Cronaca dai quartieri di Torino - In corso Vercelli il giardino "Madre Teresa di Calcutta"

L'inaugurazione si è svolta venerdì 4 settembre

Da venerdì 4 settembre il giardino compreso tra i numeri civici 10 e 14 di corso Vercelli a Torino è intitolato a “Madre Teresa di Calcutta, premio Nobel per la pace”. 

Alla cerimonia inaugurale sono intervenuti il vicepresidente vicario del Consiglio Comunale di Torino Silvio Magliano, il presidente della Circoscrizione 7 Emanuele Durante e Anamaria Skanjeti dell’associazione Comunità albanese cattolica Madre Teresa di Torino, anche in rappresentanza delle associazioni Art@mia, Infiniti Mondi e di una rete di altre associazioni italo-albanesi che hanno promosso l’intitolazione.

Presenti anche il Console generale dell’Albania a Milano Faik Dishnica e il Console onorario dell’Albania a Torino Artan Doda.

Ha inviato un messaggio Visar Zhiti, incaricato d’affari dell’Ambasciata dell’Albania presso la Santa Sede:

“È un onore e una gioia speciale che a Torino un giardino sia dedicato al santo nome di Madre Teresa, la donna più nota del pianeta, a cui il popolo Albanese ha dato i natali. Facendo onore a Madre Teresa, facciamo onore a noi stessi, abbelliamo le strade e le anime”.

Ha aperto la cerimonia, in rappresentanza della Città di Torino, il vicepresidente del Consiglio Comunale Silvio Magliano:

“Oggi arriva a compimento un percorso condiviso, nel rispetto dell’altro, come insegnava Madre Teresa. Mai come oggi è fondamentale prendere esempio da persone come lei, per sconfiggere non solo la povertà materiale, ma anche quella umana. Questo giardino sarà un luogo di tutti. Questa intitolazione è la nostra goccia in un oceano di bene”.

È quindi intervenuta Anamaria Skanjeti, ringraziando le Istituzioni e le associazioni per l’impegno nel dedicare un giardino alla beata Madre Teresa e ricordando il suo incontro da piccola con la Santa in Albania, a Scutari:

“Madre Teresa è un patrimonio dell’Albania e dell'umanità. Albanese di sangue, indiana di cittadinanza, ma appartenente al mondo, come amava ricordare lei stessa. Suora a 18 anni, ha dedicato la vita al servizio dei più deboli, dei poveri, di tutte quelle persone che si sentono non volute, rifiutate dalla società. Madre Teresa sapeva valorizzare la dignità di ogni persona. E quale posto migliore per un luogo di inclusione a lei dedicato se non un giardino vicino a Porta Palazzo?”.

Ha concluso la cerimonia il presidente della Circoscrizione 7 – territorio che ospita il giardino - Emanuele Durante:

“Il nostro quartiere ha mille difficoltà, ma anche mille opportunità. Abbiamo voluto ricordare Madre Teresa in quest’area, dove sono attive tante associazioni che portano la loro opera di solidarietà anche all’estero. Anche un fatto simbolico come questo ci darà maggiore forza per superare le difficoltà e stare vicino alle persone più deboli. Oggi iniziamo un percorso partecipato per ricucire il tessuto del territorio”.

Dopo l'introduzione alla cerimonia presso la sede della Circoscrizione, Autorità ed iGonfaloni della Città e della Croce Rossa si sono recati per lo scoprimento della lapide e l'ufficializzazione dell'evento.

A margine, ci è doveroso professionalmente segnalarlo, un gruppo di cittadini residenti ed i Consiglieri di FDI/AN hanno voluto segnalare alle Autorità cittadine il disagio che da tempo si vive nella zona auspicando altresì che la posa della targa possa trasformare il giardino in luogo di grande rispetto per adre Teresa e per i cittadini stessi che lamentano malfrequentazioni quotidiane e la conseguente impossibilità di frequentare tranquillamente l'area verde.

In particolare Maurizio Marrone , Capogruppo FDI/AN in Consiglio comunale e regionale, e Patrizia Alessi, Capogruppo in Circoscrizione 7, hanno voluto ricordare la colpevole, a loro detta, assenza del Sindaco Fassino:

"Tanti cittadini residenti di Borgo Aurora aspettavano insieme a noi Fratelli d'Italia il Sindaco Fassino all'intitolazione dei giardini ex GFT a Madre Teresa di Calcutta, così come da invito ufficiale del protocollo comunale, ma immaginando le contestazioni per il quotidiano degrado, i bivacchi, lo spaccio e la delinquenza nel quartiere il primo cittadino ha rinunciato. Buon per lui data l'indignazione dei cittadini esasperata dal vedere solo per oggi tutto ripulito, senza delinquenti e vagabondi unicamente per la vetrina mediatica della cerimonia".

Così hanno esordito al termine della cerimonia insieme ai militanti di FDI con cartelli e bandiere per ricordare la quotidiana triste realtà del Borgo, concludendo:

"Fassino si renda conto che non è più tollerato in tutti quei quartieri torinesi dove la sua mala-amministrazione ha abbandonato i cittadini a degrado e criminalità. Noi invece, dopo aver bloccato il suk alle ex Ogm con l'esposto in Procura e aver avviato la bonifica, continueremo ad essere presenti a Borgo Aurora e nei giardini Madre Teresa per sostenere il diritto dei torinesi a vivere gli spazi verdi della propria Città".

 

 

 

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Articolo pubblicato il 06/09/2015