Regione Piemonte: Si è riunito il Consiglio Regionale

Ma c’è ancora aria di vacanze

E’ ripresa l’attività del Consiglio Regionale del Piemonte. Non poche nubi si sono addensate in estate sull’esecutivo presieduto da Sergio Chiamparino.

Il voltafaccia della Regione, messo in opera dall’assessore Pentenero sulla  applicazione della Legge “Norme sull’istruzione, il diritto allo studio e la libera scelta educativa”, consistente nella mancata assegnazione dei Buoni scuola 2014 -15, oltretutto a posteriori, che è riuscita ad accomunare, in una sola protesta  il “Movimento Scuola Libera con il sostegno e la condivisione dell’Arcivescovo di Torino Presidente della Conferenza Episcopale Piemontese, il Consigliere della Lega Nord Alessandro Benvenuto e la consigliera Francesca Frediani del Movimento Cinque stelle. 

Il blocco delle pratiche e la conseguente erogazione di Fondi Europei per le aziende. Tema che oltre al mancato scioglimento o accorpamento della società a partecipazione regionale è stato imputato all’assessore De Santis.

Per finire con il pessimo esordio del vertice del Salone del Libro ad opera di due signore inadeguate, scelte, si dice, con il pressing dell’assessore Parigi (ma sarà esclusivamente lei, l’unica responsabile?). Si vociferava di un Chiamparino determinato a togliere le deleghe alle tre assessore, ma nulla sino ad ora è successo.

Invece il Consiglio Regionale, come primo atto d’esordio autunnale, ha approvato, a larghissima maggioranza la Legge di promozione del naturismo in Piemonte.

Su impulso del consigliere Grimaldi di Sel, sempre in prima linea a difendere le istanze popolari e del M5S. E’ ormai legge  la promozione anche in Piemonte  di spazi sia pubblici che privati dove praticare il naturismo. Le aree dovranno essere opportunamente delimitate e segnalate mediante cartelli o analoghi strumenti per assicurare un'adeguata identificazione e dovrà essere garantita la non visibilità dall'esterno di tali luoghi. Il tutto finalizzato all’ampliamento del l'offerta turistica del Piemonte in vista della prossima stagione estiva.

E’ stata poi data informazione da parte dell’assessore Reschigna, di una imminente intesa tra Regione e Governo per trovare una soluzione al pasticciaccio del disavanzo del 2013 che, dai 365 milioni accertati dal bilancio regionale, parificato una prima volta in 2,656 miliardi, si attesta definitivamente ad una preoccupante cifra di 5,210 miliardi.

Ciò In seguito alla sentenza della Corte Costituzionale 181/2015 che aveva dichiarato illegittima costituzionalmente la legge di assestamento al bilancio del 2013 e la successiva legge di variazione in merito alla contabilizzazione dei 2,554 miliardi di euro erogati tramite il Decreto Legge 35/2013 (cd sblocca crediti). La Corte dei Conti ha di fatto confermato lo scenario peggiore.

La giornata si è poi snodata nella discussione d’interrogazioni, odg. e mozioni.

La consigliera Gianna Gancia, capogruppo della Lega Nord in un’interrogazione rivolta all’Assessore all’Agricoltura Giorgio Ferrero, denuncia il ritardo nell’approvazione del Programma di sviluppo rurale. «Le aziende agricole piemontesi – osserva Gianna Gancia - si trovano da due anni nell’incertezza di conoscere le risorse finanziarie di cui potranno disporre per la loro attività. Una situazione che le penalizza non solo sul piano della programmazione, ma anche nei confronti dei concorrenti delle altre Regioni”.

Nel  question time, l'assessore Antonio Saitta ha rassicurato, su sollecitazione del consigliere Domenico Rossi, la tutela e la valorizzazione della rete nefrologica piemontese. 

Provvedimento che, nonostante il clima rassicurante, lasca ancora perplessi i pazienti nefropatici e gli operatori del settore.

 Il “saldo Zero” ribadito dall’assessore, non potrà certo colmare le carenze che in alcuni presidi si sono già manifestati nei mesi scorsi a scapito degli assistiti.

L’altro provvedimento di rilievo approvato a larghissima maggioranza è una mozione “Riconoscimento della fibromialgia o sindrome fibromialgica” (primo firmatario Stefania Batzella del M5S).

 Il documento impegna la Giunta e l'assessore alla Sanità ad attivarsi affinché a livello nazionale siano approvate le normative necessarie a riconoscere la Fibromialgia con conseguente classificazione nei Livelli essenziali di assistenza.

Inoltre si prevede un intervento affinché siano riconosciuti permessi di astensione dal lavoro per la cura della malattia a coloro che ne sono affetti, oltreché l'esenzione dal pagamento dei ticket e di farmaci eventualmente prescritti.

 Questa patologia colpisce 1,5 – 2 milioni di italiani, in particolare le donne, ed è stata riconosciuta ufficialmente dall'OMS (Organizzazione mondiale della sanità) nel 1982 come malattia del sistema muscolare e connettivo. Nel 2005 il Parlamento europeo ha invitato gli stati a riconoscere tale sindrome. E’ inaccettabile che ad oggi le cure siano totalmente a carico dei pazienti affetti da fibromialgia.

In chiusura di seduta, con 28 sì, 2 no della Lega Nord, un astenuto e quattro non votanti, è stato approvato un ordine del giorno, primo firmatario Mario Giacone (Chiamparino per il Piemonte) che impegna la Giunta regionale a mobilitare le competenze interne ai vari Assessorati per rafforzare il ruolo della Regione nell’accoglienza dei rifugiati e a facilitare l’incontro tra la domanda d’aiuto proveniente dai rifugiati e l’offerta d’accoglienza già espressa da diversi soggetti (compresi i comuni cittadini) in Piemonte.

Mentre l’Assemblea ha anche respinto l’ordine del giorno presentato dal primo firmatario Maurizio Marrone (FdI) per impegnare il Consiglio regionale a dar vita a una Commissione speciale d’inchiesta per esaminare le modalità di assegnazione e di gestione dei servizi di accoglienza dei cittadini extracomunitari richiedenti asilo ospitati sul territorio piemontese.

Forse nelle prossime sedute si potrà entrare nei problemi vitali del Piemonte?

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 17/09/2015