi figli, mentre i suoi immigrati, ed in particolare quelli africani, sono molto più prolifici.

Non solo afferma che i figli dei suoi amati immigrati potranno in avvenire coprire i posti di lavoro lasciati liberi da coloro che vanno in pensione, ma addirittura assicurare in avvenire i fondi per le pensioni  degli italiani.

E dimostra di non avere capito (è forse chiedere troppo ad un’impiegata dell’ONU) che la ragione fondamentale, che impedisce alle giovani famiglie italiane di mettere al mondo dei figli, è la scarsa attenzione che gli attuali governi riservano al problema della natalità italiana, preferendo dirottare sull’immigrazione le risorse disponibili.

Ben diverso è il comportamento degli altri paesi europei ed in particolare dello stato francese.

Nel mese di agosto ho trascorso una decina di giorni in una cittadina francese della costa azzurra. Mi ha molto colpito un giorno il fatto che all’uscita da una gelateria, mi sono trovato circondato da ben sette passeggini con altrettanti bambini, che erano in attesa del gelato.

L’ incontro con i  passeggini sui marciapiedi francesi è abituale ed è molto frequente imbattersi in genitori molto giovani accompagnati da tre od anche più bambini.

A differenza dello stupido stato italiano, che, come dimostrano le varie Carlotte Sami, qualche regista fallito, ed alcune donnette a piedi scalzi, si preoccupa soltanto dei figli degli immigrati, l’assistenza dello stato francese alle famiglie, sia a livello prenatale che postnatale, è decisivo.

Sono assicurate tutte le cure inerenti la gravidanza ed il parto e dopo la nascita le famiglie ricevono un notevole contributo in denaro.

E’ lo stato in Francia a provvedere il latte, le altre misure alimentari, i pannolini ed anche i passeggini. Sono accessibili a tutti i nidi per i neonati, gli asili infantili e l’accesso alle scuole primarie.

Nessun aiuto del genere è in atto oggi per i bambini italiani

Non è facile capire quando l’innaturale alleanza tra le sinistre di governo e gli attuali orientamenti della chiesa bergogliana potranno consentire alla nostra povera nazione di raggiungere il modello di assistenza di cui usufruisce la famiglia francese.

Perché il coro dei sinistri, oggi, non esiterebbe a definire razzista qualsiasi idea che proponesse di incentivare la natalità degli italiani.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Articolo pubblicato il 19/09/2015