Ancora una figuraccia…!

L’Italia del rugby sabato a Murrayfield (Edimburgo).

L’Italia del rugby ha rimediato sabato a Murrayfield (Edimburgo) l’ennesima sconfitta.

L’incontro con la squadra scozzese è stato un vero e proprio calvario per i nostri colori, risoltosi con il punteggio umiliante di 48 a 7 in favore dei nostri avversari che già ci avevano battuti una settimana prima a Torino per 16 a 12.

Nonostante la stazza fisica di molti dei nostri giocatori l’impressione che l’Italia ha dato è quella di una squadra molliccia , priva di reattività e di qualsiasi benchè minima idea di gioco.

Le mischie perse  (tanto da far apparire gli scozzesi dotati –il chè non è- di una invincibile forza gladiatoria), la penosa lentezza dei movimenti, lo spreco delle touche, gli sconcertanti errori nei passaggi che per ben tre volte hanno consentito agli scozzesi di andare in meta (cinque in tutto) hanno provocato un disastro totale che in prossimità della Rugby World Cup fa naufragare qualsiasi speranza di una partecipazione anche soltanto onorevole.

Giocatori che da anni continuano a militare nella nostra nazionale sono ormai diventati totem inamovibili nonostante le umilianti sconfitte patite ormai da troppo, troppo tempo.

Non è certamente ingiustificabile chiedere ai vertici della Federazione di farsi finalmente da parte e di pretendere da chi eventualmente sia in grado di sostituirli (non ci vuole molto !) di riorganizzare al più presto l’intero settore, reclutando giocatori giovani alla cui guida assegnare allenatori che non si rassegnino, come Brunel, ad affermare, dopo la mortificazione subita davanti a 40 mila spettatori scozzesi “Non capisco, sono preoccupato: siamo stati indisciplinati e non abbiamo avuto possesso…” Se non lo capisce lui!

Insomma peggio di così l’Italia del rugby non poteva andare. Né certamente può consolare che altri settori dello sport italiano vadano peggio, come quello dell’atletica leggera che a Pechino ha dato vita a delusioni ancor più cocenti.

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Articolo pubblicato il 01/09/2015