Cronaca dai quartieri di Torino - Circoscrizione 6: Alt al degrado!
Foto d'archivio: la protesta all'ex OGM

Anche il PD si ribella al terzomondismo della giunta Fassino

Questa, purtroppo, è anche Torino. Oltre al disagio per i cittadini, è ormai cronaca di ogni giorno; arredi dei giardini pubblici e servizi igienici danneggiati e resi inservibili, siringhe ed altri orpelli abbandonati nelle aree giochi, con grave pericolo per i bambini.

Lo stiamo leggendo ogni giorno sui giornali, contestualmente all’inerzia di un’amministrazione impotente e insensibile che, di rimando, è solo capace a lamentarsi di non avere fondi e personale per porvi rimedio.

 Ma più che la carenza di mezzi è la volontà politica a creare questi guai. La vocazione al permissivismo ed all’idolatria del danneggiatore, ritenuto oggettivamente uno svantaggiato, tanto cara alla vice sindaco che vive nell’esaltazione di rom, clandestini e di tutti quelli che fanno i comodacci propri a spese del cittadini, con l’impunità garantita e senza mai doversi preoccupare dei danni arrecati.

 Al colmo di quest’andazzo, si è inserito anche il via libera alla diffusione di mercatini o suk, di prodotti gestiti da clandestini e altri soggetti del genere, che quasi sempre sono provenienti da furti in appartamenti, auto e proprietà altrui.

Costoro, senza contare l’area antistante l’ex cimitero di San Pietro in Vincoli hanno avuto a disposizione, anche gli ampi spazi di una proprietà privata accanto al cimitero monumentale, con conseguente, colpevole ritardo degli investimenti privati in quell’area,  che comportano, tra l’altro oneri di urbanizzazione intascati dal Comune.

 Il degrado  che quest’insana decisione ha prodotto e le proteste innescate, hanno indotto i compiacenti assessori ad individuare, quale alternativa, l’area ex Grandi Motori di cso. Vigevano. Decisione archiviata perché, oltre alle proteste dei residenti, si temeva che i nostri prodi venditori dovessero operare in area da bonificare, con rischi per la loro cagionevole salute. E siamo ai giorni nostri.

Con delibera dell’8 settembre, la Giunta Comunale ha deciso di collocare il mercato del libero scambio in via Monteverdi per un periodi di 6 mesi rinnovabile. Anche in questo caso la colpevole superficialità dei nostri amministratori, non ha tenuto conto di una serie di difficoltà cui sarebbero andati incontro i cittadini.

Il suk in questione inciamperebbe l’attività del centro sportivo Regaldi, l’unico in gestione pubblica della circoscrizione, le attività produttive inserite nel complesso “Lanificio di via Bologna 220”, senza contare i due istituti scolastici il Bodoni Paravia e il Beccari nelle adiacenze.

Oltre ai conseguenti problemi di pulizia e di sicurezza che sorgerebbero in un’area non abbandonata se stessa, ma ampiamente popolata, va tenuto presente che tale collocazione comprometterebbe l’avvio di un tanto decantato piano di valorizzazione urbanistica, la così detta “area Regaldi”.

In questo caso, non è stata solamente la voce isolata del capogruppo della Lega Nord nel consiglio di circoscrizione Enrico Scagliotti a tuonare nel deserto, ma il Consiglio unanime, con la partecipazione convinta ed irritata anche del gruppo PD.

Il 9 settembre, a tamburo battente, il Consiglio di Circoscrizione ha votato un ordine del giorno in cui invita il Comune a ritirare la delibera.

Che farà Fassino, tenuto conto che oltre al consiglio, ai cittadini inferociti di barriera di Milano, anche l’assessore all’urbanistica Lo Russo e la presidente della 6, Nadia Conticelli sono della partita?

Il buon Fassino che di suo non parteggia certo per il degrado, è purtroppo attorniato da malfidati “esperti “ereditati da Chiamparino e, per non infierire contro l’ovvietà, dovrà destreggiarsi invocando problemi di ordine pubblico e carenza di mezzi per fronteggiare il degrado ed il sudiciume rilasciato dai venditori abusivi.

Come se la caverà? La rabbia polare non conosce compromesso.

 Sta partendo il tormentone del totosindaco. Anche i “comunisti” quelli che si definiscono veri, pare gli stiano minando i fianchi.

 In carenza di alternative, poiché lo consideriamo persona per bene, a differenza di molti sui compagni di cordata, ci permettiamo di suggerirgli di sbarazzarsi, per il suo ultimo mandato di assessori incompetenti e fiancheggiatori pasticcioni, per presentarsi con una squadra di capaci e pragmatici che non governi ad occhi chiusi, confusa da retaggi ideologici, oltre che della propria dabbenaggine.

 

 

 

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Articolo pubblicato il 13/09/2015