Musica nell'era di Internet e dei talent: mancano vere idee o la qualità?

Analisi di un fenomeno che nell'era digitale punta più ai numeri che alla qualità

L'avvento di Internet ha cambiato in modo radicale le nostre vite e il modo di intendere le cose del nostro quotidiano. Se solo ci avessero detto che in un futuro non del tutto lontano sarebbe stato possibile vedere le persone che si desiderava chiamare avremmo riso di gusto.

E invece questo nel giro di pochi anni è stato possibile.

E questo è solo uno dei tanti aspetti del progresso tecnologico, che ha cambiato radicalmente alcune nostre abitudini considerate inossidabili.

Si parte dalla fruizione della musica, che dal buon vecchio vinile si è trasferito sugli sfuggenti nastri delle audiocassette consumate sugli (all'epoca) modernissimi Walkman.

Poi siamo passati al CD e ai lettori portatili, che di tascabile avevano ben poco se non le pile alcaline che lo alimentavano.

E il passo successivo è stata la creazione di un dispositivo all'apparenza molto strano chiamato iPod, che ha permesso di avere in tasca tutta la musica che ha formato una generazione senza nessun supporto fisico.

Pensate che rivoluzione poter avere un'intera collezione di vinili o di cassette comodamente in tasca. E parallelamente anche la Rete si apprestava ad apportare la sua nuova e rivoluzionaria invenzione: Youtube.

In pochi anni questa piattaforma è diventata il centro delle attività social che ha radicalmente cambiato il nostro modo di intendere i mass media.

Mentre negli anni '80 Mtv era la finestra principale per tutti quegli artisti che negli anni hanno avuto una carriera luminosa, Youtube diventa una finestra sul mondo accessibile a tutti a tutte le ore.

E se una volta i musicisti partivano dalla gavetta per poter raggiungere il successo, ora basta partecipare ad un talent show per essere scoperti.

Questi nuovi format hanno letteralmente plasmato i gusti musicali delle nuove generazioni che, attirati dal gruppo o dagli artisti che hanno seguito per tutta la durata del programma, li seguono anche nella loro carriera musicale. In pochi mesi si passa dall'oblio dell'anonimato alle luci della ribalta per poi (in qualche caso) ritornare nell'ombra.

Senza dimenticare come Sanremo in pochi anni sia passato dal Festival della musica italiana per eccellenza ad una vetrina per trionfatori dei talent di Rai e Mediaset. In tutta onestà alzi la mano chi si ricorda l'artista, il titolo o solamente il ritornello dei vincitori delle edizioni più recenti del festival di Sanremo.

Ma proprio la rapidità con la quale certi personaggi ottengono successo sarà mica alla base della crisi di idee e di artisti in grado di lasciare il segno nel tempo? Non resta che aspettare (ahimè) il prossimo talent show per scoprirlo.

 

 

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Articolo pubblicato il 03/09/2015