La Sicurezza Alimentare

La certezza di acqua e cibo sufficiente, sicuro e nutriente per tutti

L’evento dell’EXPO Milano 2015 ha innescato sin dall’inizio, il dibattito sulla sicurezza alimentare sempre più rilevante in un mondo urbanizzato e ha focalizzato l’attenzione sulle politiche pubbliche alimentari con la “Carta di Milano” che afferma, promuove e sostiene il diritto al cibo.

Dalla dichiarazione FAO del 1996, la sicurezza alimentare intesa come possibilità di accesso fisico ed economico per tutte le persone, in ogni momento “ad una quantità di acqua e cibo sufficiente, sicuro e nutriente per soddisfare le loro esigenze dietetiche e preferenze alimentari per una vita attiva e sana” è diventata una sfida assolutamente pressante specialmente nell’ambito delle relazioni euro-mediterranee, di particolare rilevanza per il nostro Paese.

In molte aree, le sempre più frequenti crisi alimentari, dovute anzitutto a fattori climatici in netto peggioramento, ma anche a gravi errori di governance, sono oggi sempre di più una fonte di instabilità politico sociale; la dipendenza dalle importazioni di derrate alimentari e la crescente volatilità dei prezzi in questo settore sono probabilmente una causa primaria che ha contribuito alla nascita delle “primavere arabe”.

Con una urbanizzazione in crescita continua, si pone il problema di come garantire la sicurezza alimentare in città che crescono velocemente, spesso seguite da politiche inadeguate; certamente i Paesi del Mediterraneo meridionale e soprattutto del Nord – Africa, in questi tragici tempi hanno sicuramente altri problemi ben più gravi da risolvere, ma anche prima l’approccio a queste tematiche era assai limitato.

Relativamente alle iniziative per la realizzazione di politiche alimentari, negli ultimi anni si sono visti alcuni segnali incoraggianti, quali la convention sponsorizzata dall’Arab Urban Development Institute e dal Center for Mediterranean Integration della Banca Mondiale, che nel 2013 ha riunito a Rabat i sindaci e i politici dei Paesi MENA ( Middle East and North Africa: i Paesi che si trovano nella regione che si estende dal Marocco ad ovest, attraversa la fascia nord-occidentale dell’Africa e prosegue verso l’Iran nel sud ovest asiatico), per discutere di governance urbana.

In questi mesi, un forte impulso in questa direzione è arrivato dall’EXPO 2015, ormai volano di sensibilizzazione sui temi dell’alimentazione. Ma già dal 2014 Milano  aveva aperto i lavori dell’Urban Food Policy Pact insieme a quarantasei città di tutto il mondo, in nome di 150 milioni di cittadini. Una vasta adesione al Patto nato da questo evento, da parte dei politici delle città mediterranee potrebbe contribuire al processo di rafforzamento delle prerogative urbane dell’area e ad una conferma della validità dell’approccio territoriale alla sicurezza alimentare.

Da questa sono nate altre iniziative nell’ambito dell’Esposizione Universale, ad esempio il Feeding Knowledge, un progetto internazionale di ricerca sulla sicurezza alimentare che mira alla creazione dell’Euro Mediterranean Centre of Knowledge for Food Security.

Le crisi alimentari del 2008 e 2011, hanno ridato centralità a questo delicato tema, ma soprattutto hanno portato alla luce la fondamentale dimensione geopolitica, dimostrando come il cibo possa rappresentare un’arma di ricatto e di pressione in grado di influenzare gli equilibri politici interni delle Nazioni, diventando al contempo un fattore di superiorità strategica nelle  relazioni internazionali. I primi segnali di questi scompensi possiamo farli risalire alle ” rivolte del pane” che hanno minato la stabilità di molti Paesi arabi negli anni 80, una instabilità crescente che oggi interessa sempre più il mercato globale delle derrate alimentari.

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Articolo pubblicato il 17/09/2015