Torino - Caso "Tutto Pellet": Condanna per Fabio Ballerino, vittoria per i consumatori

Oltre sei anni di reclusione per l'autore della maxi-truffa: ammesse tutte le parti civili

Si è conclusa lunedì 14 settembre u.s. la fase penale del processo "Tutto Pellet" presso il PalaGiustizia di Torino.

"Esprimo vivo apprezzamento per la sentenza emessa dal Dottor Trevisan, il Magistrato incaricato delle indagini preliminari. Nonostante la difesa di Fabio Ballerino, autore della maxi-truffa denominata "Tutto Pellet", abbiano chiesto il rito abbreviato, il Giudice è stato durissimo" 

dichiara l'Avvocato Patrizia Polliotto, Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell'Unione Nazionale Consumatori, dal 1955 a oggi l'associazione consumeristica e più antica e autorevole in Italia.

I truffati ammontano a 825 casi prevalentemente in tutto il Piemonte; oltre al reato di truffa, è stato riconosciuto al Ballerino anche quello di bancarotta fraudolenta. Da qui la condanna a sei anni, sette mesi e otto giorni di reclusione per il giovane venticinquenne calabrese.

"Il danno complessivo - prosegue Patrizia Polliotto - è pari a euro 550.000,00. Sono state ammesse tutte le parti civili, di cui 11 su 20 rappresentate da UNC, oltre alla stessa UNC quale Ente a parte rispetto ai singoli truffati, in persona della sottoscritta, Presidente Pro Tempore di Unc Piemonte".

"Mi complimento vivamente - aggiunge Polliotto -  con l'Avvocato Caterina Biafora, penalista di UNC, per avere ottenuto il riconoscimento della responsabilità dell'imputato a risarcire a pieno titolo tutte le parti civili costituite da UNC".

Il Giudice Trevisan ha condannato l'imputato al versamento di una provvisionale immediatamente esecutiva, oltra a confermare il sequestro cautelativo di un immobile di sua proprietà, di una somma pari a 28mila euro.

Entrambi i beni sono stati messi a disposizione del curatore fallimentare.

Infine, non ultimo per importanza, grazie a quanto sostenuto in atto dall'Avvocato Caterina Biafora, il Giudice ha riconosciuto anche il danno morale.

"Da quantificarsi in sede civile, e dalla stessa Biafora indicato per equità di giustizia in misura pari al valore della metà del danno patrimoniale, riconoscendo altresì a UNC l'importo di euro 1.500,00 quale danno patrimoniale patito dall'Associazione"

ha concluso l'Avvocato Patrizia Polliotto.

 

 

 

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Articolo pubblicato il 17/09/2015