Elezioni politiche il prossimo 20 settembre in Grecia.

Dopo il salvataggio in extremis della Grecia, l' attenzione degli europei verso il Paese ellenico è oramai molto bassa

Dopo tanto clamore durante le estenuanti fasi del salvataggio in extremis della Grecia nella prima parte dell' anno, le elezioni politiche che si terranno il 20 settembre 2015 sembra che non interessino molto gli europei, che oramai si sono tolti di dosso la grossa grassa gatta da pelare greca, anche perchè le riforme richieste dall' UE sembra siano state tutte perfezionate dal Parlamento greco.

 

Tsipras, intanto, continua a navigare in acque egee piuttosto agitate, ed è sempre sul piede di guerra con i suoi oppositori che lo accusano di non avere tenuto fede alle ripetute sue dichiarazioni di preferire di uscire dall' euro piuttosto che cedere, per l'ennesima volta, alla odiatissima troika, cosa che si è poi verificata con il maxiprestito di 80 miliardi di euro che però hanno permesso alla Grecia di sopravvivere per un altro po'.

 

Una vera e propria maratona di tre ore. Tanto è durato il dibattito fra le forze politiche che si sfideranno il prossimo 20 settembre nelle elezioni politiche greche. Il tema del salvataggio è stato al centro del dibattito che ha visto l’ex premier Alexis Tsipras “accerchiato” dai propri oppositori politici. Il dibattito si è tenuto su Ert, la televisione pubblica greca che è stata riaperta da Tsipras.

 

Il presidente della Repubblica Prokopis Pavlopoulos ha firmato il decreto per lo scioglimento del Parlamento indicando la data in cui si terrà il voto anticipato.

"La campagna elettorale comincia oggi. Il popolo greco ci darà un mandato forte per il presente e il futuro. La Grecia non può tornare indietro. E non tornerà indietro. Potrà solo andare avanti", ha dichiarato  Alexis Tsipras al quotidiano Avghì.

Ricordiamo che in questi giorni il ruolo di presidente del consiglio è affidato ad interim a Vassiliki Thanou, la presidente della Corte Suprema ellenica.

La prima riunione del parlamento dopo il voto è fissata per il 1° ottobre 2015.

 

Vangelis Meimarakis, leader del partito di centrodestra Nea Demokratia (Nuova Democrazia) che viene dato alla pari con Syriza negli ultimi sondaggi, ha accusato Tsipras di avere fatto fuggire gli investitori e di avere distrutto la fragile ripresa che il governo precedente aveva faticosamente costruito.

 

Tispras ha ammesso che nei suoi 7 mesi di governo ci sono stati eccessi ed errori”, ma ha anche detto di avere sostenuto un duro ed estenuante negoziato, cosa che non era avvenuta con il suo predecessore Antonis Samaras, piegatosi immediatamente alle richieste della trojka. Tispras ha anche detto che, proprio grazie a lui il debito verrà ristrutturato e sarà il popolo greco a decidere chi dovrà negoziarla”.

 

 




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Articolo pubblicato il 16/09/2015