Il duplice delitto del povero Ivoriano

Il cinismo di Renzi e del suo inconcludente governo

Purtroppo non ci sono dubbi e l’imputazione è già stata emessa nei confronti dell’invasore ivoriano accusato di aver assassinato due anziani coniugi in Sicilia e di aver brutalmente violentato l’anziana signora prima di buttarla dal balcone.

Quest’individuo, com’è ormai noto e’ un ivoriano ospitato, a spese nostre, nel Cara di Mineo. All’ospite, non invitato, ma accolto generosamente dal nostro governo, non bastavano vitto e alloggio, con benefit vari. Ora è accusato di duplice omicidio per derubare due persone che non facevano del male a nessuno.

Ma il problema e’ un altro: perché questo giovanotto, di sana e robusta costituzione, era ancora ospite al centro accoglienza e non era stato rispedito a casa sua dove la guerra non c’è? Perché noi dobbiamo pagare le tasse per garantire un’occupazione ben retribuita ai professionisti dell’accoglienza?

Anche in questo caso, come negli atri tragici che lo hanno preceduto, emerge il cinismo di Renzi e del suo inconcludente governo.

Si demonizzano gli oppositori ed i media che per tutta l’estate hanno interpretato il disagio dei cittadini italiani che vivono in condizioni di paura nelle zone, soprattutto piccoli comuni ove il Governo ha scaricato, senza troppi preamboli, bus stracolmi di clandestini e poi non si cura di distinguere, con responsabile solerzia, coloro che in teoria potrebbero aver diritto all’asilo, dai cinici approfittatori.

Tanto paga pantalone nel mantenimento e nella sopportazione degli invasori che, senza fornire utilità alcuna alle comunità che li ospitano, scendono in piazza per protesta contro il vitto e la qualità dell’alloggio di cui fruiscono a spese nostre, per poi delinquere quando l’occasione si presenta propizia.

In questi giorni, dopo la sortita della Merkel a proposito dei profughi siriani, i media asserviti hanno trascurato una piccola parte del discorso della cancelliera. La parte in cui Merkel spiegava che i profughi siriani sono una cosa e gli invasori in arrivo dai Paesi senza alcuna guerra sono tutt’altra cosa. E devono essere rispediti a casa loro.

Anche perché un Paese non può crescere e svilupparsi se giovani uomini sani e in forze se ne vanno alla ricerca di un mantenimento a spese altrui in Europa. Dignità vorrebbe che i giovani rimanessero anche nei Paesi in guerra, per combattere invece di fuggire.

Ma se si può far finta di nulla sulla fifa di chi non vuol combattere, non si deve far finta di nulla su chi scappa da Paesi in crescita, come la Costa d’Avorio, dove ci sarebbe solo da lavorare.

Non e’ un problema di solidarietà, di accoglienza, di carità. E’ solo lo squallido tentativo di farsi mantenere. E se cibo, alloggio e sanità non bastano, ci si può sempre arrangiare in altri modi meno legali.

Anche in queste ore, nonostante l’appello accorato della figlia delle vittime, il nostro impresentabile presidente del Consiglio, continua  a darsi alla macchia.

Per non parlare dell’ambiguo monsignor Galatino che per tutta l’estate, ha preso, con la volgarità che lo contraddistingue, a male parole un leader politico che scende in campo al fianco di cittadini italiani indifesi, da lui definito “piazzista da quattro soldi”.

Il porporato si indigna solo contro i mancati soccorsi ma si tace, fastidiosamente, di fronte ai tanti, troppi omicidi commessi dagli invasori.

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 02/09/2015